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Una testimonianza che posso dare riguarda una mia prozia, che dopo la seconda dose, appena rientrata a casa, ha avuto una brusca variazione della temperatura corporea. Le è salita la febbre a 40 e le è riscesa a 36 nell’arco di cinque minuti. È stata ritrovata svenuta in bagno dal marito. I medici dicono che ovviamente non c’è correlazione con il siero fatto poche ore prima, mentre altri medici dicono che “la seconda dose è la più difficile, è normale”.
Un’altra storia che ho avuto modo di conoscere è stata di una collega a lavoro. Lei aveva fatto la prima dose a luglio, e ad agosto era tornata al lavoro dicendo che non avrebbe mai fatto altre dosi, per quanto era stata male. Non avevo approfondito all’inizio, perché non ne voleva parlare. A ottobre però decise di fare la seconda dose, ricordo bene quel giorno perché era il mio giorno libero, ma son dovuta correre a lavoro perché questa ragazza era stata malissimo dopo la seconda dose e quindi non poteva andare a lavorare.
Quando dopo qualche giorno l’ho trovata a lavoro mi ha raccontato che aveva avuto febbre altissima e dolori così forti alla testa che le sembrava di morire. “Mi sembrava di essere appena entrata all’inferno” è stato il modo in cui ha descritto l’esperienza. Dopo la seconda dose la sua salute ha iniziato ad essere precaria, si assentava spesso fino a che non è stata 3 mesi in malattia, per dolori troppo forti.
A febbraio 2021 ho lavorato per una signora che era contraria alla farsa, nonostante ciò aveva fatto due dosi per lavorare (lei era il capo, e il negozio era il suo). Si è pentita profondamente di questa scelta. Da quando si è sierata ha iniziato a soffrire di problemi di pressione che prima non aveva, di insonnia e di ansia. Era pentita di essersi fatta i sieri e aveva categoricamente deciso di non fare altre dosi.
Nebula