Ciò che un bambino non dovrebbe mai subire

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Questa testimonianza è molto dolorosa, e pura prova di quanto sia crudele questa dittatura e per questo necessaria da raccontare. Prima di iniziare ci tengo a ringraziare profondamente Angel Jeanne per aver promosso questa importantissima iniziativa che sia da memoria e monito per le presenti e future generazioni. Si dice che la Storia si ripete, ma io sono fermamente convinto che la Storia la facciano gli individui, e che essa non sia quindi un’entità esterna che si muove al di sopra dei popoli. Sono le Guide a compiere i fatti e fare la Storia, e se questa si ripete è perché la gente dimentica troppo facilmente, e non solo per colpa sua. Questa testimonianza riguarda una bambina, di 10 anni, che chiameremo S. Un giorno, lei e sua madre decisero di andare in vacanza a Madrid. La madre era ed è contraria alla Farsa mondiale scaturita con la scusa del cosiddetto Covid-19, ma invece di trovare un modo per non somministrare né lei né soprattutto la figlia al tampone ‘necessario’ per il viaggio, se lo sono entrambe fatto. Uno all’andata, e uno al ritorno. Non so di preciso se ne aveva dovuti fare altri per attività scolastiche. Per non dare nulla per scontato, il tampone è uno strumento a forma di lungo bastoncino, da infilare soprattutto nel naso, che secondo la scienza di regime pubblicizzata dai mass media serviva a rilevare la presenza del virus in un soggetto. Già dopo poco tempo venne fuori che i tamponi erano totalmente inaffidabili, oltre al fatto che più il tempo avanzava e più si scopriva quanto fossero cosparsi di materiali nocivi per la salute umana. Dopo pochissimi giorni, S. comincia a sentirsi molto male allo stomaco, tanto da vomitare più volte. Lei e la madre si recano in ospedale (e ancora tamponi, che fin dall’inizio della Farsa del 2020 sono stati resi obbligatori per ogni visita medica o intervento in ospedale, e questo non solo in Italia ma in gran parte del mondo, infatti S. vive in Svizzera) e, dopo qualche giorno di visite, le viene diagnosticato un tumore. Sì, un tumore su una bimba di 10 anni, che era sempre stata benissimo, vitale e gioiosa. Certo, un po’ sovrappeso forse, ma questo non giustifica un tumore a quell’età! Chiariamo subito una cosa: oggigiorno i tumori vengono ormai definiti come una patologia normale, visto che ormai praticamente sono così diffusi da non destare più scalpore. Ma non c’è niente di normale in un tumore, né perdipiù è normale che siano così diffusi a livello mondiale, soprattutto negli ultimi anni. E una bambina… no, non dovrebbe mai vivere il calvario di una malattia simile. Ha dovuto sopportare 8 mesi di chemio e radioterapia, e ancor peggio è che, dopo essere tornata a casa visto che non era necessario rimanesse in ospedale, ogni volta che tornava per il trattamento chemio e radioterapico doveva ogni volta somministrarsi un tampone. Io ho cercato di aiutarla, a distanza, e in una delle visite di controllo, dopo circa 8 mesi, fu diagnosticata, con grandissima nostra gioia, la pressochè totale sparizione della massa tumorale. Credo ci sia stato lo zampino di qualcuno di molto Buono e Forte… e sicuramente anche lei è stata fortissima di animo. Purtroppo, però, ogni qualvolta doveva recarsi in ospedale per gli accertamenti, ecco che doveva sopportare il rituale del tampone. Come si fa a martoriare così una bambina? Metterle un bastoncino sottile lungo il naso e ben in fondo ad esso, con annesso dolore che essa avvertiva? Davvero osceno, ignobile, crudele. Purtroppo, dopo che sembrava finita, ora le hanno ritrovato una massa cancerogena nei polmoni. Ora S. dovrà sottoporsi ad un altro inferno di 8 mesi di chemioterapia, a ormai 12 anni di età. Io non so con certezza se i tamponi possano centrare, ma il sospetto è così forte da quasi diventare certezza dentro di me. Io mi auguro soltanto, oltre alla sua totale guarigione, che gli artefici di questo massacro patiscano gli stessi dolori che hanno provocato, e che la Giustizia su di loro cali in maniera esemplare, e chi leggerà, magari un giorno, queste parole, possa confermare ciò che ora è solo un augurio. Significherà che il popolo umano ha davvero vinto, e con esso il Bene.

 

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Non posso esimermi dal fatto di constatare quanto, anche tra le persone che si sono esposte come contrarie alla Farsa, questi bastoncini vengano presi tantissimo sotto gamba. Tutta la resistenza e la guerra si riversa contro il cosiddetto vaccino, che certamente è l’arma più grande e grave da combattere, ma bisogna capire che i tamponi non sono da meno. Bisogna comprendere che se una cosa viene obbligata dal Governo significa che per noi è molto nociva, come le mascherine. I tamponi servono a prelevare il nostro DNA, così da conservarlo e trattare direttamente coi nostri dati più unici e personali, oltre a essere covo di quei materiali nocivi di cui parlavo all’inizio! E invece anche i contrari alla dittatura al primo raffreddore corrono a farsi il tampone. Questo non va bene, ed è una cosa su cui bisogna lavorare. Ma ce la faremo. Ringrazio ancora tantissimo Angel Jeanne, per questa importantissima opportunità di non dimenticare e lasciare un piccolo segno nel corso della nostra Storia.

 

Riccardob

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