L’ictus di E.

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Questa testimonianza ha come protagonista, suo malgrado, una signora, che chiameremo E., sulla cinquantina di anni, facente parte di una delle categorie più colpite dalla criminale campagna vaccinale: gli insegnanti. Insegnante delle medie, E. si vide già dall’inizio dell’anno 2021 pressata riguardo la somministrazione del siero sperimentale, dai media e dalla cosiddetta ‘comunità scientifica’ (organismo leggendario e inesistente, e per di più assolutamente non equamente allineato sull’argomento come la propaganda Governativa ha voluto e vuole far credere), quindi ben prima dell’obbligo vaccinale imposto alla categoria (che sarebbe arrivato a settembre dello stesso anno). Difatti il governo italiano già da gennaio/febbraio fece molta pressione sugli insegnanti perché si vaccinassero, nonostante non fosse ancora previsto l’obbligo (comunque illegale) con la motivazione che in questo modo si sarebbero scongiurate nuove chiusure scolastiche e relativa DAD. Entrambe cose che fu il Governo stesso a voler attuare da marzo 2020 (e che ovviamente ha voluto far passare per inevitabili). Ma non fu solo il governo a spingere E. a farsi iniettare il siero, bensì, chiaramente, la sua dottoressa di base, nonché una dei tanti, troppi medici che dal 2020 al 2022 (e probabilmente anche prima) hanno agito come automi, senza coscienza, il cui unico fine era rispettare le direttive governative. Questa dottoressa ha posto ad E. il dilemma della vaccinazione come un dilemma inesistente, in quanto sarebbe stato inconcepibile non vaccinarsi. Per il bene di tutti, disse. Per il bene di tutti, dicevano. Così, dopo 20 giorni dall’inoculazione, E., di punto in bianco, fu colpita da un ictus, che per fortuna non l’ha uccisa, ma l’ha purtroppo debilitata e ancora ora, a distanza di più di un anno, registra i suoi effetti sul suo corpo fisico. Per lo meno, se così si può dire, questo grave accadimento frutto di una violenta reazione avversa da siero sperimentale spinse E. a non volersi più assolutamente sottoporre ad alcuna altra dose (difatti dopo la prima dose gli insegnanti, come altre categorie di lavoratori, furono obbligatoriamente sottoposti ad una seconda dose prima, e ad una terza poi, per ora che siamo a luglio del 2022), e unirsi a quella parte di popolo che ancora credeva e crede nel vero significato di libertà, venendo accolta in un coro che, alle manifestazioni che hanno scandito questo periodo di lotta, cantava canzoni satiriche e di resistenza. Testimonianze come quella di E., visibili dal fisico ancor prima che dalle parole, sono e saranno fondamentali per chi ancora ha la capacità di farsi domande, e per chi verrà dopo di noi. Ai posteri che avranno il diritto e il dovere di conoscere la verità sulla dittatura di questi anni. Ci tengo a ringraziare tantissimo i nostri Maestri Angel e Alexander, perché se abbiamo la possibilità di raccontare ora queste testimonianze è solamente per merito Loro.

 

Riccardob

 

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