RELIGIONE E PRETI

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Tante cose che non mi tornavano già dai tempi dell’infanzia, in cui si doveva per forza ottemperare a certi obblighi per essere accettati dalla comunità e non sfigurare, hanno trovato una spiegazione più che logica, nelle verità rivelateci da Angel Jeanne. La mia famiglia è composta da persone che si potrebbero definire dei praticanti tiepidi, nel senso che pur credendo in Dio, la pratica si limitava ad andare a messa la domenica, ma durante il giorno raramente si parlava di temi religiosi. La più fervente era mia madre, essendo nata e cresciuta in una povera famiglia di contadini, in un paesino dove il prete era la massima autorità. Ma anche da lei il massimo che si riceveva per non essere andato a messa, era un severo rimprovero, con l’intento di farti sentire in colpa. Quindi in questo contesto sono stato battezzato, sono dovuto andare al catechismo e fare prima comunione e cresima. Da quel momento non ho più frequentato la parrocchia e mi sono sempre limitato alle messe domenicali, e da un po’ di anni ho abbandonato pure quelle. Per me Dio era qualcosa di indefinito, che si accettava come creatore dell’universo, ma che non entrava minimamente nella vita quotidiana. Non ho mai pregato se non in rari casi in cui mi trovavo in grave difficoltà, ma sempre con l’idea che ero una nullità rispetto a Dio e che non ero degno di alcuna attenzione da parte sua. Inoltre come già accennato, molte cose che ci venivano insegnate dai preti e dai catechisti, mi lasciavano molto perplesso. Per esempio il fatto ci dicevano che Dio, Gesù e lo Spirito Santo fossero la stessa cosa ma in forma diversa: allora mi chiedevo come mai quando Gesù compiva qualche miracolo, poi era solito ringraziare Dio per aver ascoltato ed esaudito la sua richiesta? Se Lui era Dio era come ringraziare sé stesso!!! Che senso aveva? In quegli anni quindi il contatto con i preti avveniva durante le ore di religione a scuola o al catechismo, quindi sempre in presenza di altre persone, per cui il loro comportamento è sempre stato corretto al di là del loro insegnamento spirituale. Ricordo comunque che all’epoca era prassi che molti bambini andassero a fare i chierichetti per aiutare il prete durante la messa. Ecco io non ho mai voluto farlo, nonostante molte volte il parroco me lo avesse chiesto: era qualcosa che non mi piaceva. So che negli ultimi anni a causa della diminuzione della natalità, anche le bambine sono state ammesse a questo servizio. Tra i sacramenti che ho dovuto sottostare, il più odioso di tutti è stato sicuramente quello della confessione: che cosa può aver commesso di male un bambino da considerare un così grave peccato? Per me era un vero strazio dover andare a confessarmi senza aver nulla da riferire, tanto che a volte mi inventavo colpe che non avevo commesso pur di dire qualcosa. Ora ho compreso che questa pratica non è fatta per riconciliare le persone con Dio, ma per inculcare nella mente delle persone di essere dei peccatori, iniziando questo indottrinamento fin da piccoli, in modo da farle rimanere sottomesse alla Chiesa, e soprattutto per annotare tutti i segreti della gente che si confessa per ricattarle a tempo debito. I preti non ci hanno mai insegnato a comunicare con Dio, viceversa secondo loro, tutto quello che ci capitava nella vita sia di bello sia di brutto, era per volontà di Dio, quindi si capisce come molta gente vedesse in Dio un essere che puniva coloro che peccavano. Ma i primi peccatori sono sempre stati preti e suore. Da esseri umani quali sono pure loro, non sono esenti da vizi, tentazioni ecc… , ma il fatto grave è che se a commettere dei crimini sono delle persone comuni, se scoperte vengono generalmente giudicate e condannate a qualche pena, mentre se sono preti, anche se condannati, riescono sempre a rimanere impuniti, perché la Chiesa li protegge.

 

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Sicuramente l’avidità fa parte integrante della Chiesa, e lo vediamo tutti quanta ricchezza possiede, e non sono rari gli episodi di preti che pensano molto ai beni terreni. Il caso più eclatante che mi viene in mente è quello di un certo territorio che secoli fa venne bonificato da un vescovo, il quale prese alcune famiglie contadine dando loro da coltivare i campi ottenuti, in regime di mezzadria (ovvero i proventi dei campi venivano divisi a metà tra vescovo e coltivatori), con la promessa che dopo trecento anni i discendenti di queste famiglie avrebbero avuto diritto di proprietà sui terreni coltivati. Ebbene le famiglie dei contadini si sono tramandate l’esistenza di questo accordo, ma allo scadere dei termini, da parte della Chiesa nulla è stato riconosciuto. Altro episodio quello di un lascito di un terreno a favore di una congregazione di preti, con l’obbligo da parte loro di officinare una messa ogni domenica in una cappella del luogo, a beneficio dei residenti in quella zona: dopo alcuni anni i preti hanno rivenduto il terreno, si sono intascati i soldi e nessuna funzione domenicale è stata più fatta. In una parrocchia vicino a dove abito, so che il parroco poco prima di andare in pensione e di dover lasciare l’incarico, con il denaro che raccoglieva dai fedeli, si è fatto ristrutturare un appartamento con finiture di super lusso e tutte le comodità possibili; non mi sembra esattamente il comportamento che dovrebbe tenere un prete!!! Altro argomento che è da sempre stato motivo anche di “vocazioni”, specie nel passato quando vi era vera povertà, è che un prete di certo non ha mai sofferto la fame; infatti è ben noto che le comunità hanno sempre avuto un gran rispetto dei preti, ai quali donavano sempre le cibarie migliori per ingraziarsi la loro intercessione presso Dio. Di tutte le malefatte, quelle peggiori sono comunque quei comportamenti deviati, che riguardano il sesso. Una signora che conosco bene, racconta che da giovane frequentava molto la sua parrocchia, e che il prete aveva il vizio di allungare un po’ troppo le mani. A lei non è mai successo che sia andato oltre, ma non è da escludere che lo abbia fatto con altre ragazze. Inoltre si vociferava che avesse una relazione con la sua perpetua e si sa che queste voci non nascono dal nulla. La signora in questione non voleva sposarsi in presenza di questo prete, e fu fortunata che poco prima delle nozze lui venne trasferito. Un cugino sacerdote di mio padre, quando fu assegnato da giovane in una parrocchia di un paese di provincia, fu oggetto pure lui di dicerie sul fatto che avesse una fidanzata, tanto che dopo qualche tempo, non so se per sua decisione o dei suoi superiori, venne mandato in missione in Argentina, dove rimase fino alla pensione. Poi rientrato in Italia venne assegnato in una frazioncina sui monti, ma per un breve periodo, dopo il quale si ritirò definitivamente fino alla morte. Di lui ricordo che quando veniva a trovaci era molto curioso di sapere tutto sulla nostra vita, insomma un vero ficcanaso, tanto che anche mio padre era sempre un po’ scocciato di riceverlo. So che altri cugini facevano finta di non essere in casa pur di non riceverlo. Riguardo i preti della mia parrocchia, ho scoperto qualche anno fa, che uno di loro è stato accusato di pedofilia. Ho anch’io avuto a che fare con lui nel passato (parlo di più di vent’anni fa), nel senso che capitava che nei rari casi in cui andavo a confessarmi, lo trovavo nel confessionale, e a dire il vero ero pure contento, perché era uno di quei preti taciturni che più di qualche parola di circostanza non proferiva, quindi non mi diceva mai nulla su ciò che riferivo. Ebbene ultimamente sapevo che c’erano delle voci su di lui, ma trovarlo nel sito in cui vengono segnalati tutti i preti pedofili (accertati o presunti), mi ha fatto capire quanto poco sappiamo su di loro. L’immagine della sua faccia che era pubblicata, aveva un ghigno da maniaco che non lascia dubbi e che fortunatamente non ho mai visto in presenza. Probabilmente ero già troppo grande per i suoi gusti, o forse frequentando poco, non ha mai avuto occasione di agire. Nella mia città circa una decina di anni fa, ci fu uno scandalo a seguito di alcune denunce che accusavano diversi preti di abusi su alunni di un istituto per sordi. La diocesi si occupò di indagare, ma venne tutto messo a tacere e nessun prete fu condannato.

La pedofilia è senza dubbio uno dei crimini più disgustosi e se a compierlo sono le persone che dovrebbero dare il buon esempio di comportamento e di cui la gente si fida, è ancora più grave. È tempo che anche la setta della Chiesa venga demolita.

 

Nick

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