Cosa si prova ad essere un carabiniere

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Vi presento, all’inizio, solo un attimo di ciò che potrebbe accadere in un normale giorno di lavoro, anzi facciamo di notte, perché questo lavoro ti impegna sempre e anche nelle ore notturne, come per esempio quella di Natale che vorresti passare con la tua famiglia. Ti ritrovi a correre in mezzo alla strada, dove i tuoi passi si alternano dal buio della notte alla luce dei lampioni, corri dietro ad una persona che non conosci, non sai chi è, ma sai solo che qualche istante prima ha commesso qualcosa contrario alle leggi imposte dalla società e quindi dall’uomo stesso, oppure, nei casi peggiori, aver appena causato un torto ad una persona che non conosci. Si, non conosci chi insegui, non conosci neppure chi stai difendendo, non hai alcun legale familiare, affettivo o di amicizia con loro, non conosci neppure i loro nomi, ma intanto corri dietro ad uno per tutelare la vita o il patrimonio dell’altro. Perché lo fai? Perché ti hanno insegnato che tutelare la vita delle persone è più importante della tua stessa vita, quindi corri dietro a lui ma per un attimo molte domande ti annebbiamo la mente, soprattutto se hai una famiglia, una moglie e dei figli che ti aspettano a casa, casomai sei già in ritardo per festeggiare il primo compleanno del tuo piccolino. Ti chiedi perché lo fai, ti chiedi perché devi rischiare la tua vita per altre persone che non conosci, rischiare che tuo figlio cresca solo con una tua foto sullo sfondo del proprio cellulare oppure costretto a incontrarti solo dietro a delle sbarre per una giustizia che difendi che però non ha saputo difenderti. Ma in quel momento pensi solo al dovere, dovere verso le persone di ogni nazione, sesso, etnia, colore della pelle, movimento politico, credo religioso e gusti sessuali. Così diventi l’angelo per alcuni e il diavolo per altri. Potresti fermarti col fiatone che ti strappa fuori l’anima e raccontare che il fuggitivo è riuscito a scappare facendo perdere le proprie tracce, ma sarebbe come mentire a se stessi.

E’ un lavoro che nessuno ti insegna se non la strada, dove anche se sei pieno di problemi sei obbligato ad ascoltare le lamentele degli altri, spesso anche futili e senza senso, dove a queste persone non interessa se anche tu sei un umano e perciò hai anche tu dei problemi, ma spesso riesci a trovare la soluzione anche utilizzando il proprio buonsenso insegnato dai propri genitori.

Sei colui che deve consolare il pianto di una madre che ha appena perso un figlio a causa di un’overdose di droga, colui che deve chiamare i genitori di una ragazza appena deceduta in un incidente stradale.

Ti improvvisi medico senza alcuna laurea per effettuare immediatamente un massaggio cardiaco ad una persona colta da malore in mezzo alla strada, sei lo psicologo che deve saper gestire il pazzo che si vuole suicidare lanciandosi dal palazzo anche se hai conseguito a malapena un diploma da tecnico, diventi il miglior lottatore del mondo per bloccare il marito ubriaco che vuole picchiare la moglie anche se sei fuori forma rischiando il collasso, diventi un nuotatore olimpionico mentre raggiungi nel torrente in piena un individuo che sta per annegare anche se conosci solo la base dello stile libero che utilizzi quando fai i tuffi a mare, diventi il miglior equilibrista del mondo quando scavalchi un balcone del quarto piano e butti giù a calci una portafinestra per salvare un’anziana da un incendio anche se il giorno dopo ti ritroverai intossicato con il gesso al piede, diventi il miglior giudice della corte quando riesci a mettere d’accordo due persone che prima litigano animatamente, diventi il prete a cui ogni persona confesserebbe i propri problemi e paure anche se poi sei il primo peccatore tra i peccatori.

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Sono il bersaglio nelle manifestazioni, le barzellette lette sui social, ma sono anche il primo che ti soccorre se sei finito sotto le macerie di un terremoto, il primo che tenta di bloccare un terrorista che vuole farsi saltare in aria nel locale in cui stai mangiando tranquillo con la tua fidanzata.

La differenza tra me e te è che io, senza sapere che lavoro fai, chi sei, cosa vorresti nella vita e soprattutto cosa pensi di me, sono sempre lì per proteggerti e correre alla tua prima richiesta di aiuto, anche se il giorno prima mi hai sputato addosso nello stadio solo perché ero lì a salvaguardare la tua incolumità. Ti piace essere libero di manifestare per ciò che si crede e si ama, ma ignori che questa libertà di manifestare ti viene concessa grazie alla nostra presenza durante la tua manifestazione.

Ma fortunatamente si diventa anche il Superman per bimbi che amano quelle lucine blu alternate sull’auto che ai loro occhi diventa un’astronave, il ricordo del vecchietto che ti ferma iniziando il discorso con “Anche io ai miei tempi….” tenendoti bloccato per un’ora in mezzo alla strada, sei l’esempio per quella madre che al proprio figlio gli sussurra “spero che un giorno diventerai come loro”, diventi infine il ricordo eterno nella foto dei turisti che incontri nei luoghi di vacanza.

Ma adesso basta pensare a tutto ciò, perché stai ancora correndo dietro a quella persona. L’unica cosa che speri in questo momento è poter di nuovo rivedere l’alba dopo questa lunga nottata.

 

Saluti.

Janpy

 

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16 Commenti

  1. ok tra tante cose positive che fate (cioè quelle che hai detto) ci sono anche tante cose negative ne vuoi sapere una ? siete anche i primi difensori di quegli esseri spregievoli che stanno al potere, gran parte dei politici corrotti quelli che sfruttano la gente, quelli che sfruttano anche te, i politici o uomini d’affari non sono in grado di difendersi da soli e pensano che per loro tutto è concesso solo perchè hanno i body guard a loro servizio.

  2. Janpy è…è davvero bellissimo ciò che hai scritto. Fa davvero tantissimo effetto leggere di una esperienza simile, soprattutto perché stavo pensando di diventare carabiniere, se tutti gli altri progetti della mia vita fossero falliti. Come scrivi fa davvero capire come siamo tutti umani, e come spesso molte persone se lo dimenticano. Grazie davvero.

  3. Che bel racconto scritto bene… che più di così non si può… 🙂 Complimenti ed auguri Janpy bravo… 🙂

  4. Complimenti Janpy…..ammiro molto il tuo lavoro e tutte le forze dell’ordine che lottano ogni giorno.

  5. Un racconto bellissimo, complimenti 🙂

  6. Bellissimo Janpy … hai descritto in maniera molto poetica un lavoro che ho sempre ammirato!

  7. Davvero bello Janpy, hai descritto in maniera profonda un lavoro che ho sempre ammirato!

  8. La tua esperienza mi ha aperto gli occhi. Tutti sono sempre pronti a insultare gli altri, senza nemmeno interrogarsi sul loro vero ruolo, su quello che in verità stanno facendo per noi. Grazie per la tua sincerità

  9. Sono dei santi eroi che aiutano sempre il genere umano. A loro va il mio pensiero e un abbraccio forte dell anima Rosa Rossi

  10. Sono dei santi eroi che aiutano sempre il genere umano. A loro va il mio pensiero e un abbraccio forte dell anima Rosa Rossi

  11. Grazie Janpy per questa tua testimonianza. E’ stato commovente vedere attraverso i tuoi occhi quello che fai perché lo credi giusto: il bene del prossimo. Complimenti.

  12. Grazie per la tua testimonianza

  13. Veramente commovente, bravo Janpy, condivido tutto ciò che hai detto, nessuno può capire cosa realmente si prova in certe situazioni se non le vivi veramente, si è spesso protagonisti di barzellette e robe del genere, ma solo voi sapete quanto onore e quanta fatica ci vuole per essere un carabiniere!

  14. Bravissimo Janpy! Nessuno ha il diritto di giudicare il lavoro degli altri, specialmente se poi non sa niente ma parla parla. Tanta ammirazione per le persone che fanno questo lavoro onestamente rischiando la vita e facendosi in 4 per gli altri. Perchè non sono di certo tutti “cattivi” come invece si sente spesso dire. Ma sono invece gli eroi che spesso si sacrificano per gli altri senza chiedere niente in cambio, e come hai detto tu anche se sconosciuti.

  15. Janpy ho avuto i brividi. Hai proprio ragione, non mi sono mai messo nei panni di un carabiniere per capire come deve sentirsi. Dovremmo avere tutti molto più rispetto per le forze dell’ordine

  16. Molto spesso ci si ritrova a dover assumere dei comportamenti in preda a delle esigenze immediate ed è la storia di molti e spesso di chi lavora con le forze dell’ordine. Onore al merito

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