l’Italia tra gli anni ’50 e ’80

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Mi sono accorta che do per scontato che le persone conoscano come era la vita in Italia dagli anni’50 agli anni’ 80 presuppongo che chi è molto giovane abbia avuto un parente un amico che glielo abbia raccontato. Ma in effetti non è sempre così e anche trovare persone a cui piace raccontare e condividere la propria vita non è sempre facile. Mia mamma ha vissuto l’infanzia negli anni ’50 e io negli anni’ 80 e già in trenta anni le cose sono molto cambiate.

Mia madre abitava in una cascina sperduta in mezzo alla campagna. Suo padre era invalido e non poteva lavorare e mia nonna lavorava in campagna facendo la mondina. Abitavano in una casa data a loro dal suo padrone che era un proprietario terriero. Il “padrone” aveva molti dipendenti ed ad ognuno di essi aveva assegnato una casa. Non c’era il bagno, utilizzavano un vaso e poi buttavano tutto in una specie di discarica. Prendevano l’acqua dal pozzo e si lavavano nei catini. Si riscaldavano con il cammino a legna e cucinavano sulla stufa. Non si comprava niente ma mangiavano le verdure dell’orto, le galline e i polli che allevavano, tante uova e il latte si prendeva dalla mucca della stalla. Non si chiudeva mai la porta d’ingresso e tutti dividevano con gli altri .

Mia mamma è sempre molto felice quando mi racconta di quei tempi: anche se le persone erano povere e non possedevano niente erano più contente e nessuno soffriva di depressione. Questo da piccola mi aveva colpito molto.

Negli anni ’80 ormai avevamo tutti i confort quindi luce, riscaldamento, acqua e bagno in casa. Per capire bene quegli anni bisogna che si provi a immaginare di vivere senza tecnologia senza cellulari, computer, iPad, videogiochi, solo la televisione a colori che però veniva molto razionata: i cartoni animati dalle 16 alle 18 e la sera decidevano i miei cosa vedere il telefono, c’era solo quello in casa con la rotella per comporre il numero ma si poteva usare molto poco e la radio che aveva il mangia cassette dove si registravano le canzoni per riascoltarle all’infinito. Iniziavano alimenti industriali come brioche e merendine e si comprava nelle botteghe di paese solo successivamente nelle città hanno cominciato a nascere i primi supermercati, mio papà faceva l’orto e produceva tantissime verdure. Sono cresciuta in un paese molto piccolo dove la mentalità era molto chiusa e influenzata dalla chiesa. Tutti dovevano andare in chiesa non c’era nessuno che non andava e tutti facevano catechismo e i sacramenti. Nessuno andava a convivere e tutti si sposavano in chiesa, rimanere incinta prima del matrimonio era uno scandalo!!! L’economia era in ascesa, si trovava lavoro dappertutto e questo aveva fatto in modo che la gente vivesse discretamente. Mi ricordo che la ditta dove lavorava mio papà era andata in fallimento e quando chiuse mio padre trovò subito lavoro nella ditta di fronte. Nel paese dove abitavo vi erano le scuole elementari che poi hanno chiuso perché i bambini erano davvero pochi e per le sue condizioni igieniche e strutturali pessime. Però sono riuscita a fare tutti i cinque anni. La scuola che frequentavo aveva dei punti in cui la struttura presentava crepe e non era molto stabile, per non parlare dei bagni: al suo interno erano sempre malfunzionanti per le condutture molto vecchie e dal vaso a turca uscivano i serpenti milord. Dietro la scuola c’era un grande spazio verde per giocare che si affacciava sulla campagna dove si usciva nell’intervallo, peccato che l’erba era molto alta e anche quì vi erano tantissimi milord che mi facevano molto paura. Quando raccontavo a mia mamma tutto questo mi diceva che eravamo in compagna ed era normale trovare serpenti.

Ma fortunatamente nessuno di noi è mai stato morso dai milord. Adesso una scuola così verrebbe chiusa all’istante. Crepe e milord a parte ho un bellissimo ricordo della mia infanzia, ero sempre fuori a giocare all’aria aperta e a contatto con la natura e molto libera insieme con gli altri bambini, difficilmente un adulto ci controllava mentre si giocava. Ho visto, poi, negli anni il cambiamento e l’avvento della tecnologia a cui ho assistito passo a passo che mi è stata molto utile nello studio; mi ricordo che quando da piccola mi veniva qualche curiosità non avevo modo di riuscire a trovare risposta e qualche informazione, nel mio paese non c’era neanche la biblioteca. Adesso basta digitare una parola e si ha qualsiasi informazione e conoscenza.

Ma non avrei mai pensato che progredendo sarebbe aumentato anche il controllo e la manipolazione di massa, sicuramente ai miei tempi era molto difficile tutto questo. Ma non è la tecnologia il problema ma come viene usata. È utile conoscere il passato per avere un paragone e capire cosa sia meglio riprendere per iniziare a costruire un mondo migliore.

 

Niki

 

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