La mia esperienza con la droga

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Mi piacerebbe condividere come ho vissuto l’esperienza con le droghe, in particolare con l’alcool, riflettendo su come mi sono avvicinata ad esso, per quali motivi ho deciso di smettere completamente di bere alcool e quali conseguenze positive ne ho tratto.

Prima di tutto devo dire che non sono mai stata propensa a nessun tipo di droga da ragazzina. Non ho fumato mai una sigaretta perché non tolleravo la sensazione di dolore che mi dava provare anche solo a fare un tiro, non frequentavo amici che si facessero canne, anche se conoscevo persone che se le facevano ma non facevano parte della mia compagnia e comunque non lo facevano davanti a me e non mi hanno mai offerto nulla.

Nonostante questo non ero consapevole che nell’ambiente della musica che frequentavo (perché studiavo uno strumento al conservatorio) giravano varie persone che facevano uso frequente di cocaina e chissà quali altre droghe. Questo però lo scoprii e lo compresi solo molto più tardi e credo che sia importante per chi studia o lavora nell’ambiente della musica classica o moderna/jazz, o che ha figli che studiano o lavorano in questi ambienti, sapere che al loro interno si trovano tantissime persone che si drogano anche in modo pesante ma non è assolutamente scontato che tutti lo sappiano o che essi lo diano a vedere in qualche modo. Questo perché anche inconsapevolmente, tendiamo a venire influenzati dalle persone che abbiamo intorno e dal genere di energia che essi hanno intorno a sé, anche semplicemente perché ci abituiamo ad avere intorno persone che ragionano in un certo modo e frequentando spesso quell’ambiente tendiamo a credere che quella sia la normalità!

Nell’ambiente della musica jazz o moderna o dei cosiddetti cantautori penso che le droghe siano un pochino più diffuse che nell’ambiente classico, ameno tra gli studenti, semplicemente perché certi livelli di abilità tecnica ed esecutiva su uno strumento è un po’ più difficile mantenerli se non si è lucidi ma in ogni caso all’interno di un conservatorio ci sono parecchi insegnanti anche di musica classica che fanno uso di droghe a livelli pesanti. Penso sia molto importante esserne consapevoli perché se anche non succede per anni, prima o poi potrà succedere che vostro figlio venga avvicinato da queste persone, che magari stima perché potrebbero anche essere ottimi musicisti e le prenda a modello, prendendosi prima o poi anche il vizio della droga.

Non sono mai stata particolarmente amante dell’alcool però ricordo che la prima volta in cui bevvi un bicchiere di vino fu a circa 17-18 anni ad un matrimonio di un parente, al quale mi sentivo veramente molto a disagio e in più i miei volevano che io suonassi qualche brano e io non me la sentivo per niente, mi sentivo davvero a disagio. Credo che in quel modo io abbia tentato di scappare a quella sensazione davvero fastidiosa di essere in u posto dove non volevo essere, circondata da persone con cui on avevo davvero nulla a che fare e mi sentivo scoperta, senza protezioni e comprensione di nessun tipo. La musica è sempre stata una mia grande passione ma attraverso di essa io avrei voluto esprimere dei sentimenti o delle sensazioni di rispetto per qualcosa di più grande, di amore per la bellezza e per la natura ma non riuscivo a condividere questo con nessuno dei miei amici e non mi sembrava che la gente in generale fosse sensibile e interessata alla musica secondo la concezione che ne avevo io.

Tutto ciò mi faceva sentire inutile, pensavo che la musica classica non servisse a nulla, perché nessuno che conoscevo l’apprezzava veramente. Inoltre il mondo del lavoro confermava questa sensazione perché il mestiere del musicista viene molto ostacolato e sminuito e mantenersi diventa possibile solo trasferendosi all’estero. Nel corso degli anni quindi crescevano le preoccupazioni ma soprattutto la frustrazione. Il lavoro in qualche modo saltava fuori, anche se poco, perché comunque ho sempre amato insegnare ma facevo fatica a trovare un senso in ciò che facevo, anche guardando tutte le ingiustizie che avvenivano al mondo e sentendo di essere impotente di fronte ad esse, così mi ritrovai a percorrere tante strade, sfruttando le mie capacità, passando a suonare diversi stili che mi sembravano più “utili” perché più apprezzati. Per esempio iniziai a suonare in gruppi di musiche pop- rock-tradizionali etc.

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Con questi gruppi, i principali luoghi in cui suonavo erano i pub e i locali dove la gente di solito va a bere. Locali e ambienti che io avevo frequentato pochissimo o quasi per nulla da cliente con i miei amici, perché non mi piacevano e non ero interessata ad uscire per bere, preferivo passare le serate in casa, dopo aver cucinato insieme piuttosto, quindi iniziai a frequentare questi luoghi proprio perché ci suonavo e per non sentirmi troppo a disagio o in imbarazzo bevevo alcool, magari un bicchiere che durava ore e ore (perché mi faceva abbastanza schifo il sapore) però lo prendevo perché in qualche modo mi faceva sentire un po’ più come gli altri e mi dava l’illusione di togliermi qualche preoccupazione e tensione dal corpo. Non ho mai avuto nessun beneficio in realtà, nel senso che i problemi che avevo non si sono mai risolti bevendo, anzi se mai peggiorarono e sicuramente la mia salute ne risentì.

In particolare avevo notato quanto mi facesse male bere la birra: lo notai perché iniziai 30 anni passati (prima non la toccavo) e subito in quel periodo iniziai ad ingrassare (ne bevevo un bicchiere ogni tanto mica 4 per volta al giorno come i compagni alcoolizzati che frequentavo) e cominciai ad avere varie intolleranze, che scomparvero comunque appena migliorai l’alimentazione e smisi di bere! Anche il peso corporeo ritornò come prima in pochi mesi. Questo mi diede molto da pensare su quanto l’alcool possa essere nocivo per la salute. Alcune riflessioni iniziai a farle un po’ di tempo dopo aver smesso completamente di bere alcool, per esempio mi resi conto che molte delle persone che bevono molto hanno la pelle perennemente arrossata e che sembra infiammata. Non tutte ma solo alcune, però io non me ne ero mai accorta e mai lo avevo collegato all’alcool, pensando che fosse solo il colorito naturale di quella persona! Il fatto che siano perennemente arrossate significa che non si è sotto effetto dell’alcool mentre si sta bevendo e basta ma se si beve regolarmente e spesso (anche solo tre volte a settimana per dire) si è perennemente sotto effetto di alcool e quindi si è meno lucidi e si tende a vivere costantemente con una visione meno lucida della realtà e con minor presa sulla propria interiorità ed emotività! Solo poco tempo fa mi sono resa conto che mio padre ha sempre bevuto più di un bicchiere di vino a pasto, sia a pranzo che a cena, ogni giorno della sua vita e ho compreso perché avesse frequenti scatti d’ira in cui insultava gravemente mia madre e noi figli oppure ci picchiava come in preda ad un raptus per dei motivi assurdi che nemmeno riuscivamo a comprendere perché stavano solo nella sua testa! La cosa che mi stupisce e che credo sia interessante condividere è che io non ho mai considerato mio padre un alcoolizzato, perché sono stata abituata a pensare che gli alcoolizzati siano solo quelle persone depresse che bevono continuamente e camminano per strada con in mano un brick di vino scadente. (a proposito, adesso il vino scadente da brick viene pubblicizzato da un influencer e molta gente si sta convincendo davvero che sia buono e che sarebbe il caso di assaggiarlo…solo perché hanno pagato un comico italiano per dire queste cose tanta gente si avvelenerà pensando che vada benissimo bere vino dai brick, come se non fosse ancora più distruttivo del vino di un’azienda che lo produce almeno da uva vera…) Mio padre invece è una persona in gamba e comunque responsabile da molti punti di vista, brava nel suo lavoro ed è comunque stato un buon padre tutto sommato ma ciò non toglie che egli avesse alcuni comportamenti che erano parte della sua personalità solo per via dell’alcool e che se non avesse bevuto non li avrebbe mai avuti e sicuramente sarebbe stato ancora migliore! Da quando ho smesso di bere anche solo un goccio di alcol sono diventata più cosciente e consapevole anche nel riconoscere i comportamenti e le fissazioni mentali che sono dovute alla droga (perché si tratta di questo alla fine) e non fanno veramente parte del carattere dei miei amici.

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A me risultano ormai evidenti ma non è facile parlarne perché chi è sotto effetto di alcool (e lo è sempre anche se in quel preciso istante non sta bevendo) non se ne accorge minimamente ed è convintissimo di aver ragione e di essere lui a pensare così e solitamente si offende se si prova a farlo rendere conto che si sta facendo delle convinzioni molto pericolose e dannose, per esempio una mia cara amica un giorno, con la massima leggerezza e quasi ridendo, come se fosse una cosa normale e condivisibile, mi ha fatto questo discorso: “visto che di qualche cosa bisogna per forza morire e io non voglio morire da vecchia o avere l’Alzheimer, ho pensato che la cosa migliore sia bere il più possibile così muoio il più presto possibile”. E vi giuro che non stava scherzando, era veramente convinta di questo. Quando le ho fatto notare che un discorso simile poteva farlo solo una persona profondamente depressa e che non c’era nulla di male in ciò, ma avrebbe potuto affrontare il problema direttamente anziché riderci su e poi il ragionamento era veramente illogico, per lei fu difficilissimo capacitarsi di ciò che le stavo dicendo. Lei si aspettava che ci avrei riso su anche io e avrei considerato la cosa normale o le avrei dato ragione.

Mi sono stupita e dispiaciuta molto di questo ma ho compreso che questo accade quando si vive una vita intera circondata solo da persone sotto effetto perenne di alcool, come sono le sue frequentazioni abituali. Dopo un po’ ti convinci che quello stato d’animo sia la normalità perché non vedi mai nulla di diverso. Per me iniziare a meditare con le tecniche dell’Accademia di Coscienza Dimensionale e scoprire questa incredibile Accademia è stata la salvezza ed è grazie alla meditazione e alle informazioni che ho scoperto qui dentro che mi è stato molto più semplice smettere di percorrere strade che mi portavano solo a star male e perdere la salute. Qui ho trovato innanzitutto qualcosa che fa realmente bene sia al corpo che alla mente, perché praticando le tecniche di ACD, ho smesso di avere ossessioni e di essere insoddisfatta della mia vita. Ho smesso di essere irrequieta e sempre alla ricerca di qualcosa che non riuscivo a trovare, con il risultato che mi trovavo a seguire strade che non erano per me e che palesemente non mi erano mai interessate, pur di provare a vedere “se questa magari funziona e finalmente comprendo perché sono qui e mi sento a casa finalmente”. Prima non capitava mai e sinceramente posso comprendere perché la mia amica sia arrivata a fare simili pensieri, perché quando non capisci il senso della tua esistenza, anche con tutta la forza di volontà del mondo sentirai sempre un vuoto ed è proprio così, l’alcool e le droghe servono a cercare di riempire quel vuoto, solo che anziché riempirlo ti danno il colpo di grazia dal quale rischi di non rialzarti più. A questo ci vuole potare il governo, che minimizza incredibilmente gli effetti delle droghe sul cervello e ci tiene che la gente sia più ignorante possibile a riguardo. Per poter far finta di essere contro l’alcool e le droghe mette le sanzioni per “guida in stato di ebbrezza” ma intanto l’alcool e le droghe anche pesanti vengono pubblicizzate continuamente attraverso i film più famosi e più costosi del pianeta.

Credo che ognuno debba fare le proprie scelte in libertà, senza sentirsi obbligato da nessuno né a drogarsi né a smettere di farlo ma il mio consiglio è quello di informarsi molto bene sui reali effetti che ha l’alcool e soprattutto le droghe, anche quelle definite leggere, sul nostro cervello, perché queste informazioni non vengono affatto pubblicizzate ma bisogna cercarle e si tende a sminuire tantissimo gli effetti deleteri di queste sostanze! E senza la conoscenza e la vera consapevolezza non si può essere liberi! Sul sito ACD, oltre a trovare un’infinità di materiale fantastico e incredibilmente stimolante per la mente, trovi anche spiegazioni precise sugli effetti che hanno le droghe sul cervello e sulla nostra energia in generale, ognuna con le sue differenti caratteristiche, tutte quante deleterie.

Non posso che ringraziare ACD e Angel Jeanne per aver scritto e messo a disposizione gratuitamente tutte queste informazioni e pratiche che definire preziose è troppo poco e che hanno permesso a me, come a tantissime altre persone, di migliorare la propria vita e cominciare finalmente a poter fare le proprie scelte, quelle vere!

 

-Alimare

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2 Commenti

  1. Ciao ti ringrazio per aver raccontato la tua esperienza! Ho trovato molto utile che hai spiegato che negli ambienti di musica, anche quella classica, girano molte persone che si drogano e bevono, non lo sapevo. Come hai detto tu è importante che ad esempio i genitori lo sappiano, per poter evitare che il figlio finisca in brutte vie. E’ così anche nel mondo dell’arte, dove tra una mostra e l’altra tutti insieme ci si droga o si beve, e chi non lo fa viene immediatamente escluso o considerato sfigato! Anche io ho bevuto in passato per il tuo stesso motivo, cioè per non provare quel “disagio” mentre ero nei locali e andavo avanti bevendo piccoli sorsi perché il sapore mi faceva proprio schifo. Quando ho smesso di bere quei locali e quelle persone le frequentavo ancora, e a parte qualche frecciatina all’inizio poi nessuno mi ha mai detto nulla e hanno accettato le mie scelte, e mi sono pentita di non averlo fatto prima! Per altri invece potrebbe non essere così e si viene esclusi se non si beve, ma questo evento può essere preso come un segnale per cambiare la propria vita in positivo, trovando persone più adatte a noi!

  2. Davvero potente il momento in cui hai detto quella persona quello che pensavi davvero e a lei sono cascate tutte le maschere di ironia ed ebrezza realizzando quello che faceva in realtà.. tosto.. grazie per la condivisione

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