La paura di andare in pronto soccorso e la visita dal medico di base

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Verso la fine del 2021 ho subìto un tamponamento stradale. È stato un colpo molto forte ed ho battuto la testa sia davanti che dietro. In quel momento non mi ero accorta del colpo che avevo preso, ma ho sentito che non sarei riuscita a continuare a guidare. Ho parcheggiato e mi sono fatta venire a prendere. Il colpo è stato molto forte, la macchina era molto più grande rispetto alla mia ed è arrivata velocissima. Io ero ferma ad un’uscita, c’era colonna, quando ho sentito solo un gran colpo da un momento all’altro e un forte male alla testa per il colpo di frusta. Avevo la vista annebbiata, la fronte molto arrossata, una forte nausea e mi girava tantissimo la testa. Sarei dovuta andare al pronto soccorso, ma avevo troppa paura. Essendo non vaccinata avevo ed ho tutt’ora paura di andare in ospedale. Non sono l’unica ad avere paura di accedere al pronto soccorso. Anche tante altre persone, che hanno le mie stesse idee, hanno anche le paure identiche alle mie. Paura di entrare per un problema, ma essere ricoverata per tutt’altro. Paura di essere isolata dai miei famigliari. Paura di essere visitata da un medico o da un infermiere che odia i non vaccinati e non riesce ad agire con professionalità. Dal 2020 questa paura è diventata sempre più forte. Le false informazioni che sono state trasmesse per incutere terrore e metterci gli uni contro gli altri per le idee diverse e i morti che sono stati cremati per non permettere le autopsie mi hanno portata ad avere tanti dubbi e a non avere fiducia nel sistema. Quindi ho stretto i denti ed ero sicura che tutto sarebbe passato in poco tempo. Purtroppo dopo due giorni ho iniziato ad avere dolori sempre più forti alla testa, al collo ed alla schiena. Ad un certo punto erano diventati insopportabili. Così sono dovuta andare dal mio medico di base perchè avevo bisogno di prendere degli antidolorifici. La visita è stata brevissima. Nonostante avessi forti dolori e ancora il segno del colpo sulla fronte, mi ha controllata giusto un attimo e mi ha subito prescritto un medicinale da prendere. Poi ha colto l’occasione al volo per iniziare a parlarmi del vaccino e di quanto fosse importante. Mi è sembrato come se non gli importasse realmente di come stavo, non era interessato a risolvere il problema che avevo, ma l’unico suo interesse era quello di convincermi a vaccinarmi. Non so se sia stato corretto così, ma non mi ha nemmeno consigliato di mettere il collare ortopedico. Io non ci ho pensato, non è il mio lavoro, forse lui però avrebbe dovuto e forse avrebbe anche dovuto prescrivermi di fare fisioterapia. Non mi sono sentita visitata adeguatamente. Invece di essere dal medico mi è sembrato di trovarmi in banca oppure alla posta nel momento in cui lo sportellista inizia a fare pubblicità e a consigliare investimenti oppure polizze assicurative. Mi sono alzata e me ne sono andata. Quando poi mi sono confrontata con altre persone che in passato hanno avuto il mio stesso problema, mi hanno confermato che a loro è stato messo il collare ortopedico e che il loro medico ha prescritto subito un ciclo di fisioterapia. Invece, il mio medico mi ha pubblicizzato il vaccino contro il virus così terribile e contagioso a tal punto che ad oggi, ottobre 2022, non ho ancora preso.

 

Claudia

 

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