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Ho scoperto l’Accademia ad ottobre del 2015, stavo cercando su internet alcuni modi per fare meditazione e avevo già provato qualche esercizio di consapevolezza del corpo e del respiro. Quando ho iniziato a leggere i documenti, primo in assoluto il numero uno del primo step, avevo parecchi pensieri negativi a riguardo, pensieri scettici e molto critici su quello che stavo leggendo. Quello che provavo invece era completamente diverso e, nonostante non avessi mai fatto tanto caso a come mi sentissi in generale, me ne sono reso conto. Mi sono reso conto di provare una sensazione simile a quella che provavo quando ero più piccolo, quando credevo fermamente all’esistenza di certe cose, quando pensavo che al mondo tutto fosse possibile.
Poi ho letto l’articolo sulla meditazione, rimasi sorpreso di leggere una meditazione così particolare, che non avevo mai letto prima. Già ero sorpreso delle cose lette nei primi documenti, cose che non avevo trovato da nessuna parte nonostante fosse già un po’ di tempo che leggevo articoli a destra e a manca su argomenti “paranormali”. Di nuovo pensieri scettici, non credevo affatto all’esistenza dei Chackra. Ho provato comunque la tecnica e fin da subito ho avvertito qualcosa nei punti dove appoggiavo le dita. Da quel giorno non ho più smesso di meditare. Almeno una volta al giorno l’ho praticata, prima leggendola, poi provando dei mix con dei timer fino ad arrivare alla sessione da 30 minuti. La sensazione delle prime meditazioni fu molto particolare, era come un senso di incertezza perché stavo entrando in un mondo mai visto mista ad eccitazione per le particolari sensazioni che questa nuova pratica mi faceva provare.
In quel periodo della mia vita avevo abitudini per niente sane. Fumavo sigarette da diversi anni (nonostante ne avessi solo 20), assumevo alcool periodicamente e tutti i giorni fumavo marjiuanada quasi tre anni. Nei mesi seguenti alla scoperta di ACD il mio corpo ha incominciato a mandare segnali più chiari o meglio, li ha sempre mandati ma io ero diventato più consapevole di esso e ho iniziato a captarli. Per prima cosa mi sono reso conto che fumare erba mi faceva sentire bene fisicamente ma non mi sentivo bene a livello psicologico, mi isolava nonostante mi trovassi sempre in compagnia quando lo facevo. Così ho diminuito pesantemente, finchè mi sono anche reso conto di quanto manipolasse il mio modo di pensare e ho smesso definitivamente in poco tempo. Più tempo ci ho impiegato con le sigarette, ho fatto un lungo tira e molla. Smisi di comprare le sigarette a febbraio e smisi di fumare completamente al dicembre successivo. Non compravo le sigarette ma le scroccavo continuamente, certo fumavo molto meno di prima ma comunque fumavo e non smetti di essere un fumatore neanche se fumi una sigaretta all’anno. Gli ultimi mesi fumavo due tiri e poi non fumavo per giorni, finchè non mi tornava la voglia e fumavo di nuovo due tiri. Ho fatto questa scenetta per diverso tempo e mi ha fatto riflettere sul fatto che la voglia di fumare non fosse realmente mia; io volevo smettere di fumare eppure arrivavano dei momenti che non riuscivo a resistere e quando cedevo subito dopo mi pentivo perché tornavo a voler smettere. Un’altra riflessione nata dalla lotta alle sigarette è l’illusione del rimando, tantissime volte mi sono detto “smetterò un’altra volta” pensando che in questa futura altra volta sicuramente non avrei più avuto voglia e invece, giorno dopo giorno, mi ripetevo che quello non era il momento e ricordate bene: io volevo davvero smettere. Alla fine sono riuscito a non fumare per diverso tempo e sono riuscito a non farlo più, non avrei sopportato il pentimento conseguente a quell’azione. Più complicata di tutte è stata la lotta all’alcool; sebbene bere fosse la cosa che mi piaceva di meno, perché spesso stavo veramente male il giorno seguente, ho fatto fatica a eliminare l’alcool. Questo perché è un male veramente, ma veramente radicato nella mente delle persone, soprattutto tra i giovani. Le prime volte che ho rifiutato di bere le reazioni furono quasi violente, per la gente è assurdo che tu non voglia bere, è inaccettabile, e quando reagisci tu perché potrai fare quello che vuoi della tua vita passi anche per il permaloso che si agita per niente. A questo riguardo vi consiglio di tenere duro, gli sbagli che compiamo su di noi alla fine non li paga nessuno per noi, sono solo un nostro problema quindi non si deve MAI farsi del male per accontentare qualcun altro, lasciateli arrabbiare, parlare, sparlare, piano piano ci faranno l’abitudine. Adesso chi mi conosce lo ha accettato, e hanno capito che è la cosa migliore anche se non riescono ancora a farlo per loro stessi.
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Non mi vergogno a raccontare questo, a raccontare quanto sbagliassi, perché questa è la testimonianza più grande che posso dare della mia esperienza. Ero dentro fino al collo a sostanze che mi distruggevano e adesso sono completamente fuori, senza aver cambiato situazioni e persone con cui uscire. Questa vittoria ha generato in me una forza immensa che si riflette, la gente non capisce come sia possibile ma questo è stato possibile grazie all’Accademia di Coscienza Dimensionale e al suo percorso, è stato possibile grazie alla conoscenza che Angel ha condiviso riguardo l’utilizzo di queste sostanze, è stato possibile grazie ad alcune persone che indirettamente mi hanno dato forza nei periodi più difficili dove la voglia di arrendersi era tanta. Ai miei amici dico spesso che adesso provo la stessa sensazione di benessere che provavo quando fumavo ma in modo molto più concreto, intenso, senza dover assumere nulla, solamente vivendo. Oggi mi sento così quando voglio, lo decido io, non c’è limite al benessere che si può provare e questo è veramente meraviglioso.
Questo percorso, la persona che lo ha creato e tutte le persone che lo sostengono e lo portano avanti sono meravigliose.
Adesso vivo nel mondo delle possibilità, e non smetterò mai di esserne grato.
France