Pagina 1 di 3
Ciò di cui voglio parlare oggi riguarda gli effetti avversi dei cosiddetti vaccini contro la falsissima pandemia iniziata nel 2020. Prima di procedere con questo racconto veritiero, poiché tratto da ciò che ho visto con i miei occhi e udito con le mie orecchie dal vivo, faccio una breve introduzione del periodo. Nel 2020 il Governo decise di scatenare una falsa pandemia che avrebbe dovuto colpire tutti, ma proprio tutti tanto da fare un numero astronomico di morti. Ovviamente questo non accadde, poiché il Governo decise di far spaventare le persone per una banalissima influenza. Chi nella propria vita non ha mai avuto la febbre? Raffreddore, tosse? Non dico che la malattia sia normale, ma parliamoci chiaro, non si muore per così poco. Ma il Governo riuscì a manipolare le menti più deboli, usando la paura come arma. Iniziando con il lockdown avvenuto a marzo del 2020 la gente comincia ad accettare ogni assurda imposizione da parte di quattro folgorati di mente. Così dopo continue vessazioni tra “dovete proteggere i vostri nonni quindi non abbracciateli, stategli lontano”, all’uso della mascherella si arriva all’imposizione dei vaccini. Ovviamente una parte della popolazione, spinta e sorretta dalla corrente giusta cominciò ad avvisare della pericolosità di questi vaccini, di ciò che contenevano in realtà, (ossia il Chip) e di come sarebbero stati devastanti per la salute umana. Ma comunque c’è stata gente che ci ha creduto. Tra questi c’è mia nonna. Lei si fece la prima dose convinta di “immunizzarsi” ma anche e soprattutto perché a quei tempi venne imposto il green pass, comunemente chiamato dalle persone sane di mente con il nome adatto: il cazzo verde. Così andò a farsi la prima dose di morte. Il giorno dopo la vaccinazione raccontò che non appena le fu iniettato il veleno sentì una forte scarica partire dalla testa ai piedi e provò un forte senso di confusione. La sera stessa e il giorno dopo ebbe un po’ di febbre e provava dolore al braccio in cui le fecero la siringa. La cosa interessante è che sentiva nel punto della puntura una pallina che per molto tempo rimase lì. Guarda un po’ corrispondeva proprio alle innumerevoli testimonianze di chi si era vaccinato che giravano in quel periodo. Già dalla prima dose che ricevette potei notare dei cambiamenti. Il colorito era diventato cadaverico e notai dei rallentamenti nel parlare. Lei era una persona molto attiva, la sua memoria funzionava davvero bene e di certo non le mancava la parlantina. Ma dalla prima dose che ricevette, cominciai a notare come si dimenticava ciò che doveva dire, proprio come se avesse dei tagli netti nella mente. Per di più mentre parlava ogni tanto si incartava e al posto di dire una cosa ne diceva un’altra. Lei pensava a ciò che voleva dire ma la sua bocca emetteva parole totalmente diverse. Dopo un paio di settimane si rivolge a me e mia madre perché non riusciva a vedere bene dall’ occhio destro. Così va dall’oculista e le venne prenotata una visita specialistica durante la quale le fu diagnosticata una piccola formazione di trombi all’occhio destro. Ovviamente il medico le disse che la causa era sconosciuta nonostante sono sicura sapesse la vera motivazione. Mia nonna allora provò a darsi delle spiegazioni senza voler ammettere che i miei avvisi erano corretti. Si sa il detto “uomo avvisato, mezzo salvato”. Il suo carattere cominciò a cambiare. Iniziò ad essere più nervosa, ogni cosa non le andava più a genio ma questo veniva causato dal vaccino e dal chip che stavano facendo il loro effetto. Iniziò ad essere sempre più confusa, ossia non riusciva a tollerare l’ascolto di più voci contemporaneamente, tipo quando si sta al ristorante e si sente il brusio della gente. Ecco lei però non tollerava neanche il brusio di poche persone. Ma la protagonista, nonché comune denominatore della gente sierata è la grande e immensa Apatia.
Pagina 2 di 3
Non sto parlando di una semplice pigrizia, ma di un’apatia così pesante da considerarla tecnologica e artificiale per quanto abnorme sia. Le domeniche che ci invitò a mangiare la vedevo sempre rintronata, con gli occhi semi chiusi perché aveva perennemente sonno ma non riusciva a dormire la notte nemmeno se si sforzava. Quindi cominciò a soffrire di una fortissima insonnia, tanto che era sempre stanca e nervosa. I giorni passano e la situazione peggiora, fin quando non viene costretta a fare la seconda dose. Quando uno permetteva di farsi ficcare quel bastoncino lungo per il naso o di farsi iniettare la morte in piccole dosi non faceva altro che diventare ancora più sottomesso alla schiavitù del Governo oscuro. Così dal dire “nono, me ne faccio una sola” finì con il dire “eh vabbè sono costretta me la faccio” e da qui la giostra comincia a girare più veloce. Seconda iniezione, fortissima scarica bollente che dalla testa scende ai piedi e forte stretta al cuore. Stava rischiando uno svenimento, e siccome era conscia dei pericoli che poteva incorrere quel giorno si fece accompagnare da un mio genitore. Ritornata a casa mia, per prendere la sua macchina decisi di affacciarmi per sapere come stava (alias informarmi sulle reazioni) e lo spettacolo non era bello. Il viso era diventato di un colore giallo malato, gli occhi erano lucidissimi e mentre parlava sbiascicava perché provava una fortissima debolezza sparsa per il corpo. Si ritirò a casa e per tre giorni febbre alta, diarrea e vomito molto forti e a più riprese durante le giornate. Dopo quell’episodio è peggiorata di più. Cominciò a provare dolore al braccio dove le venne fatta l’iniezione e per circa due settimane (forse qualcosa in più) ebbe un cordone nero e lungo ben visibile e duro sotto la pelle del braccio. Quel cordone le faceva molto male e quel braccio lo sentiva sempre addormentato. In quel periodo si operò a delle vene varicose che erano peggiorate dalla prima dose, erano diventate come una grossa palla dietro il ginocchio sinistro. Stette malissimo per le gambe, provava dolori atroci e continui perché la circolazione non funzionava più bene. Arriva il giorno della terza dose e va a farsela. La sera stessa veniamo chiamati d’urgenza da mio nonno perché nonna era svenuta e l’aveva ritrovata tra il vomito e le feci. Andammo di corsa a casa sua ed era stesa sul letto, viva se così possiamo dire anche se era lì lì per andarsene all’altro mondo. Dopotutto so che è una questione di tempo e lo sapevo anche allora. Il colorito era un bianco misto giallognolo, proprio come quello delle persone in fin di vita, diceva cose senza senso e non era cosciente della situazione tanto da non essere in grado di riconoscere i nostri volti. Non è morta, ma davvero era vicinissima. Dopo la brutta caduta passarono mesi affinché si abituasse alla morte che aveva scelto di subire. Non dico “le ci vollero mesi per riprendersi” perché da quei Sieri non ti riprendi, sono un biglietto di sola andata per la tomba. Da quei mix schifosi di pattume (e mi trattengo per non risultare volgare e perdere di serietà, ma esce molto spontaneo un turpiloquio riguardo questi sieri) ne esci morto. E se non muori comunque ti accorci la vita e la vivi da malato terminale, o da persona che si ammala di continuo per svariate cose alla volta. Mia nonna dopo la terza dose (oltre che soffrire di tutto ciò che ho elencato prima) ha svenimenti improvvisi, molto pericolosi perché sviene sempre in punti in cui ci si può ferire gravemente o morire. Infatti una volta, cadendo ha sbattuto la testa contro una porta di ferro, l’ultima (che io sappia) è caduta sulle scale e si è fatta male al braccio.
Pagina 3 di 3
Dalla caduta sono passati un paio di mesi e ancora le duole il braccio. Ormai sviene improvvisamente, e quando ne parla è visibilmente spaventata oltre che pentita. Perché dopo aver assaggiato la morte adesso vuole tornare indietro, ma è cosciente del fatto che indietro non si torna. La settimana scorsa ha avuto un blocco al mignolo destro, in pratica il mignolo le si è irrigidito per una giornata interna e le è diventato nero e freddissimo. Solo il giorno dopo stava tornando un po’ al suo posto. Ogni mese che la incontro ha nuovi dolori, e tutto questo causato dal Siero Killer. Ringrazio chi come Angel Jeanne ci ha aperto gli occhi e continua a farlo ogni giorno, con passione e immensa Bontà, che ci protegge da ciò che ci vorrebbe vedere morti o sottomessi in corpo e Anima. Sta a noi aprire gli occhi e far parte di un vero cambiamento.
Dam