Ulteriori danni da Siero sperimentale

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In questo articolo riporterò altre testimonianze di danni da siero sperimentale dal mainstream volgarmente chiamato vaccino per Covid19. Non essendo testimonianze molto dettagliate le riporterò in un unico documento. I primi di cui sono venuto a conoscenza sono alcuni vecchi compagni delle scuole superiori di un amico di famiglia, non vaccinato come noi. Questi ultimi avevano deciso, qualche mese fa, in cui ancora vigeva l’obbligo di tessera verde (Green Pass) per accedere ai ristoranti (ricordo che la tessera verde serviva a ‘certificare’ che il possessore era vaccinato, o aveva fatto il tampone, oppure aveva avuto il fantomatico virus entro i 6 mesi precedenti. Serviva quindi a distinguere i sierati e tamponati da chi non lo era), di fare una di quelle classiche rimpatriate tra vecchi compagni di scuola. A quel punto, il nostro amico, che chiameremo G., rispose che gli avrebbe fatto molto piacere, avvertendoli però che non era in possesso del Green Pass. Uno di questi vecchi compagni, in particolare, si scagliò con veemenza contro di lui, tacciandolo di essere un irresponsabile, finanche un criminale. Qualche mese dopo, G. venne a sapere che proprio questo vecchio compagno di scuola, dell’età di 45 anni circa, era morto nel sonno. Anche altri compagni che dovevano essere a quella rimpatriata, morirono. G., il ‘criminale’, è ancora in ottima salute.

Altre due testimonianze mi sono pervenute sempre da G. e riguardano suo padre e sua zia, entrambi di 70 anni. Il padre doveva già da tempo spesso andare in ospedale per svolgere una costante dialisi, e non aveva intenzione di vaccinarsi. A mettersi in mezzo fu però, come spesso accaduto in questi due anni e mezzo, il medico che lo seguiva. Il lavaggio del cervello che ha fatto sull’anziano lo definirei senza mezzi termini infame e schifoso, poiché sosteneva, in maniera razzista e nazista, che suo figlio non potesse abbracciarlo in quanto non vaccinato, mentre lui (il medico) che invece lo era poteva eccome, e quindi lo abbracciava in continuazione, con quel finto allegro buonismo che mi fa letteralmente accapponare la pelle. Con questa continua e violenta manipolazione mentale il padre di G. ha quindi deciso di vaccinarsi, e già dopo la prima dose non stette bene, fin quando, pochi giorni dopo la seconda, finì nuovamente ricoverato, e morì. Per i medici, ovviamente, nessuna correlazione… La zia di G., invece del padre, è arrivata alla quarta dose. Già aveva avuto dei problemi in precedenza, ma nonostante ciò non ha desistito. Poche settimane fa, mentre si trovava in bagno, si ritrovò improvvisamente paralizzata, incapace di compiere il minimo passo. Di colpo, stramazzò al suolo. Rimase lì, agonizzante per varie ore. Si salvò solamente perché la compagna di G. (anch’essa non vaccinata) si trovò a passare da quella casa, e la trasse in salvo. Per alcune persone è davvero dura, se non impossibile, accettare il fatto di essersi iniettate un autentico veleno dentro il corpo.

Le ultime due testimonianze riguardano due persone che, seppur in maniera diversa, conosciamo di persona. La prima la conosciamo solamente di vista, essendo un vicino dell’appartamento di fronte al nostro, ma col quale comunque ci davamo del tu. Qualche giorno fa scoprimmo che ebbe un ictus. Fu lui stesso a dircelo, mentre camminava reggendosi tremante su una stampella. E ce lo disse rivolgendosi a noi in terza persona, come se non ricordasse più esattamente chi fossimo… L’altra persona è invece una vera e propria amica di famiglia, che chiameremo M. Questa signora (60 anni) è stata fin dal principio una delle più ferventi difenditrici della Farsa. Era una di quelle che si affacciava al balcone, durante la quarantena, a dire alla gente di stare a casa, incurante se quella persona che camminava per strada (posto che chiunque avrebbe legittimamente potuto farlo, in quanto legge illegale, nel nome della propria e altrui libertà) era una di quelle persone che invece poteva andare a lavoro in quel periodo. Una strenua seguace di Conte e della scienza che prometteva ogni giorno nuove cose in tv. Una che, dopo aver fatto la quarta dose, rimproverò un amico che si era voluto fermare alla terza. Non aggiungo altro. Per questi motivi, e per il suo atteggiamento, in famiglia la allontanammo e non la frequentammo più come prima (io proprio l’ho vista una sola volta in questi due anni e mezzo, e non ci tengo a rivederla). M. fino ad ora non aveva ancora dato segnali di malessere, finché un giorno veniamo a scoprire che tanto bene non sta. E’ tormentata da un dolore alla spalla che le impedisce di riposare bene, ma soprattutto, in seguito ad un esame delle feci, le hanno trovato qualcosa di sospetto, e prescritto una colonscopia. Ancora non abbiamo notizie precise, ma i legami ci sembrano evidenti, e dimostrano che, purtroppo (o in alcuni casi per fortuna), ciò che è stato iniettato nel proprio corpo spesso con molta leggerezza, prima o poi farà il suo corso. Che i mandanti di questa strage mondiale vengano perseguitati e perseguiti. Rendo ancora un immenso grazie alla nostra Maestra Angel Jeanne per questa grande opportunità di testimonianza e quindi memoria.

 

Riccardob

 

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