La mia vita senza Greenpass

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Dal 6 agosto 2021 su tutto il territorio italiano entrò in vigore l’utilizzo del Greenkaxx, il lasciapassare più illegale, anticostituzionale e discriminatorio della storia. Il Greenkaxx era ottenibile con doppia vaccinazione killer contro il farsavirus oppure con tampone negativo di durata 48h alla modica cifra di 15-30€ alla volta e con la “gioia” di farsi trapanare naso, cervello e gola. Nonostante fosse piena estate e i contagi fossero praticamente nulli, dall’oggi al domani ci ritrovammo a dover mostrare un certificato di vaccinazione per poter usufruire di tutti quei servizi che ci sono sempre spettati di diritto. Ad esempio, senza Greenkaxx non si poteva più consumare nei bar e nei ristoranti al chiuso o accedere alle strutture ospedaliere o alle RSA per trovare amici e parenti malati; ma le restrizioni andarono via via allargandosi con l’avanzare dell’inverno, finché senza quel marchio non si poteva praticamente più fare nulla, tranne che andare al supermercato. Senza Greenkaxx, infatti, era vietato andare a teatro, al cinema, in piscina, in palestra, praticare sport di squadra, visitare mostre, musei e fiere, partecipare ad eventi pubblici, mangiare nei bar e nei ristoranti, alloggiare negli hotel, entrare nei negozi, nelle banche e negli uffici pubblici, nelle scuole e nelle università, ecc… ad ottobre 2021 si arrivò al punto che senza marchio verde non era permesso neppure lavorare, pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio. Ma ci rendiamo conto di che razza di strumento di controllo illegale ha inserito il Governo per spingerci alla vaccinazione killer?! Se non è dittatura questa!

Io sono insegnante di professione e il lasciapassare diventò obbligatorio per tutto il personale scolastico dal 1 settembre 2021, il che significava che senza il marchio verde non sarei più potuta entrare a scuola. In realtà la questione fu molto più complicata di così, perché il Greenkazz mi veniva chiesto addirittura per fare la domanda di assunzione e per firmare il contratto di lavoro ad inizio anno. Questo mi portò a prendere la decisione di rinunciare al posto di lavoro, mai e poi mai avrei accettato di sottopormi ad un siero killer e nemmeno a tamponi giornalieri. Ho sempre considerato il lasciapassare verde come lo strumento più illegale ed assurdo che la gente abbia mai potuto accettare e in nessun caso avrei fatto qualcosa per ottenerlo. Il Green Pass non doveva esistere e basta! Ciò che mi deluse molto fu il comportamento della maggioranza dei miei colleghi insegnanti, perché fu proprio in quel momento che uscì la loro falsità ed incoerenza. Ho sempre creduto che insegnare a scuola fosse un lavoro di grande responsabilità perché il maestro o il professore ha il compito di educare ed istruire le giovani menti a ragionare verso i valori fondamentali come la Giustizia, la Libertà, la Legalità e il Rispetto. Ed è totalmente inutile entrare in classe e parlare di Diritti Umani, Libertà Fondamentali, denunciare le grandi Dittature della storia, come il Nazismo, il Fascismo, lo Stalinismo, celebrare la Giornata della Memoria per non dimenticare i milioni di morti per mano dei Nazisti, ecc. e poi difendere o accettare il Greenkaxx, lo strumento per eccellenza che viola ogni minimo diritto e ogni libertà umana. Proprio perché conosce la storia, l’insegnante dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio ai suoi studenti e rifiutarsi di obbedire ad una “legge” tanto illegale quanto ingiusta! Invece no, la maggior parte dei maestri e professori ogni mattina strisciava il codice a barre e si recava in classe a denunciare il Nazismo, peccato che nei fatti fossero i primi a supportarlo… un bellissimo esempio di coerenza!

Poco prima che iniziasse la scuola proposi ad un gruppo di insegnanti no vax della mia regione di aderire ad uno sciopero fasullo, seguendo le iniziative dei gruppi di resistenza nazionali. L’idea era quella di assentarsi semplicemente da scuola utilizzando tutti i permessi a disposizione, come ad esempio congedi e malattia, fino all’annullamento del marchio verde. In questo modo l’azione sarebbe stata completamente legale e nessuno avrebbe dovuto rinunciare allo stipendio.  Sarebbero bastate poche settimane per mettere in crisi il sistema scolastico, ma purtroppo in pochissimi appoggiarono la mia azione, ovvero gli stessi che si fecero subito sospendere dal lavoro, il restante 99% scelse di tamponarsi giornalmente e di esibire il Greenkaxx.

 

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Non potete capire la mia delusione! Ma furono loro a rimetterci ancora una volta, perché ad ottobre entrò in vigore anche l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale scolastico e quindi i tamponi non servirono più a nulla e tutti furono sospesi dal lavoro senza stipendio. Inoltre più volte invitai il gruppo a prendere parte alle manifestazioni contro il marchio verde e l’obbligo vaccinale, che ogni sabato venivano organizzate nella mia città, ma pochissimi vi partecipavano. La maggior parte inventava le più svariate scuse e se ne fregava di fare gruppo e dimostrare il proprio dissenso a questa dittatura sanitaria… tutti questi insegnanti sono stati veramente un bell’esempio per i loro studenti!

A luglio 2019, quando ancora non si sapeva cosa fosse il farsavirus, fu bandito un concorso pubblico per gli insegnanti, al quale mi ero iscritta perché avrei potuto provare ad ottenere un contratto a tempo indeterminato. Guarda caso, a causa della pandemia quel concorso venne posticipato a marzo 2022 ed io non potei accedervi perché era necessario il Greenkaxx da vaccino. Sarò sincera, dopo aver visto il vero volto della scuola e del personale scolastico in questi anni di farsa, non ho più l’ambizione di lavorare per un’istituzione che supporta queste nuove leggi neo-naziste e regge il gioco al Governo a discapito di poveri ragazzini innocenti.  Non voglio essere complice di questo sistema marcio e sbagliato!

Il periodo da agosto 2021 a maggio 2022 fu abbastanza tosto da affrontare psicologicamente, perché senza marchio verde non si poteva praticamente più fare nulla che includesse attività e servizi sia di intrattenimento che di necessità. Senza Greenkaxx, infatti, non si poteva andare a teatro e al cinema, in piscina e in palestra, visitare i musei e partecipare agli eventi pubblici, mangiare nei bar e ristoranti, alloggiare negli hotel, entrare nei negozi, nelle banche e negli uffici pubblici, ecc. si poteva solo fare la spesa al supermercato! Ditemi se non erano tornati i tempi del Nazismo! Più volte mi accadde, mentre ero in compagnia di amici o famigliari, di venire respinta dai ristornati o dagli hotel, perché non ero in possesso del lasciapassare, e ogni volta auguravo ai titolari di fallire, perché chi appoggia le leggi ingiuste di un governo che vuole rovinare i propri cittadini non merita niente di più. Per fortuna ci furono anche ristoratori e albergatori dalla parte giusta, che non chiedevano nulla e permettevano a tutti di usufruire dei loro servizi! In questo ultimo anno ho dovuto fare un’enorme scrematura dei locali e dei negozi della mia zona a cui non voglio più dare nemmeno un centesimo, perché ho assistito a troppe discriminazioni; al contrario mi fa piacere spendere il mio denaro in quei posti che non mi hanno mai chiuso le porte in faccia o negato i miei diritti.

A partire dal 31 gennaio 2022 senza marchio non si poteva più nemmeno entrare negli uffici pubblici e nelle banche. Chiamai, dunque, il direttore della Cassa di Risparmio presso la quale avevo depositato il mio conto corrente e chiesi se avessero avuto intenzione di limitare l’accesso ai clienti sprovvisti di green pass. Inizialmente mi fu risposto che non ci sarebbero stati problemi, ma qualche settimana dopo mi venne comunicato che, dal momento in cui entrava in vigore il decreto, la banca avrebbe dovuto adeguarsi. Fu così che mi adeguai anche io! Presi un appuntamento e prelevai l’intero saldo presente sul mio conto corrente e quando mi chiesero la motivazione di quel prelievo, feci scrivere che non volevo avere vincoli di accesso al mio denaro. Anche alcuni miei famigliari, amici e conoscenti seguirono il mio esempio e prelevarono il loro intero saldo in banca. Credo che tanta gente sul territorio italiano abbia scelto di attuare questa strategia, perché già un paio di mesi dopo queste restrizioni furono abolite. Inoltre mi rifiutai di pagare anche alcune tasse, dato che in banca o all’ufficio postale senza marchio verde non mi permettevano di entrare. Meglio così, ho risparmiato qualche soldo in più!

 

Sara

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