La leggenda dei minatori di Praly

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Voglio raccontarvi questa leggenda che, secondo me, ha un fondo di verità.

C’è un paese in Val Germanasca, che si chiama Praly. È un paese di montagna e per arrivarci oggi c’è una strada asfaltata che si percorre in auto con molte curve e tornanti. Salendo lungo questa strada, ci si imbatte nelle miniere di talco. Alcune sono ancora produttive, altre sono state trasformate in attrazioni turistiche. Esiste un sentiero, che sale nel bosco e che collega le miniere al paese. Questo sentiero, il secolo scorso, era percorso dai minatori, che al mattino si recavano al lavoro e la sera tornavano a casa dalle loro famiglie. I bimbi della scuola elementare di Praly, hanno voluto onorare il ricordo di questo uomini forti e laboriosi, installando lungo il sentiero dei cartelli che raccontano una storia, risalente ai tempi della guerra mondiale. Ora, io non so se ricordo bene tutti i dettagli, ma sicuramente la sostanza è quella che sto per raccontare.

I minatori erano gente povera, che lavorava duramente per mantenere la famiglia. La vita di montagna non era facile, non c’era denaro e si viveva del poco che la terra aspra e difficile da coltivare produceva, in particolar modo patate. I più fortunati avevano del bestiame, e molti come già detto lavoravano nelle miniere di talco. Si lavorava parecchie ore in miniera, e quando si usciva era già notte, buio, e gli uomini accendevano le loro lanterne e in fila indiana facevano ritorno alle loro abitazioni, attraversando il sentiero nel bosco. Si era in tempo di guerra, e capitava che aerei inglesi e tedeschi sorvolassero la zona. Si sa che molti e distruttivi furono i bombardamenti su Torino, non molto lontano dalla Val Germanasca.

Quella notte, mentre i minatori come tutte le sere, facevano ritorno dalle loro mogli e figli, si udirono i rombi degli aerei in lontananza. Essi si avvicinavano: la paura delle bombe era grande, e infatti qualcosa fu lanciato dagli aerei, e cadde nel bosco. I minatori impauriti, non ebbero subito in coraggio di guardare di cosa si trattasse, ma siccome non vi furono esplosioni presero coraggio e si avvicinarono. Con loro grande sorpresa, trovarono delle casse, e dopo un po’ di di dubbi e sospetti si decisero ad aprirle. Immaginate la grande sorpresa quando si accorsero che esse erano colme di monete d’oro! Da quel giorno molte famiglie di minatori si trasferirono, a Perosa Argentina e a Villar Perosa, dove costruirono case e anche condomini. La gente non sapeva come avessero fatto e dove avessero trovato il denaro per fare questo.

Ora, voi che leggete, vi chiederete perché dagli aerei qualcuno abbia gettato casse piene di monete d’oro! Si pensa che fossero aerei inglesi, che avevano preso accordi con i partigiani e gli alleati locali, i quali essendo in difficoltà avevano chiesto aiuto via radio. L’accordo era che gli alleati avrebbero acceso dei fuochi per segnalare la la loro posizione. Quello che successe però non era stato previsto. I piloti dall’alto avevano visto le luci, e le avevano attribuite alle segnalazioni degli alleati. Invece si trattava della colonna di minatori, che con le loro lanterne facevano ritorno dopo una giornata di duro lavoro.

C’è chi pensa che sia vero, c’è chi pensa che sia leggenda, fatto sta che veramente ci furono famiglie che si arricchirono dall’oggi al domani e nessuno mai ne seppe il motivo.

 

Isabella C.

 

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