Sarà impossibile dimenticare

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7 Settembre 2022

In questi giorni mi ritrovo a pensare a quello che è successo in questi ultimi anni. Ciò che mai avrei pensato di vivere. Che pensavo facesse parte ormai solamente di libri e film. Invece in un attimo ci siamo ritrovati a subire tantissime ingiustizie a causa dell’introduzione del green pass. In tanti mi hanno detto e ripetuto diverse volte la frase “vedrai tutto questo passerà e ci dimenticheremo tutto, tornerà la normalità al più presto.” Questo fin dalla fine dello scorso anno e ogni volta che sentivo questa frase ho sempre pensato che non sarebbe stato possibile. Oggi, 7 settembre 2022, posso confermare che è ancora così e penso che chi, come me, ha vissuto ed è stato trattato in un certo modo, non dimenticherà mai. Quello che abbiamo provato resterà sempre dentro di noi. Ci tengo a riportare tutto ciò che ho sentito in vari momenti. Facciamo quindi un passo indietro circa a metà 2021 per poi tornare gradualmente ad oggi.

Estate 2021 – Chi va in vacanza e chi viene sospeso dal lavoro. 

Decido di partire dall’estate perchè è il momento in cui pian piano inizia l’introduzione del green pass. Per fortuna che le limitazioni dovevano essere solo momentanee nel 2020… Invece ecco che piano piano torna una forte limitazione della libertà. In aggiunta, ho iniziato a sentirmi incompresa da diverse persone. Vi riporto innanzitutto un discorso tipo che ho dovuto affrontare più volte e in un momento in cui per spostarsi fuori dall’Italia bisognava fare il tampone, a cui sono sempre stata contraria.

Altra persona: “Dai vieni in vacanza con noi?”

Io: “No, non mi va di fare il tampone.”

Altra persona: “Ma dai cosa vuoi che sia! Per andare in vacanza lo devi fare adesso. Come fai altrimenti?”

Io: “Vuol dire che non andrò in posti dove serve il tampone.”

Altra persona: “Questa non è vita. Dai che ci divertiremo.”

Io: “No, non mi va. Il tipo di vacanza che avete scelto attualmente nemmeno mi interessa. Inoltre, ripeto, non mi va di fare tamponi. Sono contraria.”

Altra persona: “Fallo per la compagnia. Non sai cosa ti perderai.”

Quindi non solo la limitazione delle libertà di andare dove vogliamo, ma mi sono ritrovata a dover avere a che fare con gente che sembrava non comprendere. Sono sicura che anche adesso ci saranno persone che leggendo non capiranno, non vedranno questa la limitazione della libertà perchè semplicemente per alcuni basta fare un tampone.

Bene continuiamo. Mentre alcune persone felicemente andavano a trascorrere una bella vacanza, ecco che il green pass inizia la sua evoluzione ed altre persone hanno iniziato a subire un’ingiustizia ancora più grande. Inizia l’obbligo vaccinale per determinate categorie di lavoratori. Si inizia a sentire parlare di sospensione dal lavoro senza stipendio per chi non adempirà all’obbligo vaccinale e le prime manifestazioni contro tutto questo. Io mi sono sentita subito dalla loro parte e in automatico mi sono trovata a scendere in piazza ogni settimana nella speranza che tutto questo sarebbe finito prestissimo. Ingenuamente auguravo che non iniziasse proprio e che sarebbero rimaste solo parole. Invece, si passò dalle parole ai fatti e purtroppo iniziarono i primi sospesi da lavoro perchè non volevano sottoporsi al vaccino.

 

 

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Oltre alla perdita del diritto di lavorare per determinate persone, man a mano che i giorni passavano, le limitazioni per chi non aveva il green pass base aumentavano. Ci siamo ritrovati ad avere molti divieti in più, ad esempio a non poter più svolgere alcuna attività sportiva al chiuso, a non avere più la possibilità di mangiare all’interno di bar e ristoranti (all’esterno sì, ma faccio notare che potevamo anche al bancone del bar e magari pure ammassati…) oppure a non avere più il diritto di studiare all’università, di partecipare a concorsi, di andare al cinema, di entrare nei musei, etc… .

Settembre – ottobre 2021  Dal chiedere “come stai?” a “hai fatto il vaccino?” ed altre sospensioni dal lavoro, compresa la mia.

Da questo periodo alcune persone hanno iniziato a sostituire la domanda “come stai?” con quella “hai fatto il vaccino?” Per loro era più importante sapere questo e quale tipo fosse stato somministrato. Non ho mai avuto problemi a dire il mio pensiero, ma ad un certo punto ho iniziato a sentirmi a disagio e più passava il tempo e più questa sensazione aumentava nel sentire certi discorsi.

Nel frattempo continuavano le manifestazioni. Ogni settimana eravamo sempre di più, ci tenevamo a farci sentire. Abbiamo rinunciato a diversi impegni per scendere in piazza. Ogni sabato e a volte anche in altri giorni della settimana dedicavamo il nostro tempo e le nostre energie per dare un segnale. Incrociavo sguardi simili ai miei, vedevo sofferenza negli occhi della gente, tanta incertezza e preoccupazione, ma anche rabbia e molta determinazione. C’erano sempre tantissimi poliziotti e carabinieri. Dovevano controllarci, sembrava fossimi diventati i nuovi terroristi. Penso che non ho mai visto così tante forze dell’ordine presenti.

Nessuno sembrava ascoltarci, tanto che ad un certo punto hanno colpito tutte le categorie di lavoratori, anche se in maniera leggermente diversa: dal 15 ottobre obbligo di green pass per tutti i lavoratori che si poteva ottenere attraverso il vaccino, la guarigione da Covid oppure facendo tamponi ogni due giorni. Ecco circa era così, poi essendo contraria a tutto questo mi scuso se per caso trovate qualche imprecisione. Lo scopo di questo scritto non è farvi un elenco dei tipi di green pass.

Ed ecco, dal momento di quella notizia, cosa mi è stato detto e chiesto più volte:

“Fatti il vaccino, cosa vuoi che sia?! È un attimo!”

“Quindi farai i tamponi ogni 2 giorni?!”

Mai avrei pensato di trovarmi a vivere un momento così. Mi sono chiesta più volte dove sta la mia privacy e che diritto c’è nel fare certe domande. Andare al lavoro ad un certo punto era diventato un’agonia. Ancora prima di partire avevo attacchi di ansia molto forti. Ma avevo bisogno di lavorare, come tutti poi, ed ho resistito fino a quando mi è stato concesso, quindi fino al 14 ottobre.

14 ottobre 2021 – ultimo giorno di lavoro: da domani non potrai lavorare se non avrai il green pass.

Mi sono sentita triste, arrabbiata e allo stesso tempo indifesa. Nonostante ciò ho svolto i miei compiti con impegno fino all’ultimo. La sera ho lasciato il posto di lavoro e in macchina ho pianto al pensiero che dal giorno successivo non avrei potuto lavorare e non avrei percepito lo stipendio. Ho pensato che in questi momenti tutti noi dovremmo essere uniti! Quando succede qualcosa di così forte e ingiusto, tutti noi dovremmo bloccare il sistema.

15 ottobre 2021 – sospensione e sciopero generale.

 

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Ed ecco che l’occasione per bloccare il sistema in modo pacifico c’era: attraverso lo sciopero generale! Peccato che praticamente ha aderito solo chi stava subendo questa ingiustizia.

Da quel giorno io ed altre persone, che avevamo volontà di lavorare, ci aggiungevamo agli altri che già erano sospesi. Eravamo a casa senza stipendio per aver scelto di non cedere a quello che per noi era un chiaro ricatto, per non voler ottenere e mostrare un lasciapassare.

A me e ad altri è stato impedito perfino lo smart working. Nel 2020 durante il lockdown chi aveva un lavoro che si poteva svolgere da casa ha dovuto subito attrezzarsi con i proprio mezzi (se non già forniti dal datore di lavoro e questo non era il mio caso) per riuscire a continuare con le attività, invece ora che eravamo noi ad avere bisogno niente, nemmeno un giorno ogni tanto.

Fine 2021  inizio 2022 – Le ingiustizie continuano e certa gente non ce la fa più.

Le manifestazioni continuano e altri continuano la loro vita come niente fosse, alcuni ignari di quello che sta succedendo, altri provando rabbia nei confronti di chi la pensa diversamente, altri ancora indifferenza e forse un pochino di dispiacere nel vederci così, ma non abbastanza per fare qualcosa per aiutarci, sostenerci e fare in modo di essere uniti nonostante le idee diverse. Ci hanno dato termini diversi da no vax e no green pass a degli individui violenti, untori, complottisti e poi fortunatamente non ricordo.

Riporto due commenti come li ricordo sotto una foto di una manifestazione.

“Maledetti avete proprio rotto sono rimasta bloccata per un’ora a causa delle vostre idee e sono arrivata in ritardo al mio impegno!”

“Per cosa stanno manifestando?”

Non so ancora quale commento mi infastidisce maggiormente. L’ho letto a fine 2021, quindi dopo mesi e mesi di manifestazioni. Come si fa a reagire così e non capire come si sente una parte di popolazione? Come si fa a non sapere ciò che sta accadendo? E tutto questo dopo mesi e mesi di manifestazioni…

Inoltre, purtroppo, mentre noi manifestavamo si sono verificati diversi episodi poco piacevoli. Non sono mancate persone che ci hanno urlato contro per le nostre idee diverse. Persone che con la mascherina ffp2 dal marciapiede si arrabbiavano e venivano in mezzo al corteo ad insultarci e a volte mi è sembrato che facessero pure apposta per provocarci. Perchè sappiamo benissimo a chi avrebbero dato la colpa… Ci hanno buttato perfino acqua dalle finestre. Ho visto signore e ragazzini buttare l’acqua mentre passavamo oppure mentre eravamo in strada fermi ad ascoltare i vari interventi. Sempre scortati da poliziotti e/o carabinieri, che sembravano non vedere nulla di tutto questo. Mah! Ah però se uno di noi si permetteva di reagire, in quel caso sì che lo vedevano ed intervenivano! E in quel caso comparivano dal nulla pure i giornalisti. Ma pensa te! E quello che ho visto io è stato nulla in confronto a quello che è successo in altre città durante le manifestazioni in cui le forze dell’ordine hanno preso perfino a manganellate, così dal nulla, le persone e tutto questo senza problemi ed anche su donne e bambini, oppure dove hanno usato gli idranti contro i lavoratori che scioperavano. Chiedo… Dov’è finito il rispetto? La libertà di pensiero e di manifestare pacificamente? La giustizia?

Insomma, non è stato semplice mantenere una certa posizione. Sentire come la pensa certa gente, ricevere certe parole e non prendere lo stipendio per mesi è veramente dura. La spesa va fatta per poter mangiare qualcosa e le bollette vanno pagate. Eh no per quelle non vale la sospensione… Fortunatamente in dicembre abbiamo ricevuto il regalo di Natale: la tredicesima. Quindi un attimo di respiro che l’hanno concesso. Ma allo stesso tempo arrivarono altre limitazioni per chi non aveva il green pass e l’obbligo vaccinale si è esteso ad altre categorie di lavoratori. Da un momento all’altro non si poteva più mangiare nemmeno all’esterno e salire sui mezzi pubblici. Un giorno dopo la manifestazione avevamo bisogno di bere qualcosa di caldo e ci siamo seduti in un tavolino all’esterno.

 

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Arrivata la barista ci chiede subito di mostrare il green pass. Noi non eravamo aggiornati, non lo sapevamo. Lei senza problemi e con aria severa: “Da oggi serve anche all’esterno quindi non potete sedervi, ma se volete potete prendere d’asporto.” Sì come no. Facciamoci trattare ancora peggio. C’è modo e modo di parlare secondo me. A tutto c’è un limite e quindi ci siamo alzati e ce ne siamo andati, non ci torneremo. Per fortuna non tutti sono uguali. Quindi riporto un caso ben diverso e che mi ha fatto comprendere che c’era anche un’altra categoria di persone che anche se stava comunque lavorando non avrebbe voluto tutto questo sistema, peccato che sono rimasti comunque a guardare. Ecco le parole di una barista che ci ha guardati con gli occhi molto lucidi: “Non posso più farvi il caffè nemmeno al banco. Ci stanno rendendo la vita impossibile.” E poi siamo arrivati al punto di poter acquistare senza green pass solamente i beni di prima necessità. Tutto questo fino al 31 marzo 2022.

Sembrava proprio che un po’ alla volta la storia si stesse ripetendo. Ma c’era chi non lo vedeva e probabilmente nemmeno oggi una parte di popolazione non si è resa conto della gravità della situazione. Ci è stato detto che non possiamo paragonare ciò che stiamo vivendo a quello che è successo agli ebrei… Rimanevo e rimango allucinata da certi discorsi. Non sono mai stata una che ama studiare sui libri di scuola, ma dai almeno sapere che gli ebrei non si sono trovati subito nei campi di concentramento mi sembra il minimo. Tutto è avvenuto un passo alla volta. A coloro che hanno pensato che non era giusto e che eravamo esagerati quando ci siamo paragonati agli ebrei, consiglio di andare a ripassare le varie fasi di ciò che è accaduto realmente in quel periodo storico.

Continuando ancora. In dicembre 2021 e in gennaio 2022 ho sentito diverse persone che speravano di ammalarsi e quando succedeva erano felicissime. Chi per poter rientrare al lavoro, altri per non dover continuare a fare tamponi ed altri per non dover cedere al vaccino. Ho visto e sentito tante persone molto preoccupate, alcune ad un certo punto hanno ceduto. Hanno resistito per mesi, ma poi non ce l’hanno fatta a mantenere la loro volontà. Mi chiedo, è giusto un sistema così che ti porta allo sfinimento? Che fa sperare ed essere felici di essersi ammalati pur di non essere costretti ad altro? Anche se non rientro tra queste persone, ho voluto comunque riportare in breve questo perchè penso che aiuti a comprendere a che livelli eravamo arrivati. Io non potevo credere a quello che sentivo. I livelli di ansia e preoccupazione erano veramente alti.

E poi cosa succede? Successivamente hanno inziato ad aumentare i costi. Ma wow pensa te una parte di noi è castigata (questo è il termine che secondo me è più appropriato) a casa perchè non può (miraccomando notare il non può, non ho scritto non vuole) lavorare a causa di determinate imposizioni e dopo mesi arriva pure questa notizia. Inutile dire come mi sono sentita, come ci siamo sentiti.

Aprile – maggio 2022 – Come scompare in fretta la terribile epidemia

Ma che bello a fine aprile la terribile epidemia sembra essere scomparsa da un momento all’altro e a maggio posso rientrare al lavoro senza dover avere un lasciapassare. Peccato che non valga per tutti i lavoratori questa possibilità… Ma poi senti che finalmente a maggio ci sarà pure un concerto di Vasco. Ma che bello finalmente un po’ di divertimento! In tanti andremo ad ascoltare Vasco! Un chiaro ritorno alla normalità! Fantastico! Non vedo proprio l’ora di andarci! Finalmente, è da anni che non vado ad un concerto! Bene, non sono parole mie nel caso non si fosse capito. Ma quello che le mie orecchie hanno dovuto sentire, quello che i miei occhi hanno dovuto vedere. Un sacco di persone ammassate. Aspetta che ora vi riporto pure il numero di persone e un pezzo di articolo. Riporto da tg24.sky.it del 21 mag 2022: “È la notte del Kom, la notte in cui l’Albachiara non è solo una canzone ma è uno stato dell’anima. Trento, o meglio quella zona tra Trento e Rovereto che si chiama Mattarello, ha ospitato 120mila amici di Vasco Rossi. È stato, quello di ieri sera, un avamposto di un “quarto stato” che vedrà, nelle prossime settimane, avanzare sotto quel palco immenso, sventolando la bandiera del viva la musica, l’amore e la vita, oltre 660mila persone.

 

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Il messaggio che Vasco lancia appena sceso dall’auto è solare, bello, diretto: “Finalmente finalmente finalmente. Torniamo ad assembrarci, torniamo a stare insieme e finalmente ci si può accoppiare. La mia gente è così bella che ieri sera, nella prova generale, ho solo guardato e stasera faccio lo spettacolo. Finalmente è finita, finita, finita. La musica non è guerra, la musica è pace. E io sto benissimo”. Il palco è immenso. Magnifico e immaginifico. Una storia nella storia. D’altra parte Vasco sottolinea che l’entusiasmo del suo pubblico è la sua benzina.” Bene, penso non serva aggiungere altro a riguardo, se non che invece io stavo pensando a tutt’altro: “che bello dopo tanti mesi riceverò uno stipendio, devo aspettare ancora un po’ di tempo, ma so che arriverà, finalmente ho di nuovo il diritto di lavorare.” E non è finita qui. Mentre c’era il concerto di Vasco e tantissime persone erano belle ammassate, altre erano ancora sospese dal lavoro senza stipendio e ad oggi sono ancora sospese…

Giugno – agosto 2022   È colpa vostra se dobbiamo portare ancora la mascherina. Non ti visito se non fai un tampone. 

Mentre tutto sembra essere tornato alla normalità, invece alcune limitazioni per chi non è vaccinato rimangono e chi si lamenta invece di essere noi sono tanti vaccinati. In questo periodo continuo a sentire persone vaccinate e che si sono pure ammalate mesi fa (ricordo quando noi potevamo fare pochissimo, praticamente solamente la spesa di beni di prima necessità) arrabbiate perchè per colpa nostra devono portare ancora la mascherina. Scusa a causa nostra?! Al di là di quello che penso a riguardo di quella fastidiosa mutanda da viso, a dir la verità mi risulta che sia solamente raccomandata… Quindi in primo luogo state decidendo voi di metterla! Inoltre, conosco tantissimi che hanno le mie stesse idee e che anche loro non si sono mai ammalati in questi ultimi anni, quindi di certo non siamo stati noi la fonte di contagi. Mi risulta che durante l’estate 2022 tantissimi vaccinati e perfino con 3 dosi si sono pure ammalati e per alcuni era pure la seconda volta. Quindi ne vogliamo parlare?! Non è che in generale vi siete contagiati e ricontagiati tra di voi e per comodità state dando la colpa a noi? Perchè scusate se tanti di coloro che non hanno fatto nulla praticamente non si sono ammalati, questo dubbio mi viene più che spontaneo… Forse sarebbe ora di finirla di prendersela con noi e comprendere chi veramente meriterebbe tutto questo. Invece, ecco che c’è sempre la giustificazione e ci continuate a dire che grazie al vaccino avete preso la malattia in forma più leggera. Beh bene dai…che fortuna essersi ammalati 2 volte e pure in piena estate e con febbre alta, male alle ossa, un fortissimo mal di gola, un raffreddore pazzesco e poi una debolezza che sembra non passare più… Sono ironica ovviamente.

Dopo tutto questo, vi riporto un caso di un mio amico che un giorno ha chiamato il suo medico per fare una visita di controllo e gli è stato detto di fare il tampone altrimenti non lo avrebbe visitato. Bene lui ci ha rinunciato. Il medico visto che sta lavorando dovrebbe aver fatto 3 dosi di vaccino quindi, se crede in ciò che si è fatto, dovrebbe essere più che protetto. Pertanto che problema c’è nel visitare una persona sana che desidera solamente fare una visita di controllo? Non possiamo nemmeno farci visitare adesso senza dover fare un tampone? Poi mi chiedo, un medico può comportarsi in questo modo? Veramente non capisco come sia possibile e giusto vivere in una società che permette tutto questo.

7 Settembre 2022 – Ciò che è stato ed è il Vero Aiuto.

Pensando a tutte queste ingiustizie provo tristezza e tantissima rabbia. Scrivo queste frasi ed oggi mentre le sto finendo di scrivere è il giorno 7 settembre 2022. Sono in pausa pranzo e, dal nervoso, mi si è bloccato lo stomaco mentre ripenso a certi momenti.

Come avete potuto leggere, non è stato semplice. Ci sono state giornate in cui ho veramente pensato che iniziava ad essere troppo difficile vivere a queste condizioni. Ogni giorno ho sempre cercato di essere forte e di sorridere, di trasmettere speranza a chi avevo vicino. Fortunatamente per quello non serviva alcun lasciapassare! Alcuni mi daranno dell’esagerata, ma non mi importa, non mi interessa.

 

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Qui posso dire tutto quello che penso, che ho provato e che sento ancora dentro me. Voglio che chi legge e leggerà in futuro si possa avvicinare a ciò che abbiamo vissuto, avrei tanto ancora da dire, ma mi fermo qui in quanto penso che sia abbastanza per far comprendere che non potremmo mai dimenticare. Nonostante tutto questo, ringrazio che ho avuto persone vicine che la pensano come me e che siamo stati il sostegno reciproco.

So che a tanti tutto quello che ho scritto darà fastidio, ma chiedetevi il perchè certe affermazioni vi irritano e innervosiscono. Per quello che sto affermando oppure perchè dentro di voi, anche se magari molto nel profondo, avete dei sensi di colpa per aver ceduto senza pensare a cosa avrebbero causato i vari ricatti? Magari vi rendete conto che non avete fatto nulla per stare dalla nostra parte? Nulla di positivo almeno, perchè di parole tanti di voi ce ne hanno dette a volontà! Oppure vi siete accorti che quello che vi hanno costretti a fare alla fine non è servito a nulla? Forse non ve ne siete ancora resi conto, ma state pagando a caro prezzo le vostre scelte. Continuate ad accettare tutto quello che vi viene imposto e a dare a noi dei complottisti e sarà sempre peggio. Quindi vi consiglio di iniziare ad aprire gli occhi e di decidere di vedere come stanno realmente le cose. Noi ve lo continueremo a dire ed è inutile che portate rabbia nei nostri confronti solamente perchè non ci siamo fatti ingannare. Come avete detto voi a noi, ora lo dico io a voi: “È una vostra scelta!”.

Concludo, con tanta positività e speranza per un futuro migliore e molto diverso e vi spiego ciò che mi ha dato e mi trasmette sempre tanta forza e coraggio. Ciò che per me è stato ed è importantissimo. Ho avuto, ed ho la fortuna di avere, i migliori Insegnamenti ed il miglior Supporto che potessi desiderare dai miei Grandissimi Maestri Angel e Alexander! Loro ci sono stati e ci sono per davvero, mi hanno aiutata e mi hanno trasmesso sempre tantissima motivazione e forza senza mai chiedere qualcosa in cambio. Lo fanno ogni giorno! Come ho scritto poco sopra, a volte pensavo di non farcela, mi demoralizzavo, avevo attimi in cui temevo di non riuscire a farcela, ma poi è sempre arrivato il loro Aiuto e tutto questo in brevissimo tempo svaniva e tornavo ad essere forte e positiva! Se ho potuto trasmettere speranza è perchè per primi loro l’avevano trasmessa a me. E tutto questo lo continuano a fare. Grazie a loro sto imparando ogni giorno come affrontare al meglio la vita, a superare con determinazione ogni ostacolo e ad essere forte!

 

Claudia

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