Il greenpass e le ingiustizie subite

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Durante il periodo di massima propaganda e accanimento per il virus, chi non era vaccinato ha subito davvero tante ingiustizie partendo innanzitutto dalle critiche ed insulti di ogni tipo per la decisione di non accettare il siero, sino ad episodi inerenti all’utilizzo del Green Pass, che in pochissimo tempo ha preso sempre più piede espandendosi in tantissimi settori e luoghi.

Io personalmente non ho avuto tantissimi episodi spiacevoli faccia a faccia con altri, rispetto ad altre persone in quanto da quando il Governo malato ha deciso di imporre questo lasciapassare per fare qualsiasi cosa, ho cercato il più possibile di evitare di mia spontanea volontà  di recarmi in posti che lo chiedessero, se non per questioni che in quei momenti non potevo evitare, quindi ovviamente anche io a mio modo ho potuto vivere in prima persona le ingiustizie legate alla mancanza di possesso di questo foglio, seppur in quantità  minore rispetto terze persone.

Prima di tutto c’è da dire che l’ingresso e l’utilizzo di esso, è avvenuto in modo graduale. Di fatti man mano si è espanso nei vari settori: era necessario per i mezzi pubblici, per i ristoranti e bar (prima solo all’interno, poi sia interno che esterno), sino ad arrivare col tempo ai negozi, hotel, posti di lavoro, RSA, tabaccherie. E’stato esteso a qualsiasi tipo di servizio, arrivando a toccare anche le banche e le poste. Per me e la mia famiglia, come tantissime altre persone sprovviste del foglio, era diventato impossibile fare qualsiasi cosa in maniera autonoma poichè dovevamo sempre poggiarci ad altre persone per farle recare fisicamente nei posti oppure accorrere a soluzioni online, dove possibile, ma andiamo per gradi..

Iniziando a toccare i diversi punti, voglio iniziare col parlare dei locali quali pub, ristoranti e bar, ed eventi/cerimonie. In questi anni, nei momenti di calma apparente, il Governo ha deciso di rendere nuovamente possibile la partecipazione a cerimonie e sacramenti. Io per prima, assieme alla mia famiglia, abbiamo ricevuto un invito da parte di parenti molto stretti a noi, si parla nello specifico di un matrimonio. Essendo stati invitati in un periodo in cui era necessario esibire il Nazipass, ci siamo trovati costretti a dire di no in quanto in casa nessuno ne era provvisto. I parenti in un primo momento pretendevano la nostra partecipazione spingendo sul fatto che per partecipare, dovevamo necessariamente fare dei tamponi altrimenti non ci avrebbero permesso di prendere parte all’evento. Ovviamente ci siamo rifiutati perchè non ha assolutamente senso dover mostrare un pezzo di carta per fare qualsiasi cosa io sia in diritto di poter fare quando si vuole. Sono stata pesantemente criticata per non aver partecipato perchè non in possesso del pass in questione, e, come me, ovviamente tutta la mia famiglia.

Questo meccanismo l’ho potuto vedere e subire in differenti situazioni, ma non solo io, ma anche i miei genitori e persone che conosco che non sono state vaccinate. Ad esempio, parlando di locali, in un ristorante sono stata mandata via proprio perchè non in possesso del foglio maledetto. I proprietari stessi del locale ed i dipendenti, mi hanno vietata di entrare e sedermi con gli altri perchè non ero in regola con la legge stessa. Ciò che ho potuto notare è che tanti esercenti, rispetto ad altri, mostravano una grande aggressività  nei confronti di chi non lo possedeva, come se appunto fossimo degli incoscienti ed i colpevoli di tutto, proprio perchè non tamponati nè vaccinati, che poi ancora mi chiedo che senso abbia un foglio di carta nazista per poter dimostrare di essere degno di usufruire di qualsiasi servizio pubblico!!! Sostanzialmente, nelle varie situazioni sono stata trattata con fare aggressivo e paragonabile al modo in cui si potrebbe trattare un essere defininibile orripilante, che va ad ogni costo tenuto distante. E’ capitato diverse volte, infatti, che tanto gli esercenti, quanto altre persone a me vicine, mi trattassero in modo differente per questa mia “mancanza”, a detta e visione loro.

 

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C’è da dire che le mie amicizie più vicine, nella maggioranza delle situazioni non hanno particolarmente fatto pressione e sono state abbastanza rispettose delle mie personali decisioni inerenti a questo argomento, ma ciò non toglie che a loro modo, abbiano anche avuto comportamenti di esclusione in più circostanze perchè tanto non potevo partecipare. Difatti, ci sono state comunque diverse occasioni dove era palese che gli pesava la mia presenza perchè rendevo i loro piani molto più complicati.

E’ capitato più di una volta che abbiano organizzato cene, o giornate particolari, senza dirmi nulla escludendomi perchè ovviamente impossibilitata dalle leggi raziali del governo, per poi ripulirsi la coscienza in un secondo momento proponendo pizza a domicilio, ma è sempre stata molto chiara la loro preferenza nell’uscire e farsi servire piuttosto che essere costrette a rimanere dentro casa “per causa mia” e per non lasciarmi sola. Diversi proprietari dei negozi, tra cui una in particolare, ha deciso di venirmi contro perchè non avrei più messo piede nel suo negozio, in quanto non avrebbe permesso di farmi entrare e mi avrebbe consegnato la merce sulla porta del negozio. Cosa che non ho mai tollerato, tra l’altro non solo io, ma anche tanta altra gente sprovvista di pass ha preso la medesima decisione. Sino ai giorni precedenti abbiamo contribuito a dar da mangiare ai locali e negozi, dandogli i nostri soldi. Poi vedersi sbattere le porte in faccia ed essere trattati come se fossimo esseri ripugnanti, fa davvero incazzare.

Parlando sempre di ristoranti, una volta mi è capitato di essere stata invitata al ristorante cinese, nel periodo in cui il pass venne tolto ai posti esterni. Mi recai all’appuntamento ed il cameriere che ci ha accolti, ha avuto il coraggio di chiederci il nazipass seppur venne tolto poco prima. Ovviamente la cosa gli venne fatta presente e la risposta che ricevetti fu “Questa è una veranda, io il pass te lo chiedo ugualmente e se non ce l’hai vai a farti un tampone e torna, altrimenti non ti faccio sedere”. La cosa è stata anche comica, perchè nemmeno erano in regola con la disposizione del locale, e fa sorridere che si siano preoccupati più di un foglio nazista piuttosto che del locale che nemmeno era a norma. Difatti me ne andai, facendogli perdere ovviamente dei bei soldi in quanto non ero sola.

In mezzo a tutto questo schifo, c’è da dire che c’erano tanti altri locali e proprietari che non avevano interesse nel richiedere il lasciapassare nazista anzi, comprendevano la situazione e si resero disponibili per offrire i propri servizi a chiunque, con o senza certificazione. Purtroppo questa solidarietà  ha comportato loro diversi problemi a causa di clientela e proprietari di altri locali che hanno scoperto le loro “evasioni” ed in diverse occasioni chiamarono le forze dell’ordine per creare problemi ai gestori con multe e chiusure forzate. Difatti ci sono state persone che si sono recate di proposito nei rispettivi locali, sapendo esattamente del loro metodo di lavoro, oppure spargendo la voce con altri per fargli arrivare più multe e richiami. Ho avuto un piacere immenso nell’aiutarli sia con l’asporto, oppure consumando sul posto quando mi era possibile, ricevendo anche degli sconti, in quanto erano gli unici locali dove potevamo sentirci finalmente normali ed esattamente al pari di qualsiasi altro essere umano, come infatti dovrebbe essere, senza creare queste diversità ostiche ed insensate.

Un altro punto che vorrei trattare più approfonditamente riguardo le ingiustizie subite a causa della mancanza del pass è inerente ai trasporti pubblici.

 

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Ad esempio, in questi anni ho preso parte a delle manifestazioni contro l’obbligo vaccinale e contro il pass. Molte persone che conosco hanno deciso di prendere i mezzi pubblici per recarsi alle manifestazioni, i quali per noi sprovvisti del foglio, era ovviamente una cosa contro la “legge”. Tanti tra queste persone hanno purtroppo avuto la sfortuna di incappare contro qualche controllore o membro delle forze dell’ordine che con aggressività  li hanno multati senza alcuna pietà  e fatti scendere alle fermate successive. Non era permesso per nessuno, usufruire dei mezzi pubblici ed i trasgressori, se riconosciuti, venivano puniti.

Io per prima, per recarmi in qualsiasi posto, anche alle manifestazioni stesse, molto spesso mi sono dovuta organizzare con un mezzo privato assieme ad altre persone della mia città, grazie al quale siamo potuti arrivare al luogo di incontro per poter finalmente manifestare contro tutto questo schifo che abbiamo dovuto subire. Ovviamente, come il problema si è presentato per i mezzi pubblici, si è verificato anche per le strutture alberghiere, quindi hotel e annessi.

Ci sono state due o tre occasioni dove ho dovuto cercare con fatica hotel che evitassero di chiedere il pass ed è stato molto difficile, poichè qualunque struttura mi sbatteva la porta in faccia al momento in cui mi veniva richiesta la certificazione ed io diedi loro la risposta di esserne sprovvista facendo valere le mie ragioni e i miei diritti come cittadina e umana, cosa della quale tutti se ne sono altamente fregati partendo dal governo stesso. Difatti, ho impiegato diverso tempo per trovare strutture che non fecero problemi.

Proprio una ragazza, mi ospitò senza nemmeno nominarlo, mentre un’altra mi diede possibilità di far finta di nulla seppur normalmente lei lo richiedesse, ed onestamente tra tutte le persone con le quali mi sono interfacciata per questa necessità , sono state le uniche nella mia città ad esser così disponibili nei miei riguardi. L’utilizzo di questa certificazione non ha fatto altro che creare dissapori, aggressività  ed odio tra gli stessi cittadini, perchè notavo come chi cercava semplicemente di lottare per mantenere i propri diritti, veniva visto con odio e criticato come sciocco, irresposabile e “da arrestare” perchè potenzialmente “pericolosi” per la salute del prossimo.

Difatti in questi anni non sono mancate minacce, velate e non, sia da persone normalissime, sia da personaggi politici e televisivi che nelle varie trasmissioni non si sono fatti mancare parole di odio e di disprezzo verso chi appunto senza vaccino e di conseguenza senza foglio. Siamo stati additati come untori, come la feccia dell’intero pianeta, come pericolosi, da arrestare e vaccinare con forza. Siamo stati presi in giro pubblicamente, dai personaggi televisivi stessi e dai politici. Trattati come bestiame al macello. Ma posso dire che le pressioni maggiori, sono state fatte in particolar modo sul posto di lavoro, dove ho potuto vedere anche persone accanto a me, quindi molto vicine, essere “costrette” a fare una scelta. Sono stati anni difficili, complicati per tutti perchè appunto TUTTI abbiamo dovuto affrontare le stesse violenze, gli stessi maltrattamenti e le stesse discriminazioni.

 

AryaWhite

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