Momenti resettati

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Il lasciapassare verde è stato uno dei fini ultimi della farsa, era un periodo in cui non avevo ancora appreso molti insegnamenti di ACD perché ero diventato appena uno studente, e conoscevo solo le prime tecniche, non avevo ancora letto i libri Prendiamo Coscienza degli Alieni di Angel Jeanne, ma li avrei letti poche settimane dopo.

Non sapevo molto della farsa ed avevo solo un quadro parziale della situazione non avendo mai indagato a dovere.

Ero uno dei pochi della mia età che vedevo girare senza nazipass tranne qualche mio amico e mia amica, con i quali ho stretto anche una bella amicizia per darci forza, perché si stava avvicinando il periodo fulcro della farsa.

Nei locali in cui andavo non chiedevano il pass, e se lo chiedevano, lo facevano scusandosi molte volte, lo chiedevano perché sennò rischiavano di venire multati, non perché qualcuno credesse nelle motivazioni (false) per le quali l’hanno introdotto.

Era il giorno 25 settembre 2021 quando è avvenuto l’evento più strano legato al nazipass. L’occorrenza era la festa di compleanno della mia ex ragazza, che aveva noleggiato il piano di sopra di un locale/bar.

I gestori del locale in sé non richiedevano il pass perché hanno detto che era una misura insensata, ed hanno specificato che solo la polizia poteva applicare sanzioni durante i controlli per colpa delle leggi illegali.

Era stato richiesto agli invitati di effettuare un tampax di quelli “rapidi” che non entrano neanche in mezza narice, ma purtroppo contengono anche loro nanotecnologia molto avanzata, visibile al microscopio, deleteria per la nostra salute e soprattutto per la nostra psiche, causando un abbassamento energetico subito dopo averlo effettuato.

Mi stavo incamminando per andarmi a fare un tampax rapido pensando “tanto poi mi curo dalle nanotecnologie” (che ragionamento ingenuo! non avevo ancora capito cosa c’era dietro a quella nanotecnologia ed al prelievo del DNA da remoto), camminavo con la speranza che ci sarebbe stato un intoppo nel percorso, ed infatti c’è stato, e per il fatto che l’unico posto aperto era quello, non c’era disponibilità. Ero felicissimo, e conoscendo la festeggiata immaginavo non si sarebbe mai arrabbiata per un evento così infimo, era soltanto uno stupido pass nazista che nessuno mi avrebbe chiesto in quel locale.

Fu durante quel momento che mi venne una strana sensazione, di cattivo presentimento, era iniziata già da quando mi stavo incamminando ma si intensificò moltissimo. Ed ecco che, cinque minuti dopo, devo riferire alla festeggiata che purtroppo non avevo il pass ma volevo comunque partecipare alla festa. In un primo momento non rispose, ma poi, arrivò un messaggio veramente inaspettato, soprattutto da una persona così gentile e buona: “non lo so, ci devo pensare”. Questo messaggio era accompagnato da una pesantezza veramente innaturale che cercava di farmi provare una sensazione molto intensa di sentirsi fuori luogo, sbagliati, tutto d’un tratto; da quel momento ho capito che c’era qualcosa di molto più importante dietro a quell’ evento infimo, ma non sapevo ancora di cosa si trattasse.

Pochi minuti dopo mi scrive una migliore amica della festeggiata, riferendomi con mio grandissimo stupore che essa stava male, molto male emotivamente, per colpa mia; alche io corsi a presentarmi alla festa. Giunto in loco le persone erano calme e la festa si stava svolgendo regolarmente, in apparenza.

 

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Quando arrivai dalla festeggiata lei mi abbracciò felice di vedermi perché pensava che non sarei riuscito ad entrare, ed ero il suo ragazzo di allora; dopo una piccola discussione calma sul fatto che non fosse un problema che in quel locale non avessi il pass, perché tanto era responsabilità mia e non mel avrebbero mai chiesto, lei rispose:” quindi sono io quella sbagliata??”, in maniera del tutto insensata, dopo questa frase, comincia a piangere davanti a tutti! In quel momento ho realizzato, velocemente, che stava succedendo qualcosa di molto negativo, che a logica non si riesce a spiegare; infatti, una reazione del genere, e soprattutto uno sbalzo di umore così netto e veloce, non se lo sarebbe aspettato nessun partecipante, esagerato è a dir poco, era come se per lei fosse così reale quella disperazione.

Lei esce dal locale con delle amiche, mentre io resto sbalordito da ciò che era appena successo e mi apparto in una piccola stanza senza porta con dei divanetti per sedermi e cercare di comprendere cosa stava andando storto, non sono per niente alto di coscienza in quel momento e neanche protetto, ma non è stato difficile sentire che quell’ energia negativa proveniva da terzi (anche se non sapevo chi o cosa) ; una cosa strana è che le persone sembravano confuse da questa pesantezza, ma continuavano a conversare e ballare. Improvvisamente mi raggiunge una amica in particolare della festeggiata, che, con un grande impeto, comincia ad urlarmi, letteralmente urlarmi senza neanche conoscermi, una quantità enorme di parole scurrili, menomale che non ci ha sentiti e visti quasi nessuno, cercava di cacciarmi, insistendo sulla parola “vattene”, ad un certo punto dice “io per il mio ragazzo andrei anche in un’altra città a farmi il tampone se servisse!”, in quel preciso istante ho avuto un flash di una decina di secondi di visione dello statico anche se praticavo poco quella tecnica, ed ho visto molta energia  rossa misto a gialla sul muro di tutta la stanza spostarsi, la ho capito che bisognava per forza praticare le uniche due tecniche utili in quel momento che conoscevo allora, la protezione ed il taglio fili, con l’intento di scacciare via qualunque cosa stia generando quella rabbia inumana ed insensata prima che si espanda; dopo 2 min di pratica, mentre la ragazza parlava come un automa programmato per insultarmi, ho sentito la stanza alleggerirsi un bel po’, e ho risposto “ok” e lei si è calmata di colpo, non ci potevo credere, sembrava quasi paralizzata, in quel momento non avevo fatto molto caso all’elemento importante del “fermarsi di colpo”… Quindi sono uscito dal locale per cercare la festeggiata, ed una sua amica viene spontaneamente da me e mi dice “dille che ha ragione, non ho mai visto una reazione del genere da parte sua e la conosco da quando e nata, voleva quasi lasciarti solo per sta cosa”, io non ci potevo credere che fosse successo tutto questo cosi in fretta, quindi continuo a praticare quello che riuscivo finché sentivo che era presente ancora la pesantezza, e poi la abbraccio, lei si calma di colpo asciugandosi tutte le lacrime, non avevo fatto di nuovo caso all’ elemento del cambio istantaneo di umore.

Nell’arco di 10 min sembrava che l’evento si fosse “resettato” ad una festa normale senza problemi. Mi metto a praticare un po’ di protezione su di me in una saletta vuota con la scusa di dover andare in bagno, per rimanere più tranquillo il resto della serata.

La cosa che mi ha stupito è che durante l’accaduto sembrava quasi che il mondo fosse crollato addosso a tutti e due, poi subito dopo lei e la sua amica erano normalissime come se non fosse accaduto nulla, atteggiamento che ho riscontrato anche in esperienze successive non legate al nazi pass. In più la ragazza che mi ha urlato contro mi ha chiesto scusa.

Questa esperienza negativa conteneva tantissimi elementi che ho notato solo dopo aver acquisito più conoscenze e tecniche in ACD, soprattutto grazie ad i volumi dei libri Apatìa.

 

Freddy

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