La mia esperienza con i tamponi

Pagina 1 di 1

Purtroppo nel periodo di farsa pandemica che si era creata per poter lavorare occorreva la tessera verde e per poterla ottenere o ti facevi iniettare il siero magico o sottostavi al tampone. Non potendo avere altre fonti di guadagno e con ingenti spese da sostenere ho optato x un periodo x il tampone nasale. Avevo tutta la famiglia unita contro di me partendo dai miei figli in poi che non accettavano che non lavorassi poiché nessuno sarebbe stato in grado di aiutarmi e tutti mi spronarono a sottostare almeno al tampone visto che non volevo fare altro. Sentivo di persone che subivano un intervento invasivo da parte del farmacista che inseriva il tampone nel naso arrivando in alto al limite, causando dolore al paziente.

Una amica che doveva sottostare come me a questa incombenza mi aveva consigliato una farmacia che adottava una pratica meno invasiva ed anche se era abbastanza distante da casa mia optai x questa scelta. La notizia relativamente alla tecnica adottata dal farmacista si divulgo’ presto infatti al pomeriggio lunghe file di persone si profilavano all’ingresso della farmacia e si trascorrevano ore in chiacchiere attendendo il proprio turno parlando, con gli altri partecipanti all’ uso del tampone nasale, delle difficoltà che ognuno incontrava col proprio datore di lavoro o nell’ambiente di lavoro coi colleghi sierati ecc.. Feci subito amiciziacon i farmacisti che erano marito e moglie entrambi sierati, ma mentre il marito era convinto di aver fatto l ‘iniezione del “siero magico” , la moglie un po’ meno e diciamo che era stata di fatto costretta a farlo per cui aveva nei nostri confronti un atteggiamento benevolo. Anche il marito lo era perché in realtà era felice di quell ‘afflusso continuo di persone che arrichivano la cassa della farmacia. Avendo stretto questo rapporto di amicizia si erano create riunioni conviviali pomeridiane con i presenti , all’ esterno della farmacia, che mi permisero di affrontare questa incombenza con meno dolore. Si era creata una predisposizione positiva da parte loro nei miei confronti portandoli a fare il tampone nasale in modo più blando. La reazione è stata, grazie al non metodo adottato, che non ho avuto fortunatamente reazioni di nessun genere. Il tampone nasale durò per un po’, poi chiesi supporto ad un amico medico che mi considerò molto stressata e mi fece il certificato di malattia per un lungo periodo.

Fortunatamente ci sono persone, come i miei farmacisti, che se anche hanno deciso di farsi sierare come richiesto dal Governo (forse per poter continuare a lavorare) hanno rispettato però le scelte altrui ponendosi con un atteggiamento non aggressivo, non hanno approfittato dell’occasione del tampone nasale x fare del male, magari insistendo col tampone fino in fondo, fino ad arrecare dolore, oltre che il danno, come si sentiva dire di altri farmacisti che lo praticavano “con gusto” a chi aveva scelto diversamente da loro.

 

Aria

Questo documento è di proprietà di https://significato.online/. Tutti i diritti sono riservati, è vietata qualsiasi utilizzazione non autorizzata, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte di Significato.Online. Ogni violazione verrà perseguita per vie legali. ©

 

0

Aggiungi un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commento *

Nome
Email
Sito Web

Vuoi aggiungere il tuo banner personalizzato? Scrivici a [email protected]