Discriminazione

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L’esperienza di discriminazione che vorrei raccontare oggi riguarda un mio familiare e si è tenuta sul posto di lavoro. Da quando era iniziata la farsa non ha mai voluto fare nemmeno un tampone, anche grazie alla mia influenza probabilmente e alle diverse pratiche che ho fatto per far prendere coscienza alle persone e ai miei familiari. Solo una volta cedette a causa delle insistenze sul luogo di lavoro. Del resto sapevo che non sarebbe stata una battaglia facile ma io che allora ero molto legata al mio ruolo low e quindi vedevo nella mia famiglia una delle principali ragioni di vita e motivi per cui combattere, spendevo molto tempo nel volerli difendere da tutto lo schifo. Ora lo faccio ugualmente ma con una consapevolezza diversa e forse se mi è concesso una coscienza maggiore di quello che sia il mio reale compito qui. Arriviamo nell’autunno 2021 , periodo in cui partì il green-pass raziale anche sul luogo di lavoro e qui panico. Non sapevamo come fare ed io volevo difendere a tutti i costi questa persona. In realtà mi preparai già da Agosto perché le minacce di ciò che si sarebbe potuto palesare da lì a breve erano toste ed io iniziai a praticare più intensamente su questa persona grazie anche alla spinta energetica di qualcuno di molto speciale. Mi arrivarono man mano varie intuizioni su cosa avrei potuto spingere che accadesse, su cosa sarebbe potuto servire per evitare che si facesse l’iniezione fatale e così cercai di praticare con fiducia talvolta su obbiettivi specifici e talvolta più semplicemente cercavo di lasciare alla prana il compito di decidere con fiducia quale sarebbe potuta essere la soluzione migliore. Mi lasciai andare a lei. Sebbene avrei preferito che non si facesse nemmeno tamponare essendo che lei non era proprio tipo da sospensione ed essendo che probabilmente se avesse optato per questa l’avrei avuta attorno troppo spesso e ciò non avrebbe giovato alla mia pratica, partimmo dal tampone. Non ero felice di questo ma capii che probabilmente nel suo caso fosse la soluzione migliore. La mia pratica aveva spinto che le mettessero dei turni in cui praticamente anziché doverne fare tre a settimana perché questi maledetti tampax dovevano essere effettuati ogni 48 ore, doveva farne due poiché si alternava con i colleghi e già questo fu un piccolo risultato. Talvolta poi prendeva qualche giorno di permesso per saltare il tampone. Così siamo andati avanti per mesi e poi a Dicembre è scattato l’obbligo. Proprio poco prima delle vacanze natalizie, così giusto per divertirsi ancor di più alla faccia dei sentimenti della gente. Gli ultimi giorni dall’inizio dell’obbligo continuò a lavorare perché si fece dare un modulo in cui dichiarava firmandolo che se da lì a 20 giorni si fosse fatta il vacci avrebbe potuto continuare ad esercitare la professione. Così potè proseguire qualche altro giorno senza vaccinarsi. E qui arriva l’episodio discriminatorio principale. Fino ad allora non subì nessuna particolare pressione per non essersi fatta inoculare poiché anche se aveva colleghi molto impauriti dal virus e che credevano fermamente alla farsa un po’ forse per le mie pratiche, un po’ perché rassicurati dai tamponi, l’hanno sempre trattata normalmente e anzi sbucarono più volte colleghi temporanei e anche uno permanente anch’essi contrari al vaccino che in qualche modo la incoraggiavano in ciò che stava facendo e la supportavano. Le davano forza e so che il merito di tutto questo fu della prana e della pratica alla quale devo davvero tanto! Mai dimenticare il potere delle tecniche e la fortuna che abbiamo ad averle e poterle utilizzare ! Comunque dicevo che in quei famosi 20 giorni del contratto lei iniziò a subìre le prime pressioni da parte del suo superiore.

 

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Nonostante fosse “in regola” sebbene sappiamo che le regole più importanti e cioè quelle che sanciscono i nostri diritti e quelle custodite nella nostra Costituzione fossero state violate ampiamente e quindi che le vere regole le avessero calpestate loro, dai “piani alti”il suo superiore le fece pressioni inventando che in giro ci fossero i controlli e che non sarebbe potuta andare più a lavoro se non si fosse fatta vaccinare. Ovviamente la persona in questione andò su tutte le furie e se la prese a morte col suo capo. Prese qualche giorno di permesso ma poi tornò a lavoro e scoprì in realtà che la storia dei controlli non fosse vera ma che fosse solo un metodo per spingerla a fare il vaccino perché qualcuno aveva spinto il capo a fare pressioni sul personale non vaccinato. Qualcuno dall’”alto” quindi di un “rango” superiore al suo le aveva ordinato di spingere il proprio personale a vaccinarsi “non si sa per quale ragione”, anche a costo di inventarsi palle per spaventarli e quindi indurli a cedere e ovviamente il capo di merda, da buon nazista ha “eseguito gli ordini”. Ovviamente anche lui era stato minacciato a sua volta. Non capitò solo a questo mio familiare una situazione simile ma in diversi luoghi di lavoro nonostante i dipendenti fossero “in regola”, li spingevano con la paura a farsi l’iniezione fatale. Perché giustamente c’è bisogno di spaventare le persone per farle cedere visto che vogliono il loro “bene”. Se vuoi il loro bene perché mentire? Perché usare questi mezzucci viscidi? Perché praticamente costringerli? Se vuoi il bene di qualcuno lascialo libero … Ovviamente non è il caso del nostro governo. Queste cose mi fanno solo vomitare e vederle accadere alle persone che conosci o a cui vuoi bene ti fa rendere conto di quanto questo sistema sia profondamente malato e ti fa capire che realmente ci siamo tutti dentro e può toccare a chiunque. Discriminazioni, minacce, illegalità, forzature dittatoriali ecc toccano tutti prima o poi, la farsa non è altro che il palesarsi di tutto questo sistema marcio che c’è anche quando tutto sembra “calmo” e non ce ne accorgiamo e poi “puff” succedono queste vicende che ti danno una svegliata e ti fanno capire a che gioco stiamo partecipando tutti più o meno consapevolmente. Comunque questa persona tornò a lavoro perché chiamò il sindacato che la “difese” perché era in regola, sebbene ripeto che ad essere non in regola fossero proprio loro ma comunque … Poi vennero le vacanze e dopo le vacanze si prese un giorno di malattia e subito venne il medico della mutua a controllarla . In genere è difficile che vengano ma in quel periodo doveva vigere il clima del terrore per spaventare la gente e indurla a cedere e quindi i controlli furono intensificati notevolmente. Dopo di che si fece sospendere per un po’. Alla fine decise di farlo perché non si sentiva se stessa a stare a casa senza lavorare e percepire lo stipendio e perché non avrebbe avuto la forza di reinventarsi come tante altre persone molto coraggiose hanno provato a fare. Chiamò vari centri vaccinali e le dissero che non c’erano più vacci e ad un certo punto rispose una dottoressa maledetta con la quale avemmo già a che fare in passato e che era una grandissima… Infatti già in passato ci ruppe non poco perchè aveva messo in discussione la qualità genitoriale del mio parente essendo che non ricordava se suo figlio avesse eseguito tutti i vaccini obbligatori. E quello fu un campanello che avrebbe dovuto farmi comprendere che razza di persone siano in realtà la maggior parte dei medici, fu già un campanello d’allarme che mi doveva far drizzare le antenne sul profondo legame che c’è tra gli angeli in corsia e le aziende farmaceutiche ma all’epoca ero solo una bambina. In questo caso questa dottoressa sbeffeggiò nuovamente il mio parente dicendo “E voi mo vi siete svegliata? Adesso vacci non ne abbiamo”. Ecco quello che più mi disturba in questa storia è lo sfottò e quel fare da gradassi che hanno la maggior parte dei dottori.

 

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Questa tizia che si è permessa di sbeffeggiare in qualche modo il mio parente è e sarà soggetta alle mie attenzioni. L’umiliazione che le persone come in questo caso hanno subìto è una cosa che proprio non posso tollerare tra le tante che ho visto e che mi sprona a dare addosso a certi soggetti. Dopo questa ci fu il medico curante che ha vinto la laurea ad un torneo di boccette che doveva prescrivere le analisi al mio parente e che invece alla sua richiesta ha detto: “Non servono a niente le analisi, ve lo dovete fare e basta, non esistono esenzioni”. Il mio parente le ha fatte lo stesso e qui ottenni dopo tanto tempo un risultato dovuto alla pratica. In effetti mi chiesi in tutto questo tempo come mai con tutte le pratiche svolte avessi ottenuto solamente un rallentamento dei tempi prima del vacci. E qui arrivò la sorpresa perché le pratiche funzionano sempre solo che a volte ci vuole del tempo e/o non sempre comprendi gli obiettivi della prana. Infatti dalle analisi uscì che aveva un valore troppo alto di una molecola che le aumentava di molto il rischio di trombosi. Non ci potevo credere quando me lo disse perché era proprio quello per cui avevo praticato molto tempo prima e cioè che per un motivo simile lei potesse beneficiare di un’esenzione. In quel momento ero più felice perché le mie pratiche avevano funzionato che per se avesse effettivamente fatto o meno il vacci alla luce di tutto ciò. Così iniziai a fare i collegamenti e capii che in realtà le pratiche per tutto quel tempo avevano funzionato solo che ero io a non vedere e questo fu la prova lampante ma non era finita qui. Infatti io sapevo benissimo che nonostante tutto ciò alla fine lo avrebbe fatto e che sarebbe bastata qualche “parola rassicurante” di qualche angelo in corsia investito dalla falsa luce che alla fine lo avrebbe fatto. Ne ero consapevole ma ero felice comunque dei risultati ottenuti e in più compresi un’altra cosa. Se vuoi bene a qualcuno lascialo libero. Mi stavo “struggendo” troppo dietro questa situazione e questa persona non era felice. Ero stata anche troppo dura probabilmente con lei e anche in questo ho sbagliato perché ho buttato le mie ansie e paure su di lei. Alla fine dopo che ha ceduto l’abbracciai perché in qualche modo sapevo che anche io avevo le mie colpe. Non le resi quel periodo facile e non la rassicurai abbastanza. Quell’abbraccio per me significò molto perché sciolse un po’ il gelo e la tensione di quei tempi e sapevo che anche lei ne era felice. Ovviamente noi dobbiamo sempre allontanare gli altri dai vacci, dobbiamo continuare a darci dentro con la pratica però in quella situazione credo fosse giusto così com’è andata.

 

Lince

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