La leggenda del Martisor

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Con l’arrivo della primavera si gode di una delle più belle tradizioni rumene, vecchia di oltre 8000 anni, con un carico simbolico molto speciale.
Martisor è celebrato con entusiasmo dai rumeni di tutto il mondo (Repubblica  Moldavia, parte meridionale e settentrionale dell’Ucraina), ma anche dai vicini bulgari.
Ci sono diverse leggende su Martisor. La più diffusa e conosciuta è la lotta tra il Male e il Bene.
La leggenda narra che il Sole si sia incarnato in un bell’uomo e sceso sulla terra durante una festa del villaggio. Durante la festa un drago lo rapì dalla folla e lo rinchiuse in una prigione.  All’improvviso tutta l’atmosfera diventò grigia, gli uccelli smisero di cantare, le sorgenti d’acqua si prosciugarono e i bambini smisero di ridere e di giocare, dappertutto era solo tristezza.
Ma ecco che un giovane forte e coraggioso trovò il coraggio di affrontare il drago.  Camminando per tre  lunghe stagioni, l’estate, l’autunno e l’inverno, finalmente il giovane arrivò al castello del drago dove ebbe luogo una feroce battaglia. Dopo diversi giorni di combattimento, il giovane, ferito e indebolito, riuscì a sconfiggere il drago e liberare il Sole. La natura iniziò a splendere  come prima, i sorrisi ad illuminare i volti delle persone, ma il giovane coraggioso non fecce in tempo a vedere la primavera. Il suo sangue caldo scioglieva la neve e i bucaneve iniziarono a spuntare  come segno dell’arrivo della primavera.
Quando l’ultima goccia di sangue si riversò sulla neve immacolata, il giovane morì felice per essere riuscito a riportare il Sole nel mondo.Da quel momento in poi, i giovani intrecciano due fili con dei ciondoli: uno bianco ed un altro rosso, chiamate “martisor”, che regalano alle persone care, mamme, fidanzate, amiche.
Il rosso rappresenta l’amore per la bellezza, la vittoria, l’amore, che ricorda il sangue del giovane coraggioso che salvò il Sole.
Il colore bianco simboleggia la salute e la purezza, riflesse nella tenerezza del bucaneve, il fiore che porta la primavera.
Altrettanto suggestivo è il significato letterario di martisor, una sorta di “piccolo marzo” che viene portato sul petto, o legato alla mano come una sorta di braccialetto, nella speranza di un nuovo inizio, di un anno più ricco.Ogni 1 Marzo i genitori usano legare alla mano dei figli questi fili, per portare loro fortuna e salute durante tutto l’anno. Tutto ciò avviene prima dell’alba. Nei giorni nostri di solito viene regalato principalmente ai bambini, alle ragazze giovani e donne per proteggere la loro purezza e sensibilità. Le ragazze lavano i capelli tutto l’anno con l’acqua della neve rimasta fino al 1 Marzo per essere belle e amorevoli. Dopo aver indossato per 12 giorni Martisor, viene rimosso e legato ad un albero da frutto per portare un buon raccolto durante l’anno.
Si dice anche che se il tempo è bello, allora si avrà una primavera soleggiata.
Nykole
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