Non arrenderti al suicidio – La Luce è accanto a noi

 

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Voglio raccontarvi di quante volte la parola SUICIDIO/ORA MI AMMAZZO

è venuta a trovarmi.

Ero semplicemente una ragazzina quanto iniziarono a prendermi i primi attacchi di ira folle, dove una semplice discussione in famiglia mi dava un input nervoso tale da farmi spaccare tutto ciò che trovavo avanti, gridavo come una matta e molte volte diventavo violenta con le persone che c’erano davanti a me. Non capivo più nulla, la mente mi si annebbiava, era come se avessi il fuoco negli occhi, come se fossi un’altra persona.

Dopo le azioni orribili (che solo al pensiero, perdonate la parola, mi facevo schifo) per risanare la situazione che avevo creato, mi veniva in mente sempre di ammazzarmi…

Cosa facevo? Ebbene, purtroppo, molte volte ho aperto il balcone e volevo buttarmi giù, altre volte invece mi sono rinchiusa in bagno e prendevo delle forbicine (le tipiche forbicine da taglio per le unghie, belle appuntite) e minacciava di tagliarmi le vene… Non riuscivo sulle vene perché le guardavo e piangevo maledettamente, allora mi tagliavo sulle braccia (la parte superiore) recandomi tantissimi graffi…

Queste situazioni di sclero, di pazzia folle sono continuate per lunghissimi anni, mia mamma mi ha salvata tante di quelle volte e mi minacciava di portarmi dai medici se non la smettevo, dove li avrebbero dovuto darmi i psicofarmaci e la mia vita sarebbe finita… Allora prometteva a me stessa e a quel cuore di mamma che mi parlava di non farlo più… Ma cosa volevo promettere! Continuavo, continuavo e ancora…

Mi sono sposata nel 2017, rimango incinta nel 2018 e al quinto mese di gravidanza ebbi il distacco delle membrane, stavo per perdere mio figlio, solo Dio sa quanto ho pianto e non mi arresi, cambiai ginecologo che mi fece stare a letto fino all’ottavo mese e dovetti trasferirmi da mia madre.  Quando mi dissero che il pericolo era passato volevo ritornare a casa mia con mio marito, ma mia madre impazzi dicendomi che se me ne fossi andata lei non mi avrebbe mai più parlata… Allora lì ebbi un altro scatto orribile, dove aprii il balcone e pur sapendo che all’interno di me c’era mio foglio volevo buttarmi giù. Quando mi resi conto della follia che stavo facendo mi cadde il mondo addosso, volevo ammazzare me, ma nel mio egoismo non pensai al bambino…

Nel corso degli anni la pazzia non mi lasciò, divenni mamma, amavo il mio piccolo principino (si chiama Giuseppe) ma iniziai ad odiare mio marito… Eppure senza di lui non riesco a stare, è una parte di me che mi completa, ma iniziai ad odiarlo… (che brutta parola lo so) provate ad immaginare, ogni santo giorno si litigava, ogni santo giorno non c’era pace, spaccavo tutto dalla rabbia… Fino a quando arrivò il COVID.. Ebbene sì, il periodo che mi ha rovinata…

 

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Rinchiusi in casa, le giornate monotone, la paura di respirare, di parlare con qualcuno, senza soldi perché mio marito lo misero in cassa integrazione e percepiva 300€ (praticamente il mutuo della banca pagavamo) non ci rimaneva nulla, abbiamo consumato i pochi risparmi che avevamo ed iniziò ad andare tutto storto…

Quando iniziammo ad avere il via libera par uscire (finalmente il periodo di libertà) ecco che riaffiorò quell’essere malefico che io pensavo viveva dentro di me e che ogni tanto si addormentava per poi risvegliarsi quando voleva. Iniziarono litigi molto pesanti tra me e mio marito (sempre per colpa mia perché per me ogni cosa che lui faceva o diceva mi dava fastidio, non era buono).

L’ho cacciato via di casa più volte, buttandogli i suoi panni dal balcone, chiudendogli le porte a chiave (tutto questo davanti a mio figlio… Sicuramente state pensando <ma non ti vergogni? > uu la vergogna dove mi era arrivata e dove ancora parlandone mi arriva…

Un paio di notti presi un coltello di quelli grandi affilati a punta e inseguivo mio marito per tutta la casa minacciando di farlo fuori gridando che mi aveva rovinato la vita, poi quando mi rendevo conto di che schifo ero iniziai ad arrotolarmi il filo del caricabatterie al collo stringendolo più che potevo (e lui, mio marito, non so come faceva ad accorgersene ma arrivava sempre per bloccarmi in tempo. Un’altra volta provai con una cintura per pantaloni sempre al collo attaccata alla finestra del bagno… Lui arrivò come se avesse sentito la “puzza”…

Un’altra volta aprii lo sportello della macchina mentre lui stava guidando gridando come una pazza…

Mi sono arresa tante volte e tante volte ho pensato a cosa ci sto a fare qui in questo mondo se sono una persona così brutale, malefica, schifosamente brutta…

Ma come una lampo di luce un giorno parlai con una ragazza con cui non avevo mai parlato prima delle mie ansie ecc… E mi diede un consiglio… Quello di provare con la pranoterapia. Iniziai questo percorso e come per magia, ero alla ricerca di un libro che potesse aiutarmi ancora di più, e mi ritrovai sul telefono già scaricato (ve lo giuro io non ricordo di averlo scaricato o quando meno acquistato) il libro di Angel ‘Risveglio Spirituale Le Arti Psichiche’.

Da lì iniziai a leggerlo, a iniziare le pratiche da lei insegnate sul libro, ne parlai con la pranoterapista che mi sorrise e mi disse “Brava finalmente ti stai risvegliano”… Ho iniziato a vedere luce, anime, auree ho scoperto finalmente chi fosse Dio (domanda che chiesi ad una suora all’età di 9 anni, non seppe rispondere) ho iniziato a RESPIRARE, AD AMARE, A VEDERE I COLORI, A FORTIFICARMI, A RIPRENDERMI CON LA SALUTE MENTALE E FISICA(si! perché dopo tutti questi anni orribili anche il mio copro ne aveva risentito… Dimagrita di 20 kili, anemica fino allo svenimento)

 

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Oggi sono qui a parlavi da Donna felice (anche se ho ancora molto da imparare e da superare, come il riprendere di nuovo a guidare in autostrada, perché a causa di un attacco di panico, periodo Post covid, non ho guidato più li, anzi ho paura di guidare nelle gallerie anche le più sciocche lungo le strade statali,

per me orribile perché mi sembra una sfida ancora da combattere… Ma non voglio arrendermi!) Sono Mamma di 2 splendidi maschietti, tremendi, pieni di gioia e amore, intelligentissimi e pieni di luce.

Voglio amare, voglio crescere e non voglio sbagliare più e devo ringraziare Angel per avermi fatto capire che non ero io ad essere un mostro ma erano loro i mostri a gestire la mia mente. Un giorno vi racconterò quando mentre dormivo arrivava sempre quell’uomo a tirarmi le mani…

Grazie ad Angel, grazie all’Accademia grazie a tutti voi e grazie a chi ci ha creduto in me io oggi VIVO e Vivo finalmente con coscienza e con conoscenza (anche se ho ancora molto da conoscere e imparare ancora tanto per essere costantemente cosciente)

Non mollate mai, non siamo soli, la luce è sempre accanto a noi, bisogna solo aprire le porte e farla entrare con forza e coraggio! Posso finalmente dire il mio passato è stato schifoso ma oggi sono qui e sono finalmente JESSICA.

 

jessica-tta

 

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