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Questa storia, risale a circa 25 anni fa, più o meno. Avevo da poco cambiato rotta alla mia vita, mi stavo avvicinando alle cure naturali, l’omeopatia (prima prendevo un mucchio di farmaci) avevo smesso di bere alcolici, di fumare hashish, mi ero avvicinata a Dio tramite la religione cattolica, andavo in chiesa, poi all’induismo, il buddismo.
Una mattina mi svegliai, e con il mio fidanzato salimmo in auto, per recarci a casa dei miei genitori. Guardavo fuori dal finestrino, c’era qualcosa di diverso che attraeva la mia attenzione, il colore delle montagne era diverso, il colore dell’erba non era più lo stesso, fu come una folgorazione, mi rivolsi verso il mio fidanzato e gli dissi sconvolta: “guarda il colore di quelle montagne, è marrone, ma non un marrone normale, è diverso”, lui mi rispondeva: “ma cosa stai dicendo, non capisco”, e continuavo, “stanotte ha piovuto e non ce ne siamo accorti, non vedi come sono diversi i colori, sono diventati vivi”. Poi guardavo il colore del cielo, non era più lo stesso azzurro, era di un colore che non avevo mai visto, ed il sole, io non lo avevo mai visto di un colore simile, così bello, così meraviglioso, così vivo, assieme alla lucentezza dei colori, con la loro bellezza mi comunicavano qualcosa, un messaggio, ma non riuscivo ancora a comprendere. Piangevo dall’emozione, cosa stava accadendo, ero come un cieco dalla nascita a cui hanno ridato la vista, io non credevo a quello che vedevo, mi pareva di impazzire, era un dolore misto gioia che non avevo mai provato. La notte, stesa nel mio letto pensavo all’accaduto e non riuscivo a spiegarmi cosa mi stesse accadendo, qualcosa in me stava cambiando. Il giorno seguente, fu una continua riscoperta. Guardavo il colore delle foglie degli alberi, non riuscivo a credere a ciò che vedevo, credevo li avessero dipinti, ero fuori di me e gridavo verso il mio fidanzato: (lo so che sembra assurdo e irragionevole, fuori da ogni logica, ma è la verità) “chi ha dipinto questi alberi, come hanno potuto fare una cosa simile, la vernice non permetterà alle foglie di respirare”, scendevo dall’auto e andavo a controllare perché non volevo credere, come era possibile, fosse stato celato ai miei occhi un simile spettacolo. Mi fermavo estasiata a guardare i prati, i fiori, erano così belli, le lacrime mi scorrevano copiose e non riuscivo a fermarle, iniziavo a pensare a Dio, a colui che aveva creato tanta bellezza, che io non avevo mai visto, ma come è potuto accadere un simile fatto. I colori che vedevo nella natura non erano più gli stessi, quindi era cambiata anche la frequenza energetica che percepivo, la vibrazione, era come mi fossi svegliata da un lungo sonno, come non fossi mai esistita prima di ora. Ma ancora non capivo, e quegli affreschi sui muri, quante volte sono passata di lì, centinaia di volte, ai lati del loggiato ad altezza d’uomo e non li avevo mai visti, rapirono il mio sguardo, rimasi estasiata ed in mezzo alla folla, scoppiai in lacrime senza riuscire a trattenermi, sentivo la Vita, l’essenza di chi aveva dipinto gli affreschi, sentivo i personaggi vivi, sentivo che ogni sfumatura di colore diverso produceva un’emozione diversa. Tutto era vivo e nella sua forma esprimeva se stesso, la propria natura, meravigliosa ed unica, e quando vidi i filari all’inizio dell’autunno mostrarsi con quei colori rosso acceso, rimasi a bocca spalancata, estasiata da tanta bellezza, da tanta vita, questa volta mi dicevo, non è possibile, figurati se non ho mai notato uno spettacolo così bello, dai, non esageriamo ora chiederò spiegazioni a quel contadino, sicuramente mi dirà che si tratta di una specie importata da qualche luogo esotico, e quando lui mi rispose che si trattava di semplici viti, io rimasi senza parole, senza fiato, senza più niente. Ero come spaccata, e piansi, piansi tanto riflettendo su ciò che mi stava accadendo, dove sono stata tutto questo tempo, cosa ho fatto per rendermi impossibile vedere e vivere un simile spettacolo che è la Vita stessa, Dio in tutte le cose in tutto il creato.
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Fu in quel momento che conobbi tutto ciò che di male avevo fatto, i miei pensieri impuri avevano sporcato ogni cosa su cui avevo poggiato il mio sguardo, i prati, le montagne, i fiori, l’acqua, l’aria, il vento, le persone, i bimbi, ogni cellula del mio corpo, il mio sangue, le mie ossa, fu terribile un dolore così potente che sarei morta ad ogni rivelazione se insieme ad esso nello stesso istante non avessi provato in uguale intensità la gioia di chi si sente così profondamente amata da Dio, egli mi stava parlando, egli Esiste. Nonostante tutto egli mi ha amata, riflettevo, nonostante tutto, l’amore che sentivo mi teneva in vita. Non riuscivo a perdonarmi per ciò che avevo fatto, per come ero diventata. Io cercavo solo amore, ero tanto infelice. Cosa potevo fare per rimediare a tutto questo, con ogni lacrima avrei lavato ogni creatura, ogni pianta, animale, sasso, ero colma di gratitudine, di quella gratitudine che tiene in vita, quando il dolore è troppo forte, quando non vedi via di uscita, mi sentivo così sporca, così immeritevole del suo amore, cosa avrei potuto fare per rimediare. Lui è sempre stato lì con me, immersa nel fango dell’oscurità, non se n’è andato, non ha voltato la faccia inorridito, è stato lì, senza giudizio, presenza consapevole, immutabile, non si è lasciato oscurare dall’ombra, è rimasto sempre Colui che è, amore puro. Non mi chiese niente, non pretendeva nulla da me, fui io a dirgli che per lo stesso amore con cui lui mi aveva amato io avrei vissuto amando.
Antonella B.
Le tue parole sono molto profonde, sei riuscita a trasmettere benissimo quello che hai provato <3 Ti ringrazio perchè ormai tutto quello che vediamo lo diamo per scontato, invece dobbiamo ritrovare la bellezza e la grandezza anche nelle cose più semplici. Quando eravamo bambini ogni cosa ci suscitava stupore e meraviglia, è un peccato perdere col tempo questa qualità.
Il mondo è davvero bellissimo, siamo noi che abbiamo smesso di prestargli attenzione e di guardarlo con il cuore, limitandoci a vederlo di sfuggita mentre pensiamo alle nostre faccende e ai nostri problemi.
Stiamo perdendo la nostra naturalezza…la nostra umanità profonda…la nostra gioia di essere in cambio di cose e oggetti con cui riempiamo le nostre case… io non so chi abbia progettato tutto ciò e
Perché ….ma la tua epifania e’ quella di san francesco e di tutti quelli che si stanno risvegliando e non vogliono cedere il pianeta e le sue meraviglie a chi invece lo vuole distruggere per potere e denaro…
Grazie, mi ha commosso davvero questo articolo, quando ci accorgiamo che anche la cosa più banale ha il suo valore, diventiamo le persone più ricche al mondo!
Bellissima esperienza, fa molto riflettere come le semplici cose facciano aprire gli occhi in qualcosa di molto vasto e profondo. Grazie per la condivisione 🙂
Quanto sentimento nelle tue parole! Sei riuscita a trasmettere un po’ di quella sensazione che hai provato anche a me. Grazie per questa bella condivisione, mi ha fatto ricordare che anche io ho vissuto una situazione del genere e l’avevo dimenticata! Grazie <3
Grazie della condivisione, la bellezza sta nei nostri occhi e nella nostra anima. Quando cambiamo tutto cambia dentro e fuori di noi e così arriveremo a vedere nuovi cieli e nuova terra come tu hai visto nel tuo racconto. Un grande abbraccio
Grazie, a tutti 🙂 mi fa molto piacere che il mio articolo vi sia piaciuto!
Meraviglioso! Sto vivendo un’esperienza simile. Dopo un decennio che indosso una maschera chiamata rabbia sto finalmente ritornando a vivere. Attraverso l’amore di Dio che si è manifestato nella fondatrice dell’ accademia, in tutto il suo staff e infine in me. Sono riusciti a impiantare in me un piccolo e tenero seme. Seme che nutro e proteggo con ferocia quasi fosse l’ultimo essere vivente che esiste sulla faccia della terra! La vita è MERAVIGLIOSA