La leggenda della Grigna

Pagina 1 di 1

Nell’area del lecchese che sovrasta il ramo orientale del lago di Como si staglia un gruppo montuoso chiamato Gruppo delle Grigne. Di queste cime, le principali sono la Grigna Settentrionale (chiamata anche Grignone) e la Grigna Meridionale (chiamata Gringetta). Queste due montagne, da sempre meta di scalatori e alpinisti da ogni parte di Italia e d’Europa, sono permeate da una leggenda popolare che perde le sue origini nelle radici stesse del luogo dove si trovano. Le versioni sono molte e sono tramandate prevalentemente per via orale, tanto che la pagina di Wikipedia dedicata alle due montagne riporta solo alcune righe distorcendo completamente il significato della leggenda (ma sappiamo che online, soprattutto sui siti mainstream, possiamo trovare la disinformazione più pura). Con questo breve scritto cercherò invece di trasmettervi la mia versione della leggenda, raccolta tramite racconti della gente del posto, di gente che ha frequentato questi posti per molto tempo e dalle mie esperienze personali, in quanto frequentatore di questi luoghi naturali magici e meravigliosi che meritano di essere ricordati.

La leggenda narra che anticamente, una guerriera molto potente soggiornava nella zona che sta vicino a Lecco, sull’omonimo ramo del lago di Como. Questa guerriera, indurita e forgiata dalle numerose battaglie che l’hanno vista trionfare, con il tempo ha indurito anche il suo cuore fino a smettere di provare qualsiasi sentimento di amore. Si dice che questa guerriera fosse bellissima, dai capelli dorati e dagli occhi splendenti, e che facesse restare senza parole chiunque lai vedesse.

Un giorno, mentre la guerriera ritornava dall’ennesima battaglia con il suo gruppo di soldati (alcune versioni narrano che stesse attraversando la città di Lecco), un giovane cavaliere la vide e si innamorò perdutamente di lei. Non potendo più resistere ai suoi sentimenti, il giovane cavaliere decise di raggiungere la guerriera per professare il suo amore. Salito in sella al suo cavallo, prese a percorrere la strada che si inerpicava verso il castello della bella guerriera, incurante delle numerose guardie che lo presidiavano e della temuta fama della guerriera. Il cavaliere aveva deciso che se ella non avesse ricambiato i suoi sentimenti, la sua vita non avrebbe più avuto senso e quindi avrebbe accettato di morire.

La bella guerriera, vedendo il giovane cavaliere avvicinarsi al castello, chiamò una sua guardia e gli ordinò di scagliare una freccia contro il cavaliere per ucciderlo. La guardia obbedì all’ordine e colpi in fronte il povero cavaliere, uccidendolo sul colpo.

A quel punto Dio (in alcune versioni viene detto “Un Dio” alludendo più ad una Divinità che a Dio) preso a compassione (anche qui alcune versioni raccontano di “un Dio Misericordioso”) trasformò la bella e potente guerriera nella Grigna, e la sua guardia nella Grignetta.

Da quel giorno, chiunque avesse voluto vedere la Grigna, avrebbe dovuto giungere sulla cima della Grignetta, affrontando i numerosi pericoli di questa montagna.

E’ ancora tradizione, per gli alpinisti del posto che si cimentano nelle numerose ascese a questa montagna, di farsi il segno della croce per scongiurare qualsiasi pericolo e proteggersi dall’ira della Guerriera (io consiglio di farvi una bella Protezione Psichica, funziona sicuramente meglio).

Nonostante questo, infatti, ogni anno muoiono diverse persone su questa meravigliosa montagna, segno che la guerriera non ha ancora saziato la sua ira. 

Alcune curiosità: il nome “Grigna” si dice che arrivi dal gaelico “sabbia”, mentre nel dialetto locale vuol dire “ridere digrignando i denti”. La Grigna e la Gringetta sono due montagne molto frequentate da alpinisti ed arrampicatori, infatti su queste cime sono nati alcuni tra gli alpinisti italiani più forti (in Italia e nel mondo) e qui è stato fondato il gruppo “Ragni della Grignetta”, uno storico gruppo alpinisti che riunisce i più forti scalatori e ha organizzato (e organizza) alcune spedizioni alpinistiche che hanno fatto la storia dell’arrampicata classica e moderna. Negli ultimi anni inoltre sono state scoperte numerosissime caverne nella montagna, tutt’oggi in fase di esplorazione. Nel 1886 e nel 1892 un giovane sacerdote giunse in vetta alle due montagne, e nel 1922 quel sacerdote venne eletto papa con il nome di Pio XI.

Qua sotto lascio il testo della canzone, che potete ascoltare su YouTube cercando: LA LEGGENDA DELLA GRIGNA – Coro Alpino Lecchese

Pagina 2 di 2

 

 

Alla guerriera bella e senza amore, un cavaliere andò ad offrire il cuore,

cantava: “Avere te voglio, o morire!”; lei dalla torre lo vedea salire.

Disse alla sentinella che stava sotto il ponte:

“Tira una freccia in fronte a quello che vien su”.

“Tira una freccia in fronte a quello che vien su”.

 

Il cavaliere cadde fulminato, ma Iddio punì l’orribile peccato,

e la guerriera diventò la Grigna, una montagna ripida e ferrigna.

Anche la sentinella che stava sotto il ponte

fu trasformata in monte, e la Grignetta fu.

fu trasformata in monte, e la Grignetta fu. 

Noi pur t’amiamo d’un amor fedele, montagna che sei bella e sei crudele,

e salendo ascoltiamo la campana d’una chiesetta che a pregare chiama.

Noi ti vogliamo, bella che diventi monte,

facciamo la croce in fronte, non ci farai morir.

facciamo la croce in fronte, non ci farai morir.

Diffratto

Questo documento è di proprietà di https://significato.online/. Tutti i diritti sono riservati, è vietata qualsiasi utilizzazione non autorizzata, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte di Significato.Online. Ogni violazione verrà perseguita per vie legali. ©
0

Aggiungi un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commento *

Nome
Email
Sito Web

Vuoi aggiungere il tuo banner personalizzato? Scrivici a [email protected]