Violenze in Chiesa

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La testimonianza che vorrei portare alla luce è relativa ad un’esperienza che non ho vissuto io in prima persona, ma che mi è stata riferita dal diretto interessato, che si è ritrovato in giovanissima età ad essere una delle innumerevoli vittime dello schifo della chiesa pedofila e oscura.

Questa storia mi è stata raccontata all’incirca dieci anni fa, all’epoca ero appena ventenne e la vicenda mi aveva completamente sconvolto perché ero molto ingenua e, guardandomi indietro a quel periodo, mi rendo conto che vivevo proprio in una campana di vetro, completamente ignara nei confronti di qualsiasi verità, anche le più palesi ed evidenti. Quel racconto, però, fu per me di fortissimo impatto e mi diede la grande svegliata che mi serviva per iniziare a guardare al mondo con maggiore lucidità e attenzione.

La persona protagonista di questa terribile vicenda è un ragazzo omosessuale che ho conosciuto in una serata d’agosto, ospite per un weekend a casa di amici in comune. Nonostante ci fossimo conosciuti da poche ore si è creato subito tra di noi un clima cordiale e confidenziale e lui ha iniziato a raccontarmi dei suoi problemi d’amore.

Nello specifico, ricordo che mi disse che era sfortunatissimo in amore, che non riusciva ad avere una relazione stabile né a trovare un ragazzo affidabile e serio. Mi raccontò che c’erano anche ragazzi più seri interessati a lui, ma che a lui purtroppo piaceva sempre uno stesso prototipo di uomo e che non riusciva assolutamente a discostarsi da quello. Accade a molti di avere una maggiore predisposizione verso una determinata tipologia di persona, ma in questo caso mi apparì subito tutto molto strano, in quanto dalle sue parole notavo proprio una sorta di conflitto interiore perché mentre mi descriveva questo suo tipo ideale: grasso, pelato, peloso e caratterialmente dominatore, mi sembrava anche al tempo stesso disgustato e succube. Continuò poi raccontandomi proprio della persona che stava frequentando in quel periodo e anche in questo caso non sentivo del sentimento vero, ma una sorta di soggiogamento e devozione al contempo stesso.

Purtroppo non ricordo bene tutti i particolari perché sono passati moltissimi anni e spero di non stare tralasciando nulla di importante, ma man mano che andavamo avanti nel discorso, forse anche vedendomi seriamente intenzionata ad ascoltarlo e a dare consigli, mi confessò all’improvviso di essere stato violentato da piccolo dal prete del suo paese, un piccolo paese ubicato in Puglia del quale non ricordo più il nome. Appena mi lanciò questa bomba non sapevo cosa dire, interiormente (e probabilmente anche esteriormente) ero sconvolta, perché è vero che sapevo che i preti sono dei malati pedofili, ma era più una conoscenza per sentito dire che per conoscenza diretta e consapevole, quindi mi sono ritrovata spiazzata davanti a questa testimonianza realmente agghiacciante.

Lui comunque era proprio intenzionato a sfogarsi e raccontarmi tutto, così continuò dicendomi che quell’episodio di cui a quei tempi non aveva fatto parola con nessuno, non ricordo se sia successo solo una volta o più di una volta, l’aveva lacerato dentro e l’aveva portato a sviluppare e maturare una sorta di ossessione perversa nei confronti di tutti gli uomini che somigliavano a quel prete malato e che crescendo si è andata ad accentuare sempre di più. Dopo quell’episodio, avvenuto quando lui andava alle elementari, aveva iniziato a provare una forte attrazione per gli uomini e in ogni storia successiva aveva il macabro piacere nel farsi male e provare dolore.

Quella vicenda agghiacciante ha sconvolto per sempre la sua vita e gli strascichi della sofferenza che ha subito da bambino sono ancora ben impressi dentro di lui che da adulto, oltre a sviluppare un rapporto malato con il sesso, ha votato la sua esistenza all’alcol e alla droga pur di distrarsi e non sentire i ricordi di quella violenza subita e per sempre vivida dentro di lui.

 

Isa

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1 Commento

  1. Purtroppo lo schifo che possono fare certe persone non ha limite e questo prete ne è la totale conferma. Mi dispiace per questo ragazzo che a causa di quell’evento traumatico si è ritrovato a soffrire di questi disturbi, tra i quali l’omosessualità (che omosessualità non è dato lo stupro che ha vissuto e nel ricercare lo stesso “uomo” negli altri in futuro) e il suo buttarsi nell’alcol e nella droga. Dispiace molto, andrebbero arrestati tutti e buttata via la chiave. Ad essere buoni.

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