Tamponi e Green Pass: violenza gratuita

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Eravamo ancora all’inizio della Farsa, dopo il primo lunghissimo ed estenuante Lockdown, ad ottobre 2020, quando dopo un’estate in cui ci avevano fatto credere di esserci liberati definitivamente dal falso virus ci siamo ritrovati tutti nuovamente nell’incubo del contagio e della quarantena. Col senno di poi posso dire che era stato studiato tutto a tavolino e nonostante fossi preparata a qualsiasi evenienza e ferma nei miei propositi spirituali e di vita, sono caduta. Non c’è nulla di cui vergognarsi perché dagli errori si impara e si esce più forti di prima e, in quel periodo, sentivo molto l’imperativo di dover proteggere i più fragili rappresentati dai miei genitori anziani e una sorella disabile. Ecco perché quando mi ammalo, a fine ottobre, di quella che per me era una banalissima influenza, riescono a convincermi a fare un tampone per verificare se fosse il maledetto virus. Ci tengo a precisare, ai fini di far capire bene cosa è successo dopo il tampone, che per me avere la febbre, una tantum, era davvero liberatorio. Ogni volta che capitava era come se il mio corpo si purificasse e dopo mi sentivo alla grande! Si sa che la febbre è innescata dal sistema immunitario che combatte qualcosa e cerca di espellerla dal corpo per cui, ogni volta, scesa la temperatura mi sentivo benissimo. Onestamente fu così anche quella volta, e dopo un paio di giorni di febbre a 38 gradi, mi ripresi subito e mi sentivo bene. Purtroppo la pressione dei miei genitori e dell’ambiente lavorativo mi spinse a verificare che non si trattasse del finto virus. Ero sicurissima che non lo fosse così come anche il mio medico, che avendo sentito altre persone (sentito al telefono perché ovviamente non è venuto a controllarmi) entrate a contatto con quella che è una vera e propria arma batteriologica, mi disse che stavano malissimo. Nonostante tutto, fui costretta a sottopormi lo stesso a quella tortura. Innanzitutto ricordo nitidamente la violenza con cui cercavano di infilarti quel cavolo di bastoncino fin nel cervello ed io mi sono mossa volutamente più volte per non farlo entrare più di tanto. Sono stata anche rimproverata ma, alla fine, si sono arresi e mi hanno lasciato in pace. Per fortuna non ho sanguinato ma la sensazione di bruciore era molto forte e mi veniva da lacrimare. Questa sensazione è durata un bel po’ di tempo ma il peggio doveva ancora venire. Dopo 48 ore (non esistevano ancora i tamponi rapidi) arriva il responso ed ero positiva. Non potevo crederci, ero davvero fuori di me ma il peggio è che, proprio dopo il tampone e nei giorni successivi, ho cominciato a stare male. Ho perso per una settimana il gusto e l’olfatto e sono sicurissima che è stata una reazione al tampone maledetto perché prima e durante la febbre io stavo benissimo. Cominciano anche i primi problemi intestinali, stitichezza e dolori sparsi. Qui devo precisare che questi dolori si muovevano da una parte all’altra! Come è possibile una cosa del genere? Prima erano in un punto e poi si spostavano improvvisamente nel punto opposto. Mi sentivo strana, come se non fossi più padrona del mio corpo. C’era qualcosa di strano, artificiale e alieno all’interno di me stessa ed io me ne rendevo perfettamente conto. Iniziai un periodo di profonda pratica spirituale, meditazioni, guarigioni, pulizia energetica e, dopo 20 giorni in cui ero praticamente prigioniera a casa, arriva il momento della verifica. Purtroppo per essere liberata (che assurdo ricatto) dovevo sottopormi ad una seconda tortura. Ci arrivo preparata e sicura del risultato negativo. Invece ricevo una mazzata ancora più forte di quelle ricevute fino a quel momento: ero ancora positiva e quindi prigioniera in casa. Ero allibita, scioccata e fuori di me. Qualcuno o qualcosa voleva che cadessi in preda alla disperazione, che non avessi fiducia in me e nella mia pratica, che mollassi tutto. Per un attimo è stato così ma poi ho ritrovato tutto il coraggio, la grinta e la forza che mi contraddistingue e ho resistito praticando ancora di più se possibile. Da quell’ulteriore tampone non ho avuto problemi fisici ma la sensazione era che fosse falso, non fu effettuata la stessa pressione e durò un secondo.

 

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Qualcuno aveva già deciso che dovevo essere ancora prigioniera. L’unica cosa positiva di tutta quella assurda situazione è che avevo più tempo, di giorno e di notte, per dedicarmi alla pratica spirituale e niente e nessuno mi avrebbe fermata. Passano altri 20 giorni ed io sto decisamente meglio! Era ritornato il gusto e l’olfatto, i problemi intestinali spariti ed io mi sentivo in forze ma sapevo di dover affrontare ancora un’ennesima tortura per essere liberata legalmente. Arriva il fatidico giorno ed io mi sentivo davvero molto forte. Questa volta niente mi avrebbe ostacolata e così fu. Come la seconda volta fu qualcosa di molto veloce, frettoloso e indolore e non mi diede problemi. Finalmente ero negativa dopo 40 interminabili giorni e avevo ritrovato la mia libertà ma a quale prezzo? Vorrei far riflettere tutti sulla violenza alla quale sono stata sottoposta in tutti quei giorni. Una violenza legale (anzi illegale e incostituzionale) che ti costringeva a casa, una violenza fisica con chissà quali chip inseriti nel corpo ed emotiva ai massimi livelli. Qualsiasi persona sarebbe crollata e tantissime persone lo hanno fatto. Molti non si sono ancora ripresi e probabilmente non si riprenderanno mai. Siamo stati trattati come animali e vorrei che queste parole restassero impresse in chi legge! Siamo state pecore a non reagire subito e con decisione e come tali siamo state trattate ma per me, come per tutti coloro che non si sono vaccinati, un nuovo strumento anticostituzionale di repressione e violenza stava per arrivare: il fatidico quanto odiato Green Pass.

Dopo essermi ripresa da tutta questa situazione e aver affrontato il secondo Lockdown, arriva finalmente la notizia del tanto atteso vaccino miracoloso. Secondo i mezzi di informazione di massa, gli scienziati avevano fatto miracoli e tutti potevamo beneficiare di questa grande scoperta. Sicuramente le case farmaceutiche ne hanno beneficiato e non solo loro. Comincia la campagna vaccinale ma nessuno avrebbe mai creduto che si arrivasse all’obbligo ed addirittura ad essere marchiati attraverso un Pass ed invece tutto questo è accaduto nel giro di pochissimo tempo! Siamo stati ingenui, era già tutto previsto ma allora non sapevo ancora tutto quello che c’era dietro. Quello che sapevo, mentre tutto il mondo tra cui familiari e amici compresi correva a fare da cavia facendosi inserire questo veleno, era che per nessun motivo al mondo, costasse quello che costasse, dovevo accostarmi a questo veleno. Ne andava della mia vita, della mia salute e della mia Coscienza! Così è stato! Non ho potuto evitare che mi tamponassero ma avrebbero dovuto uccidermi per farmi vaccinare! Inutile dire che anche in famiglia ho subito tantissime pressioni, che mi sono allontanata da tanti presunti amici ma, allo stesso tempo, ho riscoperto tante persone fantastiche che condividevano ampiamente il mio pensiero. Ho resistito e non sono stata marchiata! Nel giro di pochissimo tempo il Green Pass è diventato un utilissimo strumento di controllo per chi ci governa anzi di più uno strumento di repressione, di violenza e di divisione. Lo scopo finale era dividere la popolazione in buoni e cattivi. I cattivi ovviamente eravamo noi. Era tutta colpa dei non vaccinati. Qualsiasi colpa era dei non vaccinati, soprattutto la circolazione del virus. Eravamo brutti e cattivi e per questo meritavamo di essere esclusi dalla Società, dai ristoranti, dai negozi, dai mezzi di trasporto e questo l’ho vissuto tutto sulla mia pelle ma il ricatto e violenza peggiore doveva ancora arrivare. Quando hanno minacciato di togliere il lavoro a chi non si sottoponeva al vaccino, abbiamo vissuto la pagina storica più brutta che si poteva immaginare, uno dei momenti più bui nella storia dell’umanità. Tutti i diritti più elementari sono stati stravolti in un attimo e la cosa peggiore è che, la maggior parte delle persone vaccinate, completamente lobotomizzate, era d’accordo e difendeva il Governo. Pura follia. L’aria era irrespirabile e la tensione palpabile. Sentivo proprio l’odio delle persone a pelle e discorsi sulla validità del Green Pass, che doveva essere ancora più selettivo. Per fortuna, non ho dovuto scegliere di lasciare il lavoro perché sono autonoma e nessuno mi è venuto a chiedere un bel niente ma sicuramente lo avrei fatto perché la motivazione era troppo importante e sapevo che, tutti questi comportamenti anticostituzionali, non potevano durare per sempre mentre molte persone che conosco, e che non avrebbero voluto vaccinarsi, hanno ceduto al ricatto perché avevano terrore di perdere il posto di lavoro.

 

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Altre persone lo hanno lasciato ma hanno sofferto lo stesso per le privazioni a cui sono andati incontro in tutti quei mesi. Io non ho sofferto perché non potevo andare al ristorante o nei negozi, onestamente non me ne fregava niente, ma quando non potevo viaggiare o andare alle Poste per pagare le bollette mie e dei miei genitori così come tutti quei poveri anziani che non potevano ritirare la pensione. Non ho sofferto della mancanza delle cose materiali, ho sofferto della mancanza della libertà, ho sofferto della mancanza di ossigeno e ho sofferto più di tutto dell’odio che hanno riversato su di noi. Alcuni discorsi facevano accapponare la pelle, dovevamo essere bruciati, rinchiusi, isolati, tappati dentro casa come topi per molte persone. Il tutto veniva abbondantemente propagandato attraverso i mezzi di informazione di massa da personaggi di rilievo, messi lì apposta come burattini e il messaggio d’odio si estendeva a macchia d’olio in povere menti bacate e non pensanti, senza Testa, Coscienza e Anima. Lo scopo era stato raggiunto. Gli uni contro gli altri, una guerra tra poveri. Quando provavo a manifestare la mia indignazione e il senso di orrore per quello che stava succedendo e chiedevo agli altri se per loro era normale tutto questo, a prescindere dal vaccino o meno, mi dicevano che stavo esagerando, che era una situazione momentanea e che eravamo già tutti sotto controllo anche senza Green Pass. In pratica mi dicevano che non c’è limite al peggio! In definitiva visto che siamo tutti destinati a morire perché non anticipare mettendosi un bel cappio intorno al collo? Pazzesco! Mi sono anche sentita dire che ero fifona, un po’ vigliacca ad avere paura di una semplice iniezione e che facevo tante storie per nulla, che i vaccini li abbiamo sempre fatti e che sono stati il bene dell’umanità. Lo slogan dei vaccinati era “Io credo nella Scienza” mentre i non vaccinati erano folli, complottisti e fuori di testa. Quando hanno esteso il vaccino ai bambini, che non potevano andare in palestra o fare sport di contatto senza Green Pass (ennesimo spregevole ricatto), ho pensato che avevano toccato il fondo ma anche che finalmente la gente avrebbe reagito. Io non ho figli ma il solo pensiero che mio figlio dovesse iniettarsi un veleno per un fantomatico virus, che non ha nemmeno sfiorato i bambini, è da folli. Invece, anche in questo caso, c’è stata poca resistenza e molte persone hanno portato volontariamente i loro figli al macello!  Altra grandissima manipolazione perfettamente riuscita attraverso la paura. La paura è stato il vero virus che ha permesso a chi ci governa di fare il bello e il cattivo tempo! Quanta inutile violenza! Spero con la mia testimonianza di aver reso l’idea della violenza alla quale sono stata e siamo stati sottoposti, una violenza fisica con i tamponi e una violenza psicologica con il Green Pass. Spero di aver dato voce a quelle migliaia di persone, che non sanno come esprimere il loro dolore e la loro frustrazione per questi due anni infernali. Ho già superato tutto questo e guardo al futuro ma non voglio dimenticare perché dimenticare è come negare che tutto questo sia successo. Vuol dire far finta di niente e permettere che i colpevoli non vengano mai puniti. Molte povere persone non saranno più le stesse fisicamente o psicologicamente, altre non hanno retto, sono morte negli Ospedali uccise per mano di chi doveva aiutarli, per colpa dei vaccini o addirittura si sono suicidate perché non hanno retto a tutte queste pressioni. Tutto questo non deve essere dimenticato, deve essere ricordato e bisogna chiedere finalmente giustizia per tutte le angherie subite. Ora che tante verità stanno venendo a galla, molte teste salteranno. Saranno loro a subire la stessa paura, oppressione e terrore che abbiamo vissuto noi ed è giusto che sia così. Spero che chi leggerà in futuro si soffermi su queste parole e che non dimentichi questi contenuti in un attimo! Non dimenticate! Fatelo per noi ma soprattutto per voi stessi e il vostro futuro.

 

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