Gravissimi ricatti

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Eccomi con questa seconda testimonianza che riguarda il vissuto di familiari e amici.

Con il ricatto sul luogo di lavoro sono state tante, troppe, le persone che hanno acconsentito a farsi iniettare un siero sperimentale che, altrimenti, non avrebbero accettato di farsi inoculare.

E’ stata una sofferenza immensa vedere mia madre, mio padre, mio fratello, mia cognata che tra l’altro stava ancora allattando, mio zio, mia cugina di quasi 18 anni, cedere al ricatto, per continuare a lavorare, andare a scuola e avere una vita sociale.

Mio padre è stato sottoposto a trapianto nell’estate 2020 e dunque considerato “fragile” e, pertanto, letteralmente martellato dall’equipe che lo segue sull’assoluta necessità di vaxxinarci.

Mia madre lavora nell’ambiente scolastico e senza l’infame tessera verde non avrebbe potuto accedere al lavoro, ma soprattutto, come caregiver di mio padre, si è sentita una responsabilità addosso molto grande e dunque, ha preso la decisione di sottoporsi alla sperimentazione.

Mio fratello lavora nel privato, in un’azienda che ha promosso lo Smart working, spingendolo tantissimo, tanto che mio fratello non rientrava neppupre una volta alla settimana anche durante i mesi estivi dello scorso anno 2021. Poi, senza una ragione logica, hanno cominciato proprio nel mese di novembre, perciò nel momento in cui entravamo nel periodo “caldo” della farsa, la decisione di rientrare 5 giorni su 5 provvisti della tessera verde.

Dapprima lui si era fatto un piano per effettuare tamponi 2 volte alla settimana, ma poi temendo di portare il vairus a casa a sua moglie e al bimbo piccolo, accudito dalla suocera che conseguentemente avrebbe potuto essere contagiata, ha ceduto al ricatto. E così l’azienda ha retto il gioco al sistema, ha fatto il suo sporco lavoro.

Sua moglie ha seguito lo stesso filo, nonostante stesse ancora allattando, ha deciso di fidarsi del parere della sua ginecologa e si è sottoposta all’inoculazione.

Mia cugina, 17enne, è già precedentemente depressa, dopo un anno di reclusione non sopportava l’idea di poter essere esclusa nuovamente, ed ha ceduto al ricatto e suo padre, mio zio, temendo controlli presso la sua attività ha capitolato, tra l’altro dopo la seconda dose sviluppando pesanti effetti collaterali che ad ora si sono attenuati, ma che hanno lasciato degli strascichi a livello di energia fisica.

La preoccupazione è stata tanta, il senso di impotenza è stato molto pesante, in alcuni momenti non potevo credere che persone che avevano detto che non si sarebbero piegate al volere oscuro, da un giorno all’altro avessero deciso per l’inoculazione, nel caso di mio fratello per esempio mi sono sentita quasi annientata.

Io lavoro in un luogo abbastanza piccolo, eravamo al tempo 13 persone e sono stata l’unica ad oppormi alla tessera verde, non c’è stato un tentativo da parte di nessun altro, e personalmente conosco poche altre persone che non hanno ceduto al ricatto dell’inoculazione per lavorare, e solo una oltre me che si è rifiutata di accedere al luogo di lavoro esibendo l’infame tessera verde.

C’è stato il figlio di una mia amica che doveva rifare il documento di identità e in Comune gli hanno detto che avrebbe dovuto fare il tampax! Ha potuto aspettare la fine del delirio, ma se  non avesse potuto? Anzi, quanti non hanno potuto dovendo perciò fare Tampax per accedere ad un servizio pubblico?

 

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Credo che l’infamia più grande resti quella perpetrata nei confronti dei ricoverati negli ospedali e nelle RSA, una mia collega non ha potuto visitare la mamma prima che morisse, il suocero di una mia amica anche è morto da solo.

Io sono tutt’ora incredula che non sia venuto giù il paese, so di infermieri picchiati nei pronto soccorso, ma data la grandezza dell’offesa subita onestamente credevo succedesse ben di peggio.

Questo mi fa pensare al fatto che ci sia una sorta di anestesia nelle coscienze, qualcosa che in qualche modo impedisca di vedere e comprendere l’enormità di quanto è stato fatto e di quanto ancora si compie negli ospedali e nelle RSA.

Sono stati momenti estremamente difficili e bui, un trauma collettivo che per alcuni ha significato risveglio della coscienza e per altri un annientamento della volontà personale.

 

Tammy

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