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Era l’anno 1640 e sulle montagne che sovrastano Ospedaletto, un piccolo paesino della Valsugana Orientale in Trentino, un povero ragazzo sordomuto dalla nascita andava a pascolare le sue pecorelle. Si racconta che questo giovanotto fosse molto intelligente, e, nonostante la sua disabilità, riuscisse a farsi comprendere benissimo dalla popolazione utilizzando ma mimica e gesticolando. Il giovane era anche molto devoto a Dio e sperava fortemente che un giorno sarebbe guarito da questa malattia. Un giorno d’estate si trovava al solito luogo del pascolo con il suo gregge, quando all’improvviso vide una luce molto forte venire verso di lui. Le pecore scapparono impaurite; ma lui non ebbe paura e guardò. Nel mezzo di questa nube luminosa vide una giovane signora, vestita di bianco, la quale teneva in mano una rocca da filare. La donna gli fece segno di avvicinarsi.
Il ragazzo si levò il cappello e si avvicinò con molto rispetto. La signora sorrise benevolmente al pastorello, gli appoggiò una mano sul capo e lo guarì. Il ragazzo finalmente riusciva a sentire e a parlare, era un miracolo!
Il ragazzo ringraziò la signora, abbandonò le pecore e corse subito in paese a raccontare l’accaduto, con la propria voce! Tutti gli abitanti del paese accorsero stupiti ed increduli per sentire il racconto del giovane, che urlava pieno di gioia!
Nonostante non si sapesse bene chi fosse quella signora dalle capacità straordinarie, il giovane, legato alla tradizione cattolica, pensò che si trattasse della madonna, per questo venne costruita una chiesetta nel luogo dell’accaduto a lei dedicata. La voce di questo miracolo di sparse e moltissime persone da tutta la valle iniziarono a far visita al ragazzo per sentire il racconto e visitare il luogo dell’accaduto. Oggi troviamo ancora la chiesetta costruita in memoria di questa guarigione miracolosa.
Sara