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Io non mi sento così vecchia, eppure se penso alla velocità dei cambiamenti che la tecnologia ha fatto nelle persone, ecco se penso a com’ero io da bambina, a come giocavo, che giochi avevo, oppure a quali tecnologie c’erano, mi domando se sono trascorsi così tanti anni o se la tecnologia è esplosa fin troppo velocemente a mio parere.
Premesso che io abito in un paesino nel nord Italia, e più precisamente nella pianura Padana, facendo un passo indietro, ai racconti dei miei nonni, dove non solo non c’era la tecnologia, non c’erano nemmeno le comodità che tutti noi siamo abituati a vedere. Ricordo quando mi dicevano che per scaldarsi spesso le famiglie contadine si riunivano nella stalla, oppure che in un’unica casa vivevano in 20 o 30 persone tra adulti e bambini, o ancora che anche per mangiare c’era un ordine preciso. Prima i bambini così poi venivano mandati a letto, poi gli uomini mangiavano in una stanza e spesso le donne in cucina. Che spesso con un pollo si sfamava un intera famiglia, e avercelo il pollo!! La luce, il riscaldamento, il telefono, la televisione, ecc… non c’erano 90-100 anni fa. Già perché mia nonna ha 100 anni, e gli altri nonni pure se fossero ancora in vita. A volte mio nonno mi ha raccontato episodi del suo passato come ad esempio quando era fuggito da un campo di prigionia e per diversi mesi ha continuato a nascondersi insieme ad un altro fuggitivo mangiando ciò che riusciva a racimolare in giro non sapendo che la guerra era finita da mesi. O quando mia nonna mi ha raccontato del suo matrimonio, in cui si era recata in chiesa in bicicletta, e appena usciti lei era andata a casa e suo marito a festeggiare al bar. Nulla di ciò che c’è adesso con pranzi, tanti invitati, vestiti eleganti, foto, viaggi, ecc.. Semplicemente il tempo della cerimonia e fine. Ma spesso c’era più unione e voglia di aiutarsi tra di loro. E sapevano divertirsi, comunicare e vivere senza tutte le apparecchiature moderne. Non sono contro a certe comodità, sia chiaro, ma credo che negli ultimi anni si stia esagerando con la tecnologia. Quando io ero piccola nelle case entravano le prime televisioni in bianco e nero un po’ in tutte le famiglie, allora sembrava bellissimo. Chi abitava vicino alla piazza spesso si trovava nel bar per vedere la Tv, alcuni perché non l’avevano a casa, e altri per vedere programmi con gli amici. Ma tornando a me, e a tantissimi bambini della mia età, dopo l’arrivo della televisione in casa inizio un rito, quello del guardare il carosello e poi andare a letto. Il carosello erano un insieme di pubblicità fatte in maniera molto diversa da quella attuale, spesso con filmati simili a cartoni animati, o con canzoncine molto carine. Ecco il link per vedere ad esempio la sigla iniziale (https://www.google.com/search?q=carosello&rlz=1C1VDKB_itIT958IT958&sxsrf=AJOqlzVpHBn2VmSfG-A40qN7xSMRvHfpDA:1674858372945&source=lnms&tbm=vid&sa=X&ve) o ecco un esempio di pubblicità famosa (https://www.google.com/search?q=carosello&rlz=1C1VDKB_itIT958IT958&sxsrf=AJOqlzVpHBn2VmSfG-A40qN7xSMRvHfpDA:1674858372945&source=lnms&tbm=vid&sa=X&ved=2ahUKEwirg_nS5ej8AhUxQvEDHQFtDG4Q_AUoAXoECAEQAw&biw=1366&bih=625&dpr=1#fpstate=ive&vld=cid:862f7c7f,vid:A6iPaRVlS0M).
Non come adesso che i bambini vengono abituati a guardare la televisione praticamente da quando sono in fasce, e alcuni per talmente tante ore che ne diventano schiavi, per non dire succubi, anche i programmi televisivi finivano molto prima, e i canali televisivi erano pochi. Adesso si può guardare la televisione 24 ore su 24, ci sono un numero infinito di canali e di programmi di ogni tipo e genere.
Parliamo di un altro oggetto molto attuale, il telefono. Il telefono c’era già quando io ero piccola, ma era uno solo, fisso in casa. Io mi ricordo che era grigio, con i numeri da far utilizzando un disco a rotella, e in alcune famiglie veniva messo il lucchetto perché solo in pochi lo potessero utilizzare. Immagino ora che alcuni ragazzi ventenni o pure più giovani non riescano ad immaginarsi senza il cellulare, eppure, io sono vissuta benissimo per tanti anni. Riuscivamo ad organizzarci per vederci o appena usciti da scuola o in altri momenti, e invece di mandarci mille messaggini, ci si incontrava e si giocava o si stava insieme. Io abitavo in campagna, un po’ distante dal centro, ma so che chi abitava in centro spesso si incontrava e passava insieme il pomeriggio, io andavo in piazza al sabato pomeriggio o mi incontravo con amiche vicine di casa durante la settimana. E quando uscivo con le amiche fino a pochi anni fa, nemmeno si pensava di utilizzare il cellulare mentre si era insieme, ora anche se con chi frequento succede poco, spesso o per fare foto, o per vedere foto, o per altri motivi spesso si utilizza. Ma sicuramente mai e poi mai, vorrei passare una serata come ho visto passare a
quattro ragazzi in una birreria diversi anni fa, dove tutto il tempo tutti e 4 si mandavano messaggi, e hanno guardato il cellulare senza guardarsi negli occhi o parlare per più di 2 secondi!!
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Quando ero ragazza io, se volevi comunicare senza usare il telefono si spedivano lettere, oppure ci si passava bigliettini, non c’erano le mail, e nemmeno le varie applicazioni dei cellulari!
Senza parlare che negli ultimi anni, anche grazie ai vari Decreti emessi nel periodo che chiamerò “Farsavirus” dal 2020 per essere chiara, hanno obbligato tante famiglie ad acquistare computer o tablet per poter lavorare da casa o per la didattica a distanza della scuola ai figli. Con il risultato che grazie anche ad esso sono riusciti a isolare ancora di più le persone.
Perché io credo che la televisione, il cellulare, il computer, il tablet, ecc… spesso siano mezzi che ci isolano, convincendoci invece che siano solo positivi.
Basta guardare i bambini che se non sono ipnotizzati dalla televisione lo sono dal cellulare o dal tablet.
I bambini che spesso non sanno più come fare a giocare con gli altri bambini. Dove ragazzi che si incontrano per stare insieme si ritrovano a passare la maggior parte del tempo ognuno a guardare il proprio cellulare.
Senza parlare poi, delle antenne che ci continuano a installare ovunque con la scusa che sono necessarie per i nostri cellulari, televisori e per internet.
Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto siano cambiate le abitudini, i modi di comportarsi della gente con l’avvento di tutta questa tecnologia e per me non sempre in senso positivo.
La tecnologia è utile, ma non dobbiamo diventare i suoi schiavi, ma non è così semplice.
Sono convinta che se io domandassi alla gente se si sente schiava o succube della tecnologia mi direbbe di no, e nello stesso tempo se gli chiedessi di togliere tutta la tecnologia per solo qualche giorno, mi risponderebbe che non può, nemmeno se si trovasse in vacanza in ottima compagnia, e gli venissero forniti oggetti meno tecnologici, come ad esempio il telefono fisso, la vecchia macchina fotografica, ecc..
Ecco una differenza che ho visto tra i bambini di 40 anni fa e quelli di adesso, allora bastava poter incontrarsi con altri bambini e qualche gioco insieme da fare lo trovavano, adesso in tanti bambini ti diranno che si annoiano e non sanno cosa fare anche se ci sono bambini con cui giocare, e cercano il cellulare o altre apparecchiature elettroniche.
Diamante
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