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Quello che condividerò in queste pagine non è affatto semplice da scrivere per me, ma ci tengo a raccontare la mia esperienza con la speranza che questo testo possa aiutare qualcuno e perchè voglio testimoniare quanto e come l’Accademia di Coscienza Dimensionale mi abbia salvato la vita e continua a farlo ogni giorno.
Fin da quando ero bambina ho avuto una vita non facile e ho subìto molte violenze, soprattutto psicologiche. A partire dal bullismo all’asilo che, nonostante fosse sotto gli occhi di tutti, nessuno mai, nemmeno le maestre, fece nulla per aiutarmi. Vedendomi timida, i bambini erano molto cattivi con me infatti stavo sempre da sola e piangevo, venivo trascurata e non considerata. I miei compagni di classe rompevano le mie cose, ridevano di me, mi facevano sentire sola e non voluta, mi trattavano sempre male. Mi ricordo per esempio che avevo regalato all’asilo una biciclettina e ce la facevano utilizzare in giardino, ma gli altri bambini non la facevano mai usare a me e l’unica volta che riuscii a salirci, dopo nemmeno mezzo giro, un bambino mi spinse per farmi scendere e caddi. Il tutto mentre i compagni ridevano e le maestre guardavano senza muovere un dito. Mi chiedevo perchè, cosa avessi fatto di male nei loro confronti e come mai dovessi subire tutto quello.
Mio babbo poi è sempre stato un uomo aggressivo, picchiava mia mamma e i miei nonni davanti a me e mio fratello, ho sempre vissuto subendo le sue violenze psicologiche e ogni volta che tornava a casa da lavoro avevo paura perché sapevo che la serata sarebbe finita in urli e litigi pesanti tra i miei genitori, tanto che la vicina più e più volte era sul punto di chiamare i carabinieri. Non potevo farmi vedere piangere e mi ricordo che mi nascondevo sotto al tavolo facendo finta che mi fosse caduto qualcosa pur di non farmi vedere impaurita e con le lacrime. Mio babbo è sempre stato dittatoriale e anche una sola posata messa in una posizione piuttosto che in un’altra era motivo di urla furibonde e botte. Ricordo che, prima che mio babbo tornasse a casa, ricordavo a mia mamma le cose che dovevamo e non dovevamo fare per non farlo arrabbiare. Ho sempre avuto paura di lui. Ma lui era stanco, era stressato dal lavoro, mia mamma non faceva bene le cose in casa, intorno a lui c’era solo gente cretina: questo era quello che lui ha sempre detto per giustificare i suoi comportamenti e, anzi, ha sempre detto che è troppo buono.
C’è stato anche un periodo in cui mio babbo si era messo nei guai con della gente a lavoro e fu minacciato da queste persone che gli dissero che avrebbero fatto del male a lui e a me, mio fratello e mia mamma. Queste persone volevano far sapere a mio babbo che ci tenevano d’occhio e che sapevano chi fosse la sua famiglia. Mi ricordo infatti di questi uomini per la strada nascosti dietro a cartelli, pali ecc e in macchina davanti casa che ci guardavano e stavano attenti ai nostri spostamenti, ci seguivano. Vivevo con l’ansia e la paura, sotto minaccia. In generale mio babbo, nel corso della vita, ci ha sempre fatto vivere di preoccupazioni e angosce, perché sembra sempre vada a cercare le complicazioni, gli eventi negativi e gravi, pericolosi.
Un giorno poi io, mia mamma e mio fratello tornammo a casa e mio babbo, senza il minimo preavviso, aveva portato via tutte le sue cose, non c’era più nulla di suo in casa; ricordo ancora il suo armadio totalmente vuoto. Da qui iniziò la separazione dei miei genitori, presero degli avvocati e cominciarono a farsi guerra usandomi come un oggetto su cui sfogarsi, senza pensare mai a me, a come potevo stare e sentirmi, perché erano troppo impegnati a lottare tra di loro, accecati dall’odio e dalla cattiveria. Mio babbo si sfogava su di me riguardo mia mamma, dicendo cose terribili, e stessa cosa faceva mia mamma nei confronti di mio babbo. Entrambi i miei genitori mi facevano sedere e leggere le infinite lettere degli avvocati che erano scritte in una maniera incomprensibile per me che ero una bambina, ma ero costretta da loro a leggerle.
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Per loro, sia io che mio fratello, eravamo trofei da conquistare, non figli da proteggere: volevano ci schierassimo da una parte odiando l’altro genitore. Mi pareva di essere al centro di una partita di scacchi in cui piano piano i due sfidanti, ovvero i miei genitori, si stavano distruggendo. Questa storia è andata avanti per 15 lunghi anni prima che arrivassero all’accordo di divorzio. Per non parlare delle enormi perdite economiche che ci sono state in quegli anni per poter pagare le cause e gli avvocati. Fu un periodo orribile, sembrava come se non ci fosse via d’uscita, e, per quanto fossi contenta che i miei genitori non stessero più insieme (in quanto la situazione in casa ormai era invivibile), la causa della separazione e divorzio è stata veramente ed eccessivamente lunga, pesante e terribile.
Nel frattempo, nonostante i vari problemi adolescenziali, tra cui scuola, amicizie ecc, cercavo di essere una brava studentessa, una brava figlia, anche per non dare ulteriori pesi ai miei genitori. Ma tutti i miei problemi, insicurezze e difficoltà non le ho mai potute condividere, mi tenevo sempre tutto dentro.
Sono stati momenti molto difficili e duri per me. Mi chiedevo cosa avessi fatto di male, mi domandavo perché e quando ci sarebbe stata una fine. Andavo a letto ogni sera con così tante domande, dubbi e preoccupazioni, facevo incubi terribili durante la notte e non ero felice e tranquilla, piano piano sono diventata sempre più pessimista. Sono sempre stata obbligata e abituata a stare zitta e subire, ma non mi piaceva essere così, volevo reagire, trovare una via d’uscita, essere felice e non vivere di sofferenze. In quei periodi sono nate in me insicurezze, paure, fobie e più volte purtroppo ho pensato al suicidio. Sembrava proporsi a me come l’unica soluzione per sfuggire e scappare da quel che stavo vivendo. Ho pensato e riflettuto su quale fosse il modo migliore per farlo, quello meno doloroso e veloce. Nessuno l’ha mai saputo, perché cercavo sempre di essere solare, allegra e felice agli occhi degli altri, nessuno mi ha mai chiesto davvero come stavo o se avevo bisogno di aiuto. Mi chiedevo se a qualcuno sarebbe importato se non ci fossi stata più, però mi dispiaceva lasciare sole alcune persone a cui volevo molto bene come mio fratello, che stava vivendo le mie stesse cose e difatti la sua presenza è stata molto importante per me, così come la mia per lui. Sentivo l’oscurità che si insinuava sempre di più dentro di me e dentro la mia mente, portandomi ad avere pensieri negativi e idee completamente sbagliate, come appunto quella di mettere fine alla mia vita. Delle volte, attraversando la strada, era come se provassi a rimanere in mezzo, come ad aspettare quell’auto che mi avrebbe investita. Altre volte mi affacciavo dal balcone e mi chiedevo se da quella altezza, se mi fossi buttata, sarei morta sul colpo o meno. Sono stata vicina a farlo più volte. Nonostante tutto quello che stavo passando, però, c’è sempre stato qualcosa che mi ha frenato nel compiere quel terribile atto che è il suicidio. Sentivo come se non fosse giusto farlo, come se fosse una scorciatoia che in realtà non avrebbe risolto le cose, era come uno scappare ma sapendo di non aver fatto la cosa giusta. Ho sempre cercato di essere forte, di resistere e di non cadere mai in brutte trappole come droghe, alcool, cattive amicizie o comportamenti cattivi verso gli altri. Piano piano mi facevo sempre più domande, cercavo risposte sul perché stessi vivendo tutto quello, su quale fosse lo scopo della mia vita, su cosa ci fosse dopo la morte, ma troppe erano le domande e sembravano introvabili le vere risposte.
Dopo qualche anno ho trovato ACD e per me è stata la prima volta che mi sono vista porgere una mano in segno di aiuto: ACD mi ha letteralmente salvata, ha risposto e sta rispondendo a tutte le mie domande, mi ha permesso di vedere la realtà per quel che è veramente, di dare un senso alle cose, al perché siamo qua e chi siamo. È stata come un faro nella notte e mi ha fatto capire tante cose anche del mio passato. Ho capito quanto il suicidio sia terribile per la propria Coscienza e, per quanto possa sembrare la via d’uscita in quei momenti terribili e depressi, è la scelta peggiore che si possa fare. Non bisogna lasciarsi abbattere, bisogna essere forti e combattere contro l’oscurità, altrimenti faremo i voleri oscuri e lasceremo che la nostra vita venga comandata da altri. Non possiamo permetterlo. Siamo stati abituati da tutta la vita a subire e ad essere sottomessi, ma Angel Jeanne ci insegna a reagire, a prendere in mano la nostra vita, ad Evolverci e a combattere contro i nostri nemici, senza alcuna pietà.
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ACD insegna tutto questo molto di più, perché ci permette di aprire gli occhi, di vedere la realtà per quella che è veramente, di avere tutte le risposte alle nostre domande, ci fa capire cosa conta veramente nella vita. Angel ci offre tutte le conoscenze e gli strumenti per cambiare le cose, per rialzarci e combattere contro i nostri nemici, per trovare noi stessi, la nostra missione. Ci guida in questo meraviglioso percorso di Evoluzione, tenendoci la mano e stando sempre al nostro fianco. Angel è Pura Verità, Rivelazione, Salvezza e Giustizia. Spesso mi chiedo dove sarei adesso se non avessi trovato ACD, perché ha cambiato veramente me e la mia vita, rendendola molto più positiva, con un senso e dando un perché alle cose. Mi ha salvata, ha stravolto ogni cosa e mi ha fatto capire cos’è che conta davvero. Sto ritrovando la mia vera me, la felicità, la positività e il benessere.
Il mio consiglio è quello di non abbattersi mai, anche quando tutto sembra andare storto e ti sembra di vedere tutto nero, perché la soluzione c’è ed è praticare, praticare e ancora praticare: la Pratica è l’unica cosa che può realmente cambiare le cose e farti prendere il comando della tua vita, nonché sperimentare e fare esperienze raggiungendo piano piano livelli sempre più alti di Evoluzione. Ringrazio ACD per avermi salvato la vita e per salvarmela ogni giorno.
Anonimo