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Mi chiamo Beatrice; una delle mie più grandi passioni, se non forse quella più grande, è ascoltare le persone. Quando qualcuno decide di parlarti di qualcosa di molto personale è un onore, in quanto decide di regalarti una parte della sua storia e se lo fa vuol dire che ti considera una persona di fiducia.
Nel corso della mia vita ho sempre notato qualcosa di molto frequente: le persone difficilmente ascoltano davvero. Ascoltare non è difficile ma non deve essere fatto superficialmente: ad esempio, quando ci sono signori anziani che raccontano la loro vita non c’è sempre molta attenzione da parte dell’interlocutore, invece è importante rimanere lì ad ascoltare e fare domande perché ti permette di entrare un po’ nella vita altrui, che può colpirti o insegnarti qualcosa.
Quando andavo a scuola, a volte, durante la lezione i professori tra un discorso e l’altro giungevano a parlare di alcune loro esperienze. A me piaceva tantissimo, avrei voluto lo facessero più spesso. Di quelle loro esperienze mi ricordo tutto, di conseguenza pure il discorso delle lezioni. Il problema di oggi è che non si dà abbastanza importanza all’ascolto e di conseguenza pure la comunicazione ne risente. Si tende a parlare più di cose superficiali. Questo perché è difficile fidarsi di qualcuno, ma nel momento in cui una persona vede che l’ascolti, che la lasci parlare, secondo me è facile che si lasci andare.
A me è capitato diverse volte che chi non era propriamente mio amico mi dicesse faccende proprie che però non aveva detto a nessuno, nemmeno all’amico più vicino. Mi domandavo il motivo, visto che magari era proprio qualcuno che “aveva tanti amici”. Un errore grande che secondo me si fa troppo spesso è non far parlare: le persone iniziano un dialogo e prese da presunzione o altro non fanno finire il discorso all’altro o parlano troppo. Vorrei sottolineare “parlano troppo” perché non è che “ascoltare” vuol dire automaticamente che una persona deve accettare passivamente ogni idea e deve subire monologhi di chi ha voglia solo di parlare, senza magari dire nulla di concreto. Io credo che alla base di questo comportamento ci sia un motivo ma è abbastanza inutile parlare e parlare senza far spiccicare parola all’altra persona. Così facendo non c’è dialogo ma semplicemente noia, purtroppo. Ascoltare vuol dire che una persona ha il tempo di dire ciò che vuole, ma l’altro ha a sua volta la possibilità di esprimere il proprio pensiero. Non deve mai essere qualcosa che penalizza uno dei due. Infatti è poco carino quando chi ascolta non ha mai qualcuno da cui farsi ascoltare. Se tutti fossero così bravi a farlo, non esisterebbe questo problema. Alla fine essere ascoltati è un po’ un problema di tutti. Quante volte si sarà detto “non mi ascolti davvero” o “ma mi stai ascoltando sì o no?”; c’è tanta gente che “non si sente ascoltata”. Ma questo in realtà che cosa significa? Per me significa che il discorso di chi vorrebbe essere ascoltato viene escluso a priori, non viene preso nemmeno in considerazione, viene sminuito. Pertanto, di fronte ad un tale atteggiamento non si può che rimanere delusi e feriti. Penso che quando qualcuno dice “guarda che non mi ascolti” sta esponendo un problema importante e se non si vuole fare orecchie da mercante è bene fermarsi e farsi un esame di coscienza, perché in chi non è ascoltato nasce un sentimento di frustrazione, sconforto e anche paura di esporre determinati argomenti o di iniziare un dialogo. Questo non va bene perché potrebbe rovinare la possibilità di creare relazioni sociali come una semplice nuova amicizia. Non sempre chi non parla è perché non ha niente da dire, a volte può essere semplicemente paura di essere giudicati, di dire cose sbagliate, di fare figuracce, di risultare poco interessante, di essere incompresi! Ma chi rimane in superficie penserà “questo/a ragazzo/a parla poco, non ha niente da dire”. Ognuno ha un carattere diverso e anche chi è molto timido e silenzioso sicuramente ha da dire e non deve essere considerato “noioso”, perché io ci metto la mano sul fuoco che non è per niente così.
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Tutti vogliono qualcuno con cui parlare, con cui confrontarsi e da cui farsi ascoltare, ma non è semplice per tutti con tutti. Per questo è necessario che si eliminino molte idee sbagliate; state certi che una persona, anche se timida, non vuole stare da sola e isolata, ovviamente. Però molti, purtroppo, pensano erroneamente questo. Ecco perché è importante aprire gli occhi e capire di più sulle persone, vederle tutte, perché molto spesso si vedono quelle appariscenti e mai quelle più riservate. E questo è un altro errore tipico. Ovviamente chi ascolta deve anche saper rispettare, pertanto non è che se una persona decide di confidarti qualcosa lo si va a dire ai quattro venti. Deve essere qualcosa che rimanga tra i due interlocutori e basta, anche perché non ho mai trovato il senso di dire cose altrui al mondo intero. È semplicemente irrispettoso e senza senso. Ecco, nel caso in cui ci sia qualcuno che parla male di qualcun’altro per il semplice e puro gusto di farlo, è bene chiudere le orecchie, anche se purtroppo per queste cose si ascolta fin troppo!
Spero di aver aiutato e invogliato qualcuno ad ascoltare davvero chi ci circonda perché c’è sempre bisogno di essere ascoltati e non c’è sensazione migliore di sentirsi dire “era da tempo che non parlavo così” o “sei una persona che ispira fiducia”.
Beatrice M.
Bellissimo questo tuo articolo, sono contenta sia stato affrontato e tutto quello che dici sulle reazioni è proprio vero! Molto spesso vedo che ci sono poche persone che sanno ascoltare davvero o magari senza rendersi conto hanno il predominio della conversazione. Ho conosciuto molte persone che parlano, parlano e al momento che vuoi dire una cosa noti chiaramente come non ascoltano davvero e dopo poco riprendono parola loro, possibilmente parlando di altro, e senti proprio come se ti fermi un attimo anche solo per riordinare le idee non aspettano altro che ricominciare a parlare. Tutto ciò è davvero stressante! Spero che questo articolo possa far riflettere molti sul loro atteggiamento 🙂
si è vero concordo con te
Il mio prof di biologia diceva sempre che abbiamo due orecchie e una sola bocca per ascoltare il doppio e parlare la metà. 🙂
Permettere agli altri di parlare è un grande gesto, perché permette loro di sfogarsi e sentirsi meglio. Spesso queste persone si aprono soltanto alle persone che emanano fiducia, se si aprono con te allora significa che sei così 🙂