TESTIMONIANZE EPISODI DI DISCRIMINAZIONE SENZA IL GREEN PASS

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Voglio ancora testimoniare la mia esperienza diretta di discriminazione nell’anno 2021/22 raccontando altri due episodi carichi di significato, almeno per me. Riguardano entrambi la scuola di mia figlia, che frequentava la quarta elementare. Ogni anno, all’inizio dell’anno scolastico, la scuola organizza le elezioni dei rappresentanti di classe; perciò, ci si reca nella classe del proprio figlio, in una data prestabilita, per esprimere il voto su un fogliettino da inserire poi in una scatola. Nel 2021, però, senza il lasciapassare verde definito Green Pass, non si poteva entrare materialmente nelle scuole. Era vietato rigorosamente! Quindi cos’hanno ideato per evitare di discriminare i genitori? Niente… La circolare scolastica precisava che senza Green Pass non si poteva entrare, nessuna eccezione per le elezioni; pertanto, i genitori che ne erano sprovvisti dovevano stare fuori dalla scuola e votare da lì, attendendo che qualcuno li vedesse e portasse loro la scheda da compilare. Era un bon modo per individuare i dissidenti… So di una scuola in cui la Dirigente ha deciso di svolgere le elezioni dei rappresentanti nel cortile della scuola PER TUTTI, dando un grande esempio di civiltà; purtroppo si è trattato di un caso più unico che raro…

Un altro episodio che riguarda la scuola è il seguente. Ogni anno sotto Natale nella scuola di mia figlia fanno dei lavoretti che poi mettono in vendita per beneficienza in un mercatino di Natale (molto, molto piccolo). Anche nel 2021 hanno prodotto questi lavoretti in classe, però al mercatino di Natale potevano accedervi solo i possessori della magica carta verde, anche se era all’aperto!! Per mia sfortuna, mia figlia desiderava proprio comprare uno di quei lavoretti per partecipare alla vendita per beneficienza e anche per mostrarmi la sua creazione. Dato che la mia filosofia di quell’epoca era quella di non privare mia figlia di ciò che aveva sempre fatto, decisi di partecipare a quell’evento. In pratica questi 7-8 banchetti di Natale erano stati allestiti all’interno di un parco giochi recintato, affinché per entrare si dovesse passare da un cancello piantonato da vigilanti; nei pressi c’era anche un cartello dove si puntualizzava a chiare lettere che era vietato entrare senza il G.P. Quando siamo arrivate era piuttosto tardi e i vigilanti si erano dispersi tra le bancarelle, così siamo entrate, mia figlia ha fatto ciò che desiderava e abbiamo guardato con calma anche le altre bancarelle. Non nego di essermi sentita molto a disagio. Dovevo continuamente tenere sotto controllo i vigilanti e l’uscita, l’uscita e i vigilanti. Devo però sottolineare che l’atmosfera in quel mercatino di Natale era veramente triste e cupa, tant’è che non vedevo l’ora di andarmene e non per il disagio di esser fuori legge, ma per l’angoscia che emanava quel posto, pieno di gente sottomessa e avvilita.

 

LauraF

 

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