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Buongiorno, oggi vorrei raccontarvi una leggenda della città di Riposto, in Sicilia nella provincia di Catania. La leggenda è quella “Du fuddittu di sutta ‘u ponti” (Il Folletto di sotto al ponte).
Mi sono interessato a questa leggenda, solamente dopo aver assistito al racconto di mia madre che ha avuto un’esperienza diretta con questo essere quando era bambina. Infatti ricordo spesso, quando ero bambino, alcuni familiari che le chiedevano di narrare nuovamente questa storia. Lei accettava sempre, sebbene inquietante, si apprestava al racconto. Inizio con il racconto dettagliato della sua storia per poi giungere a ciò che narra la leggenda.
Un giorno mi trovavo a giocare lungo la riva del Torrente dietro casa, poco oltre il ponte, con dei miei amici. A volte ci bagnavamo i piedi togliendoci le scarpe per evitare di tornare bagnati a casa e farci rimproverare dalle nostre madri.
Improvvisamente comparve alla riva del torrente, un folletto con vestiti variopinti che teneva tra le mani un ombrellino molto colorato, questo danzava e pian piano si avvicinava a me. In quel momento mi spaventai molto di quell’essere, perché non ne avevo mai visto uno e soprattutto avevo il dubbio che potesse farmi del male. Decisi di voler scappare ed urlare, ma ero praticamente bloccata, i miei arti non si muovevano e la mia voce non si sentiva, come fossi pietrificata… io tentavo di urlare “aiuto” e cercavo di scappare, ma niente! Gli altri bambini intorno a me, continuavano a giocare come se non fosse successo niente, l’unica che potevo vederlo ero io. Il Folletto mentre danzava mi parlava dicendomi: “Prendimi il berretto dalla testa, io piangerò, ma tu portalo a casa e mettilo sotto una padella ed avrai tanti soldi”. La mia famiglia non era per niente ricca, anzi… un po’ di denaro non avrebbe fatto male, ma la paura era talmente tanta che riuscì stranamente a sbloccarmi e correre verso casa, piangendo e gridando aiuto. Immediatamente uno dei miei familiari accorse verso di me, così da poterlo portare sul luogo e mostrargli questo folletto. Quando arrivammo lui era ancora lì ad aspettarmi ma nessuno riusciva a vederlo tranne me! Infine tornammo a casa.
I giorni successivi non andai a giocare vicino al torrente e così fu per molte settimane successive. Diversi mesi dopo, vidi degli operai che stavano facendo dei lavori vicino al torrente, probabilmente delle bonifiche. Mi avvicinai con gli altri compagni, si vide in fondo ad una buca tantissima polvere dorata ed uno degli operai affermò “Qui, qualcuno aveva trovato la fortuna, ma l’ha persa”. In quel preciso momento collegai questa situazione all’esperienza con il folletto ed andai via ponendomi tante domande, ma di fatto non ebbi mai risposte!
La leggenda ripostese narra di un folletto col berretto rosso che viveva sotto il ponte dove scorreva il Torrente Scariceddu. Si ritrovò in questo luogo, in seguito ad una piena del Torrente, trascinandolo appunto fino a sotto il ponte. In principio questo folletto si sentiva solo, ma poi, vedendo che gli abitanti lo accudivano, portandole del cibo, vestitini, coperte e gli facevano tanta compagnia, pian piano si è sentito confortato affezionandosi sia al luogo che alle persone del posto. Col passare del tempo, “u fuddittu” pensò che fosse giusto ringraziare gli abitanti di quel quartiere e dimostrare a loro il suo affetto, così ogni tanto sbucava fuori da sotto il ponte e cominciava a fare con loro un gioco. Il gioco consisteva nel riuscire ad acchiappargli il berretto dalla testa. Chi vi riusciva, diventava ricco perché il berretto si riempiva magicamente di monete d’oro.
Foxipy