Pagina 1 di 2
Il 2021 è stato un anno molto difficile sotto tantissimi punti di vista, ma la cosa peggiore che mi è successa in quell’anno sono sicuramente dei fortissimi pensieri suicidi che mi hanno colpito e che non mi davano pace.
Se dovessi cercare una causa reale di quei pensieri, non avevano realmente motivo di esistere, perché avevo una vita molto tranquilla, senza problemi evidenti e senza delusioni di alcun tipo.
Ma una notte ho iniziato a sentire queste voci assordanti che, mentre sentivo la testa friggere, urlavano “ucciditi ucciditi”. Guardando dall’esterno sembrerebbe facilissimo non dargli retta, non avevo motivi per pensarlo, sarebbe bastato ignorarli, ma erano delle voci molto rumorose, assordanti e fastidiose, che con sé portavano fortissimi dolori in tutto il corpo e soprattutto alla testa, che sentivo come se fosse immersa in un microonde.
La notte mi svegliavo con questi forti pensieri, o peggio, mi svegliavo che automaticamente mi muovevo verso la finestra, tanto erano dolorose le fitte che mi provocavano. Queste voci non urlavano solo “ucciditi”, ma anche di fare cose che non avrei voluto fare, per questo ero molto più propensa a seguire “l’istinto” imposto di uccidermi, per paura che avrei ceduto a quello che “pensavo”.
Non avevo idea di cosa stesse succedendo, avevo iniziato a vivere male qualsiasi situazione perché quei pensieri si attaccavano a qualsiasi cosa. Anche quando ero in compagnia degli altri sentivo come un “alone” che mi girava attorno, pronto a colpirmi. La notte mi svegliavo in paralisi, sempre alla solita ora, con i pensieri che urlavano nella testa. E la mattina mi svegliavo con l’angoscia di dover affrontare una nuova giornata piena zeppa di quei pensieri.. è così normale aver paura della propria mente ed esserne tanto succube? Gli unici momenti di pausa, che mi permettevano di prendere una boccata d’aria, erano quando Meditavo.
In quel periodo Angel Jeanne iniziò a scrivere tutti i giorni delle consegne o delle Riflessioni. Tutte le mattine scriveva qualcosa e avevo iniziato quindi a svegliarmi carica, curiosa di cosa avrebbe scritto quel giorno. Per festeggiare il compleanno del suo Social dedicato alla Dea Hathor, ci consigliò di praticare sulla Dea. Fu una pratica meravigliosa, in cui provai tante sensazioni positive. Dopo questa pratica mi addormentai. Erano settimane che tutte le notti mi svegliavo con i pensieri suicidi, ma questa volta dormii di sasso e feci un sogno molto bello.
Nel sogno ero in un giardino della mia infanzia, leggermente cambiato, che mi ispirava molta serenità. Ricordo che c’era un cervo, bellissimo, che si faceva anche accarezzare e che mi trasmetteva dolcezza. Mi ritrovo a camminare in un bosco bruciato con accanto una donna che non vedevo in viso. Questa donna alza la mano, come a fare la tecnica della Mano di Luce insegnata in Accademia di Coscienza Dimensionale e mi indica di fare altrettanto. Questo bosco bruciato inizia a riprendere vita al nostro passaggio.
Mi svegliai da questo sogno con una sensazione bellissima, accorgendomi che per la prima volta dopo settimane, se non mesi, ero riuscita a dormire senza problemi. Questo segnò l’inizio della ripresa. Ci fu un’altra pratica che ricordo con tanto affetto. Alexander ci disse di praticare su Giovanna d’Arco, lo feci e durante questa pratica mi sono commossa, al punto che sentii la mente ripulirsi e da quel giorno i pensieri non hanno urlato più. Da mesi piangevo tutti i giorni per le dolorose voci in testa, mai mi sarei sognata di piangere di gioia, eppure con le Divinità tutto è possibile.
Dopo queste esperienze (anche se è passato tempo le ricordo ancora con tanto affetto e tutt’ora mi fanno da àncora) ho ripreso a praticare molto più di prima, arrivando al punto in cui quei pensieri non si sono fatti più sentire.
Ringrazio infinitamente Angel e Alexander, che con la loro vicinanza ci permettono di uscire dai nostri periodi più bui e ringrazio le Divinità del passato, che tutt’ora continuano ad aiutarci e a tirarci su.
Nebula
