TESTIMONIANZE EFFETTI AVVERSI VACCINO COVID19

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Gli anni 2020/2022 rimarranno per sempre impressi nella storia come anni di paura e di terrorismo mediatico, nonché di una manipolazione di massa creata su misura per sottomettere la popolazione mondiale al volere dei poteri forti.

A marzo 2020 esplode una “pandemia” mondiale di un virus influenzale chiamato Covid19, la gente viene terrorizzata dai giornali e dalle televisioni con la costante paura di morire. Vengono attuate misure drastiche da parte dei Governi, quali chiusura forzata dei Paesi, obbligo di indossare una mascherina sia al chiuso che all’aperto, lockdown e coprifuoco dove ognuno deve stare rinchiuso nella propria casa uscendo soltanto per commissioni essenziali e munito di autocerficazione, di stanziamento sociale ed infine una campagna vaccinale a tappeto dove il siero che verrà iniettato è inizialmente su base volontaria , ma a poco a poco diventa praticamente obbligatorio per tutti.

Si intuisce sin da subito che questo siero “sperimentale” non è ciò che ci fanno credere, che questa pandemia non è mortale e che sotto nasconda ben altri scopi più oscuri. La maggior parte della popolazione aspetta con ansia il proprio turno per ricevere questo vaccino mentre altri lo faranno in seguito sentendosi “obbligati” da tutte le coercizioni e minacce dello Stato.

Nonostante non si conoscano gli effetti avversi che questo siero può causare (perché non c’è stato il tempo di fare la sperimentazione adeguata) le persone si sono fidate e si sono fatte inoculare prima una dose di vaccino, poi a distanza di poco tempo una seconda dose ed infine la terza… qualcuno anche la quarta.

Ho potuto notare i danni collaterali del siero su alcune persone che conosco e su altre che mi hanno esposto chiaramente i loro problemi, anche se la maggior parte ancora non crede ci sia una correlazione con il vaccino ma è evidente che il danno sia stato procurato da esso.

Oggi vi voglio raccontare le loro storie.

 

CINZIA, 34 anni, insegnante e mamma di un bambino di 3 anni.

Fa la prima dose di Astrazeneca a marzo 2021, appena disponibile per la sua categoria di lavoro, nonostante la sua famiglia sia contraria alla vaccinazione. Si reca al centro vaccinale senza dire niente a nessuno e la mattina seguente non riesce più ad alzarsi dal letto, si ritrova con metà corpo paralizzato. Fortunatamente è solo temporaneo e dopo qualche ora inizia a reagire agli stimoli ma l’effetto paralizzante e le scosse elettriche per tutto il corpo si ripresentano spesso, tanto da costringerla ad assumere del cortisone. Dopo tutte le visite mediche del caso ottiene un’esenzione temporanea per la seconda dose, ma allo scadere di essa viene costretta ad effettuarla per poter continuare ad insegnare e neanche a dirlo i suoi problemi si riacutizzano. Ad oggi ha continuamente dolori ai nervi e ogni tanto le si paralizza una gamba per qualche istante. I medici hanno finalmente ammesso che il danno neurologico è stato causato dal vaccino sperimentale, ma intanto lei non sa se dovrà conviverci a vita.

VALERIA. 50 anni, subito dopo l’inoculazione della prima dose ha un malore con relativo svenimento all’interno del centro vaccinale, neanche 10 minuti di distanza da che ha ricevuto il siero. Viene trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso incosciente e al suo risveglio i medici le dicono che ha rischiato il coma, ma per loro non era dovuto al vaccino appena ricevuto. Inutile dire che il suo percorso vaccinale è terminato con quell’unica dose e si è ripromessa di non farne mai più altre, anche se non ha ottenuto nessuna esenzione. Ancora oggi soffre di pressione alta e problemi a livello ginecologico a cui nessun medico sa dare spiegazione.

ELENA, 40 anni, donna già debilitata da diete dimagranti e con problemi di emoglobina bassissima. Sicuramente vaccinata con 3 dosi perché convinta di essere nel giusto.

Non la incontro per un buon periodo di tempo (vive vicino a me) e un giorno vengo a sapere dall’ex marito che ha dovuto portarla in ospedale (dove è stata ricoverata 2 settimane) in braccio perché non si reggeva più in piedi. La diagnosi è stata di ghiandole surrenali non ben funzionanti. Ora sta meglio e si sta rimettendo in forma ma per loro non esiste nessuna correlazione con il vaccino.

CATERINA, 80 anni, donna che anche se avanti con l’età è ancora in forma e fa ancora di tutto.

 

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Vaccinata con 2 dosi di Astrazeneca nonostante io l’abbia messa in guardia riguardo questo siero, ma la sua paura del virus e di morire è stata più forte. Il giorno dopo la prima dose ha un fortissimo mal di testa, mai provato così forte in vita sua, che non passa nemmeno con gli antidolorifici, per riprendersi c’è voluto una settimana. A distanza di 2 mesi fa la seconda dose e apparentemente va tutto bene, anche se la sento dire spesso “Non mi sento più IO”.

Durante l’estate 2021 le compare una forma di orticaria in tutto il corpo, con pustole e chiazze rosse pruriginose, la quale nessun dermatologo riesce a curare e soprattutto ammettere che sia stato il vaccino, anche se lei ormai in cuor suo lo sa e accusa il siero come responsabile dei suoi disturbi. Lentamente l’orticaria scompare ma ad oggi le è rimasto un rossore ed un gonfiore a livello di piedi e gambe che a periodi si acutizza e ogni tanto compare il prurito in qualche zona del corpo, sempre diversa.

LEONARDO, 79 anni, pensionato che vive nel mio paese, uomo energico e ancora sportivo, sempre avuto un’alimentazione sana e esce spesso in bicicletta per tenersi attivo.

Dopo la seconda dose di Astrazeneca inizia ad avere dei capogiri tanto che una mattina cade rovinosamente nell’orto e chiama aiuto perché non riesce più ad alzarsi con le sue gambe. Viene trasportato ad un ospedale del capoluogo poiché risulta da subito molto grave e la diagnosi è di ictus cerebrale. Dopo diversi mesi di degenza torna a casa senza più avere l’uso degli arti inferiori e superiori e nemmeno l’uso della parola, non si alimenta più da solo e ha bisogno di assistenza 24 ore al giorno. Dopo circa 2 mesi dal suo ritorno a casa è deceduto.

La figlia, che conosco molto bene, è da sempre contraria al vaccino e non smetterà mai di affermare che la causa del decesso del padre sia stata l’inoculazione del siero.

DANIELA, 64 anni, si vaccina con tutte e tre le dosi nonostante all’inizio fosse assolutamente contraria. Inizialmente non ha sintomi strani, se non febbre alta dopo ogni dose che passa in pochi giorni. A distanza di circa un anno dall’ultima inoculazione si ritrova con una diagnosi di Fuoco di S. Antonio su tutto il torace (alcune zone in carne viva) e su tutta la schiena, dolorosissimo e che la porta ad avere anche uno stato depressivo marcato. Al Pronto Soccorso le hanno detto chiaramente che la causa è stata il vaccino ma non glielo hanno certificato… ormai con la fine degli obblighi e le imposizioni non si sono neanche più sprecati a fare finta di niente e lo hanno ammesso.

SABRINA, 45 anni, docente universitario.

La incontro dopo la seconda dose di Pfizer (poi successivamente farà anche la terza) e mi confessa di avere grossi problemi di memoria, tanto che appoggia un oggetto davanti a sé e subito dopo non si ricorda dove lo ha messo, nonostante sia lì davanti ai suoi occhi. Attribuisce questa carenza al fatto che ha avuto il Covid durante l’estate e quindi lo definisce un effetto collaterale della malattia, al solo accennare che invece può essere un effetto avverso del vaccino si mette a ridere e dice che non è possibile, che la scienza ne sa più di noi. Intanto con la sua professione i cali di memoria non aiutano di certo.

 

DOMENICO, uomo sulla settantina ed esponente di spicco della politica locale, ovviamente vaccinato con 3 dosi. Di sua ammissione dà la colpa al siero dei suoi problemi agli occhi, per cui dovrà essere operato a breve, e accusa spesso un dolore lancinante a TUTTI i denti che dura qualche ora e poi svanisce, per tornare periodicamente.

 

SIMONE, 16 anni, nipote di amici dei miei genitori. Famiglia tutta vaccinata e convinta, gli anziani anche con la quarta dose.

Dopo la seconda dose il ragazzo di ritrova con dei fortissimi dolori al petto che lo costringono a recarsi al Pronto Soccorso dove la diagnosi è di infiammazione alla membrana esterna del cuore e quindi Miocardite. In ospedale confidano alla madre che sicuramente la causa è il vaccino ma non lo possono certificare, quindi gli prescrivono degli antinfiammatori e lo mandano a casa consigliando il riposo. A distanza di un anno Simone assume ancora i medicinali e non può più fare sport, ma la sua famiglia rimane sempre convinta di avere fatto la scelta giusta ed anzi gli ha fatto fare anche la terza dose.

 

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EUGENIA, 41 anni, di origine straniera, si vaccina per non perdere il lavoro di badante e anche per sentirsi integrata nella comunità… fa vaccinare anche i suoi due figli di 15 e 8 anni.

Dopo due giorni dalla seconda dose di siero si presenta in Pronto Soccorso una sera perché la parte sinistra del corpo (braccia e gamba) non risponde più ai suoi comandi, mi dice in seguito che la sensazione era quella di avere un’onda di calore interno che faceva su e giù dalla spalla al piede e lei non ne aveva il controllo, era come paralizzata. La tengono in osservazione tutta la notte e poi la mattina quando si è ripresa quasi del tutto la dimettono senza una diagnosi. A lei il dubbio che sia stata colpa del vaccino rimane, ma intanto è poi corsa a farsi la terza dose appena ne ha avuto la possibilità.

ALESSIA, 30 anni, donna sanissima non ha mai un problema fisico, molto sportiva.

Si vaccina con 2 dosi perché ricattata dal sistema per lavorare e uscire con gli amici.

Una mattina si sveglia in un lago di sangue, siccome è periodo di ciclo mestruale crede le sia arrivato un po’ troppo abbondante nella notte e non ci pensa più. Nel pomeriggio non ha più nessuna perdita, neanche un goccio, tanto che inizia a dubitare ad un blocco improvviso del flusso…inizia ad avere dolori fortissimi al basso ventre che le danno la sensazione di stare per morire, prende un paio di aspirine e lentamente il dolore passa, ma ci impiega delle ore in cui lei è molto sofferente. Il giorno seguente sta meglio e si reca dalla ginecologa per farsi visitare e fare un’ecografia e con suo sgomento scopre di avere avuto un aborto spontaneo (non sapeva di essere rimasta incinta), la dottoressa non accenna minimamente al fatto che possa essere stato il siero ad averlo causato e lei neanche lo prende in considerazione. Ora non so bene se potrà ancora avere dei figli o meno perché non ha voluto approfondire ma a mio parere l’evidenza dei fatti è molto chiara.

PAOLO, 65 anni, brillante consulente finanziario.

Ha avuto qualche problema di salute in passato ma nulla che facesse pensare a qualcosa di grave o serio. Vengo a conoscenza dalla moglie che gli è stato diagnosticato un tumore maligno e sta facendo tutte le terapie per cercare di debellarlo, le chiedo se si sono vaccinati e mi risponde con convinzione in modo affermativo, da quel momento non li vedo più. Intuisco che la causa dello sviluppo di un tumore così precocemente è il siero a cui si è sottoposto ma non oso parlargliene perché già consumati dal dolore. Paolo muore dopo neanche 2 mesi dalla scoperta della malattia, un tumore improvviso ed estremamente rapido.

 

Termino il mio resoconto con la testimonianza peggiore con cui mi sono confrontata e che non lascia dubbi sul fatto che sia opera del vaccino salvatore del mondo,

SAM, 17 anni, ragazzo che soffre di disturbi sporadici di epilessia, sportivo e sveglio, figlio di un’infermiera e di un poliziotto.

A gennaio 2022 riceve tra i primi giovani (soggetto fragile) la terza dose di vaccino Pfizer di lunedì, sta benissimo, il mercoledì mattina i suoi genitori lo trovano morto nel suo letto.

Esce la notizia sui giornali locali ma nessuno della sua famiglia né tanto meno la stampa accenna alla possibile correlazione con la vaccinazione appena ricevuta, d’altronde la madre è infermiera convinta sostenitrice della scienza.

Sento rumoreggiare in modo piuttosto silenzioso la gente sul possibile effetto avvero del siero, ma nessuno che osa dirlo apertamente. Non conoscevo personalmente questo ragazzo ma conosco il padre e posso garantire che è un uomo distrutto dal dolore, non ci ho parlato ma lo vedo per strada e si intuisce benissimo che prova dei sensi di colpa enormi, forse quella colpa di aver portato il suo unico figlio incontro alla morte… chissà se in cuor suo si sia reso conto della presa in giro colossale che ci hanno costretto a vivere!

 

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