Altre testimonianze greenpass

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Nel periodo in cui è stato ormai esteso l’obbligo di green pass ormai ovunque, vorrei parlare di alcune esperienze precise principalmente a livello personale, inerenti all’ambito lavorativo e ai corsi in presenza, in quanto negli ultimi mesi, è stato esteso addirittura sin lì.

Parlando di lavoro, copro una professione dove sostanzialmente io mi gestisco qualsiasi cosa, partendo dalle giornate che decido di dedicarci, sino agli orari e alla gestione e accettazione della clientela che mi si presenta.

Facendo un lavoro dove non mi trovo sotto datore, ma lavorando per conto mio e non in attività  fisiche, ho avuto la fortuna di non aver mai avuto uno stacco a differenza di purtroppo tantissima altra gente che, è dipendente.

Un’esperienza di discriminazione riguardo il nazipass è stato in una casa di riposo. Io mi occupo di estetica, sia curativa che non, ed oltre al lavoro mio personale con la mia clientela fissa, per circa un anno ho lavorato all’interno di una casa di riposo, appunto, gestita da suore.

Esse, richiedevano la mia presenza oltre quella di una mia collega, per occuparci di curare le varie problematiche delle signore presenti nella struttura, sostanzialmente ci occupavamo della cura delle unghie di mani e piedi, essendo la maggior parte dei casi particolari, che le suore non erano in grado di trattare. Pertanto, subentravamo noi, ovvero io e la mia collega. Nei primi periodi è stato tranquillo per me, lavorare nella struttura in quanto nessuna tra le suore si era mai posta il problema o anche solo la domanda, se fossimo provviste di vaccini/tamponi e dunque del pass.

Per me era un lavoro che, seppur mi ricopriva pochi giorni al mese, mi dava modo di contare su una bella somma poichè le signore da trattare erano veramente tante, e quei soldi in più facevano davvero comodo.

Quando poi passò la notizia dove era era diventato obbligatorio possedere il pass persino per entrare nelle case di riposo per i visitatori e altro, la mia collega sapendo che ne ero appunto sprovvista, ne fece parola con le suore le quali non vollero più avermi all’interno della loro struttura a lavorare.

Sapendo di non essere in possesso della certificazione, per loro ovviamente ero diventata pericolosa, perchè potevo far ammalare qualche nonnina e farla morire, quindi decisero di non chiamarmi più, continuando a far andare la mia collega che ovviamente, ha ricoperto anche le signore con le quali lavoravo io e prendendo di conseguenza la mia parte di soldi che mi facevano davvero comodo. E’ oramai passato diverso tempo, eppure esse, da quel giorno, hanno totalmente ignorato la mia disponibilità  lavorativa, non richiamandomi più¹ e quindi facendomi perdere una buona fetta di stipendio mensile personale.

Purtroppo, come me, tantissima altra gente è stata mandata via dal posto di lavoro, o comunque ha riscontrato non poche difficoltà  nel mantenersi lo stipendio. Una persona a me vicina, in quanto parente, avendo posto fisso statale,ha rischiato davvero di perdere il lavoro ed essere licenziata in tronco se non avesse presentato il pass ogni singolo giorno.

Per non perdere la sua entrata mensile, ha dovuto far in modo di farsi mettere in malattia per via di un certificato medico particolare, per una problematica altrettanto particolare, seppur non totalmente reale, ma che le ha permesso di non andare ovviamente al lavoro ma comunque di percepire ugualmente lo stipendio.

 

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Purtroppo non tutti hanno avuto la stessa possibilità , tra cui una persona ancora più vicina a me che, essendo stata minacciata di licenziamento, per non perdere lavoro è stata costretta a presentare tamponi su tamponi, ogni 48 ore, diventando ovviamente una spesa importante per ogni mese in cui ha dovuto ricorrerci, la cosa assurda è che tante clienti mie, seppur lavorassero da remoto e quindi non in presenza in nessunissimo modo, dovevano avere comunque le dosi di vaccino. Volevo poi trattare anche un’altra mia esperienza personale, riguardante i corsi di formazione.

A metà  ottobre 2021 mi segnai a scuola guida per prendere la patente, decisi di approfittarne in quanto ancora la situazione non si era estesa sino a queste categorie, così mi segnai ed iniziai a studiare la teoria. Studiai l’intero libro di teoria in un mese e mezzo ritagliandomi tempo dal mio lavoro per dare l’esame teorico entro il termine del 2021, ed infatti feci l’esame esattamente il 30 di dicembre.

C’è da dire innanzitutto , che l’esame teorico si sarebbe tenuto fuori città  e la scuola guida stessa, avrebbe messo a disposizione un pullmino privato per portarci tutti alla sede dell’esame. Ovviamente io non potei usufruire del pulmino, perchè richiesto il nazipass.

Per fare l’esame della teoria, dovetti farmi accompagnare dai miei genitori, perdendo tantissimo tempo e soldi di benzina per fare il viaggio sia andata che ritorno, e fare questo benedetto esame. L’esame teorico lo superai, ed i primi di gennaio 2022 ritirai il foglio rosa e presi immediatamente appuntamento per segnare le guide, pagandole immediatamente.

Pagai le guide e feci la prima senza alcun problema. Qualche giorno dopo, prima di recarmi all’appuntamento per fare la seconda guida (ripeto, già  pagato l’intero pacchetto più di 100€) mi arrivò una chiamata dalla segreteria dove mi venne comunicata la necessità di mostrare il pass per poter partecipare alle guide, in quanto facenti parte dei corsi privati di formazione in presenza. Ovviamente non persi occasione di presentarmi fisicamente alla scuola guida e mi venne data l’impossibilità  di proseguire col percorso, già  PAGATO.

Tra l’altro, nemmeno mi ridiedero indietro i soldi. Ho dovuto aspettare mesi, dove più provavo ad insistere nel farle, e più mi veniva detto di no e non ricevevo indietro nessun rimborso, nemmeno veniva preso in considerazione e sollevato il discorso. Ho dovuto aspettare sino a maggio 2022 per poter riprendere a fare il corso e proseguire sinchè non ho infine preso la patente. La mia unica fortuna è stata che con la scusa del virus fasullo vennero fatte diverse proroghe, tra cui anche la scadenza del foglio rosa. In principio il foglio rosa aveva una validità  di 6 mesi, quando l’ho preso io invece, la validità  è stata estesa ad 1 anno. Considerando quanto tempo mi hanno fatto sprecare, se la validità  non era stata modificata, io avrei tranquillamente buttato inutilmente almeno 600e di spese tra iscrizione, libri, bollettini e tassa di esame, senza considerare il pacchetto di guide ed ovviamente non mi sarebbe stato rimborsato assolutamente NULLA. Fortunatamente infine sono riuscita a non mandare persi quei soldi e a non rendere inutile il tempo e la fatica che mi ha portato lo studiare ed esercitarmi per raggiungere il mio obiettivo!

 

AryaWhite

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