I peggiori adescatori sui social

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Cosa si nasconde dietro la facciata da prete.

Ho un amico che sta facendo un percorso per diventare prete. È entrato in seminario all’età di 12 anni e vi è rimasto fin ora. Ora frequenta la facoltà di teologia e tra qualche anno diverrà a tutti gli effetti prete. Qualche mese fa ci siamo incontrati e a seguito di lunghe chiacchierate mi inizia a raccontare di quanti preti lo hanno contattato tramite social e lui rispondeva a tutti proprio perché erano persone che seguivano il suo stesso percorso ma dopo qualche messaggio hanno rivelato le loro vere intenzioni. Uno di loro prima di tutto gli chiese qualcosa riguardo gli indumenti da prete (non ricordo giusto di quale si trattasse precisamente), lui rispose alla domanda e subito dopo gli fece la richiesta di inviargli una foto complimentandosi per la sua bellezza. Altri semplicemente iniziavano la conversazione con un “come stai?” e poi a seguito della risposta chiedevano foto intime. Più che stupore provai schifo verso queste persone e dissi al mio amico se tutte queste esperienze non lo facessero riflettere almeno un po’ e lui mi rispose che sicuramente aveva imparato a tenere alla larga preti dai social perché erano i peggiori “adescatori” e pericolosi stalker però lui aveva avuto “un richiamo” e non poteva ignorarlo. Una vera e propria vocazione, come la chiamava lui. Io gli dissi che se aveva queste considerazioni dei suoi colleghi, come poteva comunque seguire quella strada? Mi rispose semplicemente che era convinto del suo percorso perché aveva capito, a seguito di momenti di sconforto e dubbio, che era il percorso adatto a lui, il modo per portare la vera parola di Dio. Potete solo immaginare il dibattito che ne è venuto fuori ma in tutto questo mi sono sempre chiesta perché seguire quella sensazione senza logica piuttosto che aprire gli occhi a ciò che realmente gli stava succedendo attorno? Come fa ad affermare che i preti sono i peggiori adescatori e stalker nello stesso momento in cui lui sta facendo il percorso di anni per divenire prete?? Affermando anche quanto sia importante e bella quella carica. Alla faccia del bipensiero di Orwell!!

A seguito di quella conversazione mi sono resa conto di quanto fosse vuoto dentro e di quanto fosse manipolato, soprattutto a seguito di tutti quegli anni di indottrinamento religioso. Le sue idee, purché ne avesse ancora, venivano schiacciate dalle regole della religione, ormai unica verità per lui. Non è normale che una religione debba farti un lavaggio del cervello tale da non poter più riflettere con la propria testa ma ogni ragionamento debba passare tramite un grosso filtro. O forse, è proprio questo uno degli scopi della religione stessa. Apriamo gli occhi e abbandoniamo tutte le influenze che la religione ha da sempre spinto all’interno della società e che inconsciamente accettiamo.

 

Sabrina

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1 Commento

  1. Grazie Sabrina, è disgustoso quello che hai raccontato, c’è proprio la feccia lì dentro!! Ed è ancora assurdo il suo bipensiero tanto evidente, ma dopo tutti quegli anni la manipolazione gli sarà entrata anche nelle ossa! Mi chiedo se fanno questo a lui, cosa fanno ad altri? Grazie per averci dato questa importante prova, della mente malata nella Chiesa\Setta!

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