LA GROTTA DELLA SIBILLA E IL LAGO DI PILATO

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Il posto che più mi affascina e coinvolge in questo preciso periodo è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nelle Marche. Sui suoi monti, che arrivano fino ai 2000 metri, e le sue valli si rincorrono leggende da molto prima del Medioevo. 

Partiamo col dire che, in generale, è sempre stato considerato luogo/neta di pratiche magiche. Il primo dei suoi monti di cui vorrei riportare è il Monte Sibilla, dove si trova la Grotta della Sibilla. 

Questa figura la si legge, attraverso le sue leggende, in maniera molto diversa e a tratti ambigua: da una parte c’è l’immagine di una sacerdotessa con incredibili doti divinatorie (le Sibille erano infatti spesso chiamate per aiutare nella lettura e interpretazione del futuro); dall’altra invece c‘è una potente strega ammaliatrice che col suo seguito di anchelle danzava balli sfrenati con i contadini delle valli (cadenzando le stagionalità e le pause tra i periodi del lungo lavoro). 

Oppure ancora attirava audaci uomini e cavalieri nel suo “Antro” dove, una volta superate alcune prove, avanzando nella grotta, potevano godere di ogni piacere e ricchezza… Ma senza lasciarsene sopraffare: la Sibilla e le sue ancelle infatti dopo un anno di permanenza dei “lorsignori” si trasformavano in serpenti… e i gentili ospiti non avrebbero più fatto ritorno a casa. La Grotta della Sibilla ha avuto nei secoli un gran fascino: si diceva fosse una delle entrate per il “mondo di sotto” – sostenendo così la teoria della Terra Cava… o che comunque non tutto finisce dove lo vediamo. Molti artisti, poeti e scrittori vi si sono recati e sono stati ispirati da ciò che hanno visto/vissuto in quel posto. 

Le loro storie riportano comunque sempre della Sibilla come strega che ammalia e imprigiona. All’interno della grotta, inoltre, è stata rinvenuta una pietra molto grande e particolare (ora custodita nel Museo della Sibilla) dove sono state incise strane scritte in una lingua sconosciuta, che ancora oggi nessuno è riuscito a decifrare. 

Un altro monte molto interessante è il Monte Vettore, poco più basso del Monte della Sibilla. Nella sua valle c’è un lago molto particolare: il Lago di Pilato o lago con gli occhiali. Nella stagione invernale ha la forma di due lenti rotonde ben distinte che si uniscono in un unico lago durante la stagione estiva, allo scioglimento del ghiacciaio sul Monte. 

La leggenda vuole che, quando l‘imperatore Tacito condannò a morte il consigliere Pilato, questo chiese come sua ultima volontà che il suo corpo venisse attaccato ad un carro trainato da buoi liberi di vagare: loro avrebbero determinato il suo luogo di sepoltura. Così fu fatto. I buoi arrivarono fino in cima al monte. 

 

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Lì il corpo di Pilato cadde e finí nel Lago, dove si crede che ancora giaccia. Dal Medioevo circolano racconti di streghe e maghi che si radunavano in questo luogo per fare riti malvagi utilizzando le sue acque… addirittura per un periodo venne proprio proibito raggiungerlo. Inoltre, anche per questo lago, come per la Grotta della Sibilla, esiste ed è forte la leggenda che sia in realtà un passaggio verso la “Terra di Sotto”. 

Ma c’è ancora una particolarità su questo lago che, personalmente, mi affascina più di tutto: è l’unico posto sulla Terra dove, grazie alla sua particolare conformazione, è sopravvissuto uno dei più antichi animali al mondo: un piccolo esserino preistorico, un crostaceo rosso, lungo la metà di un mignolo, che nuota sulla schiena, che può continuare a vivere in questa fonte d’acqua unica grazie allo stagionale ricambio d’acqua di origine glaciale. Al giorno d’oggi si può raggiungere tramite visite guidate e non ci si può avvicinare al lago per più di una decina di metri. Ma una volta c’era chi sconsigliava di andarci raccontando e tramandando storie di streghe, maghi e riti infernali.  

Come per tutti i miti e le leggende sicuramente, da qualche parte, un piccolo fondo di verità ci sarà. Ma al tempo stesso mi piace pensare che siano due metodi differenti e lontani nel tempo aventi però in comune lo stesso scopo: proteggere la Vita… insieme ai suoi Segreti. 

 

Giuliai91

 

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2 Commenti

  1. La leggenda che hai raccontato è molto intrigante e mi ha incuriosita, vorrei proprio farvi una bella escursione ora, infondo non è poi così lontano da dove vivo io. Grazie Giulia91

  2. Bellissimo racconto, mi ha affascinata, non conoscevo questi luoghi e mi è venuta voglia di visitarli! Grazie per aver condiviso queste conoscenze!

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