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Gli Spalti di Toro sono un gruppo montuoso situato tra le Dolomiti venete e friulane, nei pressi di Domegge di Cadore (BL). Il loro nome deriva dai Longobardi che dedicarono questi monti al Dio Thor, Dio dei Fulmini, per le loro forme che ricordano molto delle saette scagliate dal cielo.
Una leggenda narra che il Dio Thor, insieme ai suoi uomini, fosse alla ricerca della terra del sole e giunto fra le dolomiti rimase ammaliato dalla loro bellezza. Scelse così come sua dimora il complesso di campanili, torri e guglie presenti nella vallata di Domegge, trasformandola in breve tempo in una maestosa muraglia rocciosa: i maestosi Spalti di Toro.
Il Dio Thor, non ancora soddisfatto, ordinò la costruzione di una torre che fosse più alta di tutte quelle circostanti ma suo padre Odino, offeso dalla sua superbia, lanciò un incantesimo sul lago Cadin. Quando Thor si avvicinò al lago per abbeverarsi, si accorse che la sua immagine riflessa restava come viva, impigliata sul fondo. In quel momento la terra cominciò a tremare e le torri del castello crollarono facendo seppellire Thor sotto le rocce e condannandolo a rimanere sotto la montagna fino a quando uno dei suoi discendenti non si fosse specchiato nelle acque del lago Cadin. Qualche secolo più tardi, un pastore di nome Vedorcia, si avvicinò al lago e vide nel riflesso dell’acqua i maestosi spalti rocciosi e la grande torre del castello di Thor. In quel momento perse la sua immagine, e con essa la vita, facendo sciogliere l’incantesimo. Gli spiriti delle montagne trasportarono il suo corpo su una cima, che oggi si chiama Castello di Vedorcia. Accanto ad essa vi si trova un’altra vetta, chiamata Campanile Toro.
Chiara Calien