Come ho vissuto io la farsa e le discriminazioni da green…

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Io prima di iniziare a parlare delle discriminazioni della nuova tessera dei vaccinati, inizierei a parlare del terrore che era stato buttato addosso a molte persone e di quanto alcune fossero bi-pensiero. Premesso che io lavoro in un ufficio in cui siamo circa una decina persone. Ho notato che le persone che seguono maggiormente le mode e le varie notizie sono state le prime a sembrare impazzite, erano terrorizzate. Cercavano di capire tutte le direttive dello stato, si provavano la febbre più volte, si spalmavano disinfettante più volte, per non parlare che se entrava qualcuno spruzzavano disinfettante ovunque, e bisognava stare distanti!! Ma…. Magia…. Visto che non si poteva uscire, fare aperitivi o altro, pur di non limitare l’alcol e avere una parvenza di normalità si erano inventati gli aperitivi in ufficio a fine lavoro (ovviamente d’accordo con il titolare che partecipava felice) e in quel caso ci si dimenticava il distanziamento, la disinfettazione e tutto il resto, con la scusa che erano solo le persone del lavoro. Per non parlare di quando ho avuto un po’ di abbassamento di voce e un minimo di raffreddore, dovuto ad un colpo di freddo, le parole che mi venivano dette davanti e dietro la schiena, le lamentele con il datore di lavoro, ma per fortuna alla fine ho vinto io, ho continuato a lavorare e si sono dovuti limitare a lamentarsi sottovoce!! Ho visto gente mantenere le distanze con i genitori e mettere la museruola per parlare con la madre!! E ovviamente pretendevano lo stesso comportamento dalla madre e doveva tenere la distanza!! Ho visto comportamenti assurdi, colleghi che giravano in moto con la mascherina, non toccavano le porte, si continuavano a disinfettare, mantenevano le distanze, …. Ma poi per cene e mangiare…. Le distanze venivano dimenticate!! Una collega stessi comportamenti, ma poi raccontava di essere uscita con persone conosciute su internet, mi chiedo se prima gli faceva il tampone o lo disinfettava!! Ecco solo alcuni dei bi-pensieri per non dire dei comportamenti contrastanti, il virus e la paura c’era solo quando non avevano cose interessanti e piacevoli da fare. Piccola precisazione in ufficio mai portato nessuno la mascherina, tranne quando entravano clienti, visto che ognuno aveva il suo ufficio personale e i suoi spazi, e io a causa del distanziamento ero stata spostata dalla mia postazione in un nuovo ufficio, nonostante non fosse ciò che allora avrei voluto.

Arriviamo ai vaccini, ovviamente anche qui, si sono divise le opinioni, chi ovviamente seguiva assiduamente le mode e l’informazione sperava di essere tra i primi a fare il siero, e chi per patologie a rischio, chi per conoscenze, ci sono riusciti e nonostante dovessero sentirsi salvati, rompevano le scatole lo stesso con tutta la fuffa della prevenzione!!

Qualcuno inizialmente non sembrava convinto, ma poi, rinunciare alla vita sociale e alle uscite, non lo volevano fare e si sono inventati scusanti varie e spesso variavano a seconda della persona con cui parlavano, risultato siamo rimasti in due senza siero!!

Ma a parte ciò, tutto continuava all’interno del ufficio abbastanza normalmente, ognuno nei suoi spazi, c’erano solo comportamenti e parole di chi sembrava posseduto e pubblicizzando si vantava di essersi fatto il siero denigrando chi non lo faceva. Ma tra le protezioni, e il mio restare nei miei spazi, non era ancora invivibile la situazione.

Poi il governo si è sognato il green… e li sono iniziati i maggiori problemi, visto che io ho detto chiaramente che non mi sarei fatta nessun tampone per lavorare, ho trovato una scusa per loro abbastanza accettabile, visto che soffro di capillari deboli nel naso da quando ero piccola, e mi sanguina il naso dal nulla anche mentre sto facendo attività varie. Soluzione o mesi senza stipendio, ma questo avrebbe creato problemi al ufficio, perché qualcuno doveva fare il mio lavoro, oppure smart working. E si inizia il lavoro da casa, con mille problemi logistici e nello stesso tempo che mi ha permesso di capire che avevo più competenze e capacità di quante io stessa pensassi. Perciò tutto sommato per me è stata una crescita, un capire meglio le mie capacità. Il clima in ufficio era pesante, e quando ci andavo cercavo di restarci il meno possibile, e di restare nei miei spazi, non avevo voglia di rotture varie. Ma si sentiva che c’era ostilità, perché per loro dovevo sierarmi come avevano fatto loro, perché lo dovevo fare… lo diceva il Governo!! Credo che grazie alle protezioni, e alle varie tecniche fatte da me, da Angel su di noi e dagli studenti per noi tutti, nessuno dei miei colleghi si sia mai permesso di assalirmi per la situazione, perché io lavoravo da casa, ecc… ma sicuramente alle mie spalle ne hanno parlato per ore e ore!!

 

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Si era creato il gruppetto colleghi sierati, contro chi non lo era. Ma io protetta, e lavorando fuori dal ufficio ne sentivo meno il pesante la situazione, sentivo solo il carico maggiore nella gestione del mio lavoro, mentre il collega che si faceva il tampone per lavorare anche in presenza, si lamentava spesso con me dei comportamenti e dell’astio che c’era in ufficio anche rivolto a lui. Questo è andato avanti per un po’, fino a metà febbraio circa, poi a seguito di una discussione, con il mio datore di lavoro, che ora non ricordo nemmeno bene come sia iniziata, le cose sono nuovamente cambiate. Ricordo che il mio datore di lavoro voleva mi facessi il tampone per andare ogni tanto in ufficio, io ho di nuovo rifiutato, e ho detto che se voleva io mi mettevo in aspettativa, ma non avrei fatto tamponi!! Considerato che non li ho fatti per verificare se avevo il covid, dopo che i miei familiari lo avevano, figurati se lo facevo per il lavorare!! Finita la discussione al telefono, ho iniziato a praticare per far sbloccare a mio favore la situazione, e successivamente ho scritto una mail al mio datore di lavoro, nella quale ho spiegato tutto il mio carico di lavoro, e tutto quello che altri avrebbero dovuto fare. Alla fine sono tornata a lavorare nello stesso fabbricato, ma in una zona che non era della ditta per cui lavoro, è difficile da spiegare, ma in sintesi, per me era fantastico, potevo lavorare senza nessun tampone, gree… e con tutte le apparecchiature e la documentazione comoda per evitarmi difficoltà varie che avevo avuto nei primi mesi. Ovviamente i sierati non erano contenti, perché non gli bastava che io lavorando non avessi lasciato a loro il lavoro, ma si sentivano sfigati perché loro per lavorare si erano fatti il siero, perciò poi c’era chi si vantava di essere andato di qui e di là, mentre io ero in giro per l’ufficio, ma a me non interessava, non sono mai stata una che usciva tutti i fine settimana, perciò non ne sentivo la necessità. C’è chi me lo ha detto chiaramente che per lei non era giusto che io abbia potuto lavorare nonostante i divieti senza ne lascia passare, ne tampone, ma questo era un suo problema, non un mio, poteva anche lei non sierarsi e vedere se riusciva a reggere tutta la situazione, ed invece nonostante non fosse convinta del vaccino si è fatta tutte e tre le dosi.

Finito l’obbligo del green… sono rientrata nel ufficio in cui ero stata spostata per il distanziamento, e anche se il clima non è e forse non sarà più come prima del covid, perché ormai i due schieramenti si sono formati e resteranno per sempre, e con essi le idee contrastanti e le recriminazioni, per mia fortuna tutto è sempre stato abbastanza contenuto, nel senso senza attacchi diretti contro di me, si sono sfogati tra di loro alle mie spalle. Io sono sicura che posso ringraziare Angel per come sono andate a mio favore le cose, che mi hanno permesso di vedere aspetti delle altre persone e anche mie capacità che non credevo avere, sicuramente se non avessi avuto lei che ci proteggeva, le cose non sarebbero andate così lisce, certo ho praticato anche io, ma sono certa di aver ricevuto tanti aiuti.

Una cosa che non solo io ho notato, è che se frequentavi persone sierate, era molto più facile che ti convincessi a farlo anche tu. Mia madre non voleva farlo, poi per motivi di salute è andata a casa di mia sorella per una decina di giorni, e la sono tutti sierati, e ha iniziato a pensare di farlo, per questo e quel motivo… poi ci è tornata ancora sempre per motivi di salute e alla fine ha deciso di sierarsi, la sua priorità non era proteggersi dal virus, ma era quella di poter andare a trovare i famigliari rinchiusi nelle case di riposo. Aggiungerei nei lagher chiamati case di riposo, visto che anche adesso che non esiste più l’obbligo del green.. ti bloccano e non puoi assolutamente entrare nelle strutture senza il lasciapassare!!

Le ingiustizie per il green… una di quelle che ancora sento molto è relativa alla chiusura delle case di riposo, che non mi permette di andare a trovare i miei familiari, anche adesso dove tutto risulta aperto, dove si può andare ovunque… tranne a trovare i tuoi familiari ricoverati!!

Non ho sentito molto il peso di non poter andare in giro per ristoranti, bar, parrucchieri, estetisti, palestra, ecc… non mi interessava se le persone che frequentavo prima continuavano ad uscire e non mi chiamavano, ho iniziato a seguire altri hobby, a conoscere altre persone e ho continuato a frequentare quelle che non mi bloccavano perché non avevo il green..

 

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Ma credo che questo periodo abbia rinchiuso molte persone, che alla fine non avevano nemmeno voglia più di uscire, o erano diverse le esigenze, soprattutto di chi non si è sierato. Perché chi si è vaccinato era come se dovesse dimostrare che era un privilegiato e usciva il più possibile, sbandierando ai quattro venti dove andava, come a voler far ingelosire gli altri, con me non funzionava, ma sicuramente con altre persone si.

Vorrei solo ricordare le discriminazioni per le persone che volevano andare al bar a prendere a esempio un caffè, leggere le norme, dei vari decreti che sono stati emessi, rasentano la follia!! Dal puoi consegnare il caffè ma da asporto, perché fuori non ci si ammala, fino a quella che al tavolino si potevano sedere solo chi aveva il green… gli altri dovevano prendere il caffè al banco, poi addirittura nemmeno potevano più prendere il caffè da asporto senza il green…

Anche il ristorante ha avuto le sue norme… come ad esempio c’è stato il periodo dove dentro potevano stare solo le persone con green… le altre fuori, ovviamente si creavano problemi nei casi di gruppi con persone sierate e non, anche per i ristoranti. Io quelle poche volte che sono uscita ho visto che nessuno controllava, ma ovviamente ogni struttura cercava soluzioni per non perdere clienti, con la paura dei controlli.

Ricordo quel sabato che ero andata in giro a Verona, e i cartelli del negozio riportavano le direttive dello stato, obbligo di green per entrare, ma nessuno controllava, la scena buffa era di una stordita che continuava a girare intorno vicino all’entrata perché voleva far vedere il suo lasciapassare, e cercava dove farlo vedere, perché lei lo aveva in mano a disposizione, bello in mostra!!

 

Diamante

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