Greenpass e difficoltà a lavoro

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Tutto iniziò il 15 Ottobre 2021 con l’entrata in vigore del green pass obbligatorio per presentarsi al lavoro.Il green pass si poteva generare facendo dei tamponi ogni 48 ore oppure consegnando il foglio di avvenuta vaccinazione ma visto che non avevo la minima intenzione di andare a lavorare presentando un certificato che convalidava il mio buono stato di salute non mi sono presentata. Oltretutto il giorno 14 Ottobre da me in ufficio c’era un sacco di fermento perchè era uscita una circolare ministeriale dove richiedeva ai Dirigenti di nominare dei “Controllori”…quindi stavano chiedendo a cani e porci di fare il controllore a gente che passava per caso nei corridoi. E questo cosa comportava? Che si innescava l’ennesima lotta tra colleghi perchè miei pari livello avrebbero potuto controllarmi solo perchè hanno accettato di fare gli sceriffi. Quindi con questo clima da caccia alle streghe decido di mettermi in malattia. Chiamo il mio storico Medico di famiglia il quale mi dà l’appuntamento. Quando vado in studio da lui e mi apre la porta rimango allibita. Doppia mascherina, camice verde monouso e guanti. Stavo scoppiando a ridergli in faccia ma mi sono trattenuta. Mi chiede cos’avessi e gli dico che avevo male al ginocchio. Premetto che il problema al ginocchio l’ho avuto veramente ma circa 1 anno prima e curato da sola ma sapevo di poter contare su quel problema. Mi guarda e mi dice che mi avrebbe dato 5 giorni e che secondo lui io stavo facendo la furba… Mi ha chiesto se mi fossi vaccinata e quando gli ho detto assolutamente di no mi ha attaccato un pipottone infinito e che dovevo farlo per il mio bene…camminavo verso l’uscita con lui dietro che parlava e gli dicevo “si si ok…”. Comunque esco da lì e decido di cambiare medico. Avevo pochi giorni per trovarne uno decente e fare il passaggio ma sono riuscita. Il nuovo medico mi ha fatto fare una lastra e mi trova un ginocchio mal ridotto ( ma và?) quindi mi ha dato parecchi giorni di mutua ma mi andava bene per temporeggiare e vedere nel frattempo cosa succedeva con sti green cazz. Nel frattempo sono iniziate le visite dell’Inps, con una dottoressa bastarda che sminuiva ogni cosa…menisco andato’ vabbè è solo il menisco…legamenti? Tsk! Artrosi? Stupidaggini…peccato solo che non sia scivolata su una cacca con le sue belle scarpine! Comunque sono riuscita a stare parecchio tempo a casa ma come mi diceva il mio nuovo Dottore, “dobbiamo produrre documentazione…”quindi ho fatto pure una TAC dove è emerso di tutto….yeah!!!! Comunque tra una visita Inps di quella Dottoressa bastarda  e l’altra sono riuscita a stare parecchio tempo a casa finchè il mio Medico un giorno mi dice chiaramente di aver subito pressione dall’alto ovvero dall’Inps. E da lì tutto cambia. Lui ha iniziato a darmi 2-3 giorni alla volta, poi non mi mandava i certificati ecc…finchè un giorno mi scazzo e decido di rientrare al lavoro. Era Febbraio. Mi presento in ufficio e il mio capo inizia ad agitarsi. Eravamo soli. Riceve una telefonata e dice “e’ rientrata la segretaria, adesso glielo chiedo..” ovviamente mi chiede se avevo il green pass da vaccino. Ovviamente gli dico di no, allora mi risponde che doveva farmi un verbale. Prego, faccia pure. Il sacco di merda compila il verbale gli faccio scrivere nelle note che il diritto al lavoro è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione. Dopodichè mi invita ad andarmene perchè gli avevo già rovinato abbastanza la mattinata (erano le 9)…poverino, gli ho rovinato la mattinata! Che cattiva che sono!! Da quel momento sono stata sospesa dal lavoro perchè in pratica da Dicembre tutto il personale che lavora nell’ambito della Sanità, amministrativi compresi è stato trasformato in sanitario e io sanitaria non la sono mai stata ma i sanitari, quindi da Dicembre TUTTI, avevano L’OBBLIGO del vaccino. Un giorno mentre ero in giardino mi vedo arrivare la macchina del Comune con il messo comunale sopra. Mi chiama per consegnarmi una notifica. Guardo e c’era una multa di 460 euro da parte della Prefettura per mancata esibizione del green cazz in ufficio. No comment!!!Quindi quel ciccione ripieno di merda del mio capo, come da protocollo, ha inoltrato il mio verbale al mondo, compresa la Prefettura. Nel frattempo,subito dopo la sospensione ho contattato un avvocato molto vicino a queste cause il quale mi ha consigliato di fare una “procedura d’urgenza” presso il Tribunale. In pratica il Tribunale ha accettato, abbiamo dopo 2 mesi avuto l’udienza con il giudice e 2 stronzi della controparte dell’ASL. Il mio avvocato in attesa della causa di merito ha proposto un ventaglio di possibilità alla giudice (smart working, assegno di mantenimento, rimansionamento ecc..) ma alla fine alcuni giorni dopo è arrivato l’esito ovvero che la giudice non si è sbilanciata e quindi è come se avesse respinto la causa.

Quindi per lo Stato un essere umano puo’ benissimo morire di fame, anzi DEVE MORIRE DI FAME SOPRATUTTO SE NON ESEGUI GLI ORDINI!! Comunque alla fine sono ancora qui sospesa, nel frattempo sto sentendo di colleghi e personale sanitario vario che sta facendo ricorso, cosa che prima non succedeva e di questo ne sono molto contenta! Per il momento ho trovato un altro lavoro che mi faccio andare bene, ma voglio assolutamente che giustizia sia fatta e che tutti i sospesi, maltrattati umiliati ecc…abbiano la loro grandissima rivincita e quando così sarà potrò finalmente mandarli tutti a fare in culo orgogliosamente!!!!!!

 

Valentina

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