Psicologo, psicofarmaci e droga

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La mia esperienza con gli psicofarmaci è nata molti anni fa, precisamente nell’anno 2011/2012. Stavo attraversando un periodo particolare, una vita matrimoniale disastrosa ed affrontavo alcune problematiche con la mia prima figlia. Inizialmente mi misi alla ricerca di percorsi spirituali, cercando di rilassarmi con meditazioni trovate online, ma con scarsi risultati. Lo stress si accumulava ogni giorno di più e trovavo difficoltà nel gestirlo. Il tutto si ripercuoteva la notte, impedendomi di dormire o fare un sonno continuativo. Iniziarono gli incubi notturni e furono proprio questi l’inizio del mio calvario. Spesso sognavo uno spirito maligno che mi attaccava violentemente, e seppur nel sogno mi difendessi dai suoi attacchi, mi svegliavo gridando, angosciata e con tanta paura. In pratica ero arrivata a stare sveglia tutta la notte per paura di sognare. Ovviamente non dormivo e se lo facevo lo facevo poco e male, vivevo le mie giornate con forte malessere che sfogavo con pianti disperati. Decisi di parlarne in famiglia, e la mia ex cognata (infermiera) insieme a sua madre mi convinsero a parlarne con un amico di famiglia psicologo affinché mi potesse aiutare. Nell’ascoltarmi lo psicologo non riuscì a trovare la causa scatenante del mio malessere, ma ritenne comunque di imbottirmi di potenti farmaci, senza peraltro avere le competenze nel farlo. Mi prescrisse delle iniezioni da fare per 10 giorni, iniezioni che solitamente si effettuano su pazienti anziani per rigenerare il cervello, poi aggiunse gocce di Xanax ed infine nel tentativo di farmi dormire, delle pillole devastanti, le Halcion. Nel periodo delle iniezioni sembrava che stessi meglio, mi sentivo carica fisicamente, ma una volta passato l’effetto fu lì che iniziarono i problemi. La mattina facevo fatica a svegliarmi, ero uno zombie, spesso provocavo piccoli incidenti per mancanza di concentrazione ed ero sempre più nervosa. Ho iniziato ad avere comportamenti compulsivi maniacali, arrivavo a pulire la casa fino a sera, mi disturbava se trovavo qualcosa fuori posto o se vedevo le porte aperte, arrivavo a fare anche delle scenate assurde nei confronti delle mie figlie. Facevo più docce al giorno e lavavo le mani in continuazione. La cosa più frustrante in tutta questa situazione erano le risatine dei familiari e del mio ex marito.

Si divertivano, supportati dal sadico epiteto “PAZZA” con il quale il loro caro amico “Psicologo” mi etichettava ovunque mi vedesse…oltre il danno la beffa! Sempre nello stesso periodo una forte psicosi mi portò a fare una serie di controlli sul mio stato di salute, in pratica mi ero fissata che fossi malata. Dai sintomi che avevo si sospettava fosse sclerosi multipla, ed anche quando fortunatamente questo terribile presagio fu escluso dai medici, era la mia mente a non escluderlo. Era entrato ormai come un tarlo, non mi dava pace, ma la cosa più assurda è che più entrava e più mi piaceva. Sì, volevo essere malata, lo desideravo, desideravo avere una malattia, lo so che può sembrare strano ma non avevo il controllo della mia mente e volevo soffrire. Se ora ci penso mi vengono solo i brividi per come io sia potuta arrivare a tanto. Nel 2014 non riscontrando risultati nella terapia precedente ed avendo solo peggioramenti, la mia ex cognata decise di portarmi da un professore molto conosciuto in psichiatria. Mi sottopose ad un test scritto e cercò di analizzarmi, la diagnosi fu: disturbo ossessivo compulsivo. Ricordo che stravolto per via della precedente prescrizione, mi fece sospendere subito le Halcion, causa sostanziale degli effetti sopra citati.

Le Halcion sono degli ipnotici che devastano la mente, da assumere per un massimo di 4 settimane. Non essendomi stato comunicato dallo psicologo il periodo di somministrazione, io continuai ad assumerli per ben due anni diventandone dipendente. Purtroppo anche lo psichiatra mi prescrisse un’ennesima terapia, fatta di ansiolitici e antidepressivi, che a suo dire avrebbero dovuto riparare i danni. Volle vedermi una seconda volta, e dopo aver ascoltato tutta la storia della mia vita mi disse che non essendo una sua paziente, dovevo trovare un bravo psicoterapeuta per farmi seguire. I danni ormai erano stati fatti, ovviamente stanca e sconfortata da tutto questo non lo feci, nè seguii la terapia alla lettera, mi limitavo a prendere lo Xanax prima di dormire. Nel 2015 lasciai il mio ex marito, cosa che mi causò una serie di problemi, facendomi vivere nella paura per un lungo periodo, ma una volta trasferita nella nuova casa con mia figlia decisi di interrompere i farmaci.

Nel luglio 2018 andai a convivere con il mio attuale compagno, ma ad Ottobre dello stesso anno lui venne colpito da un infarto.

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Riuscendo a riconoscere i sintomi e salvargli la vita, pensai di aver passato il peggio ma era solo l’inizio. Questo evento mi portò ad avere attacchi di panico incontrollabili, pressione alta e tachicardia, tanto da rivolgermi al pronto soccorso.

Arrivai così agitata che gli infermieri trovarono difficoltà nel sottopormi all’elettrocardiogramma, e per tranquillizzarmi nell’immediatezza mi inserirono delle gocce di calmanti sotto la lingua. Dopo una serie di episodi iniziai a riprendere lo Xanax, in aggiunta a delle pillole per rallentare i battiti cardiaci e di conseguenza per abbassare la pressione.  Un pomeriggio accompagnai il mio compagno ancora convalescente dal medico, poichè aveva anche lui aveva forti crisi di rabbia dovute al fatto di aver smesso di fumare e prendere le gocce per dormire. Quel giorno il medico gli disse testuali parole: non potrei dirtelo, ma se proprio devi prendere qualcosa è meglio che tu ti faccia una canna, così ti calmi. Lui faceva già uso, fumava la sera prima di dormire, anche se io sono sempre stata contraria e per un lungo periodo lo faceva di nascosto. Questa frase del medico mi fece pensare che potevo farlo anche io, magari mi sarei tranquillizzata e avrei evitato le gocce, alla fine l’ha detto un medico, ho pensato. Ho iniziato a fare qualche tiro, due al massimo, ma gli effetti per me erano devastanti. Questa non mi calmava, aumentava le ossessioni e le paranoie. Quindi alternavo, una sera prendevo le 5 gocce e una sera facevo due tiri di cannabis. Mi vergognavo tremendamente di questa cosa, non avevo mai fumato e bevuto in vita mia, mio padre mi ha sempre tenuta lontano da questo schifo, e non potevo pensare che all’età di 38 anni per gestire l’ansia e poter dormire dovevo usare quella merda. Mi sentivo tremendamente in colpa, e dentro di me c’era quella vocina che cercava di tenermi lontano. Sentivo un vuoto dentro, ero sempre triste, fino a quando qualcosa mi spinse di nuovo alla ricerca della spiritualità, avevo bisogno di risposte, cercavo Dio nella mia vita, avevo bisogno di lui. Trovai ACD, iniziai a leggere tutti i contenuti degli step e meditare senza fare l’iscrizione per un mese all’incirca. Da quel giorno la mia vita è cambiata, è rifiorita, non ho più fatto nemmeno mezzo tiro di cannabis, né usato gocce per dormire e tanto meno pillole per i battiti accelerati. Non potrò mai finire di ringraziare Angel Jeanne che è la fondatrice di questa meravigliosa community, un luogo luminoso e puro, dove si viene accolti come una grande famiglia, senza giudizio, ma con il solo intento di salvare ed evolvere le nostre coscienze/anime.

Vorrei lasciare un consiglio con tutto il cuore ai lettori.

Amatevi, non rovinate le vostre vite con psicofarmaci o droghe, state lontani dai medici i quali sono gli artefici della nostra distruzione fisica e mentale.

Avvicinatevi alla spiritualità, le meditazioni e l’avvicinamento a Dio vi salveranno la vita.

 

Maryall80

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