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Ciao caro lettore, oggi è il 14 luglio 2022. Voglio scrivere di una delle più grandi truffe accadute in tutta la storia dei tempi e raccontarti l’esperienza che ho vissuto in questi due anni di Terza Guerra Mondiale.
1. LA TRUFFA COVID
Il 2020 è cominciato con l’enorme terrore mediatico e psicologico programmato dai mass media, televisioni, radio, giornali. Essi distribuivano menzogne a macchia d’olio su tutti i Paesi del mondo ed erano loro il vero virus da debellare. La consapevolezza e il risveglio, per molti, è arrivata con lo spegnere la televisione e aprire la mente. I mass media erano il mezzo che veniva utilizzato dai governi per raccontare falsità, manipolare le persone e controllarle.
Ci avevano fatto credere che la prima persona a presentare i sintomi della malattia Covid19 fosse stata in Cina. Questa malattia sconosciuta sembrava essere molto pericolosa poiché altamente trasmissibile e mortale. Poco dopo si sviluppò un focolaio che si espanse e pochi mesi più tardi arrivò in Italia e in tutti gli altri Paesi del mondo, a causa di persone infette che viaggiavano da un Paese all’altro e producevano nuovi contagi.
Si temeva inizialmente che il Covid19 fosse stato trasmesso dal pipistrello all’uomo, ma in seguito uscirono diverse versioni, come dell’esistenza di un laboratorio della Cina dove il virus stava venendo manipolato e sfuggì accidentalmente al controllo degli scienziati.
Il virus era stato creato artificialmente in un laboratorio e architettato dai governi che avevano stipulato accordi segreti. Questo virus doveva sterminare intere popolazioni. Nonostante questo, in due anni non si è mai visto nessuno morire per le strade di città, paesi e campagne, a causa del virus. La morte, stranamente, avveniva solo ed esclusivamente se si accedeva in ospedale. La morte si vedeva solo se si accendeva la televisione. Era l’inizio della farsa mondiale Covid19.
In questa presa in giro colossale, eravamo sempre di più a renderci conto di questo gigantesco Truman Show e a risvegliarci. Il nemico era subdolo, bisognava riconoscerlo bene. Il nemico erano i governi, ed essi volevano rendere la vita difficile a noi più svegli, screditandoci, facendoci passare di fronte agli altri come la causa del problema. La causa del problema invece erano proprio i governi, ma loro fingevano di essere buoni, gentili e apprensivi verso i cittadini. Con le parole ottenevano credibilità dalla gente mediocre, che non sapeva guardare oltre, non voleva percepire i loro pensieri, i loro intenti, né la parte che stavano recitando. Nei fatti erano degli avvoltoi, criminali, assassini e noi lo avevamo capito bene. Lo avevamo capito bene quando ci siamo schierati dalla parte della verità e ci sono venuti contro, ci hanno censurato, ci hanno tolto il posto di lavoro, ci hanno voluto togliere la libertà ma non sono mai riusciti a toglierla perché noi abbiamo sempre continuato a vivere da uomini liberi, come era giusto che andasse fatto. Non abbiamo seguito regolamenti assurdi e dittatoriali. I dittatori di turno avevano da sempre svalutato la reale quantità di gente attiva contro il sistema.
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Per esempio, se in una manifestazione ci eravamo radunati un milione, i giornalisti dicevano e scrivevano che eravamo pochissimi, quindi su un milione la media poteva essere mille persone. Per loro noi eravamo/dovevamo essere per forza la minoranza, altrimenti non avrebbero avuto modo di passarla liscia sin dall’inizio. Se avessero detto che noi eravamo un grande numero, tantissime altre persone avrebbero iniziato a ragionare e a venire dalla nostra parte. Invece quelle tantissime persone dovevano rimanere manipolate e incoscienti ed essere quelle che dovevano avercela a morte con noi, detestarci e giudicarci untori. I governi pensavano di fare cadere tutti nella loro trappola, ma si sbagliavano di grosso. Hanno trovato serie difficoltà e non sono riusciti nei loro intenti peggiori perché non eravamo pochi come dicevano. Eravamo per loro un peso non indifferente, incontrollabile, e un serio pericolo per i loro oscuri piani. Potevamo essere gli unici a cambiare le sorti del finale passando “dalla parte del manico”. Se no che senso aveva perseguitarci così tanto?
2. LE MANIFESTAZIONI
Inizialmente tutti abbiamo avuto paura, poi abbiamo iniziato a capire e a svegliarci, fino ad unirci e a ritrovarci in milioni e milioni con lo stesso pensiero, con le stesse esperienze, con le stesse sensazioni e motivazioni. Il sistema ci aveva puntato il dito contro, voleva dividerci, farci sentire soli, ma noi invece ci siamo uniti, siamo stati agguerriti e tosti, sicuri di ciò che stavamo facendo, coraggiosi, siamo andati contro corrente pur di perseguire i nostri obiettivi e gli ideali intoccabili di libertà, verità, giustizia. Le informazioni reali e le verità le giravamo tra i nostri canali. Poteva capitare venissero censurati, ma più questo succedeva, più significava che stavamo percorrendo la strada giusta. Non riuscivano a toglierci il diritto di parola, perché noi la prendevamo in ogni momento quando volevamo senza chiedere permesso a nessuno. Ho visto tantissimi video di manifestazioni avvenute in giro per il mondo, in tutte le città. Avvenivano frequentemente e i massmedia non ne davano notizia. Per questo motivo molte persone incollate allo schermo della tv non ne venivano a conoscenza. Anche io ho partecipato a tantissime manifestazioni e ho cercato di essere presente il più possibile. Per me sono state delle esperienze uniche, pazzesche, una più bella dell’altra, che mi hanno fatto crescere e comprendere quanta energia positiva ci fosse in quelle piazze, quanta grinta, soddisfazione, determinazione, e soprattutto quanta Energia Divina, benevola, di Dio presente e potente c’era e si faceva sentire. Lo avevo avvertito tutte le volte, come un vortice fortissimo che scatena emozioni e il suo fulmine impetuoso faceva tremare il nemico. La sola visione che i popoli si ribellavano e reagivano, e non solo in modo pacifico durante le manifestazioni, creava incredibili paure a quei politici pagliacci e codardi.
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La paura che provavano era così grande di noi che scrivevano sui giornali che assembrarci ci avrebbe portati a morire tutti di virus ma con un virus fasullo nell’aria, nessuno di noi è mai morto e anzi, per le centinaia e centinaia di volte in cui ci siamo assembrati, abbracciati, stretti la mano, stati vicino per ore non è mai successo niente. Addirittura aumentavamo le difese immunitarie. È stato bellissimo vedere città e popoli diversi unirsi in manifestazioni organizzate anche a distanza nello stesso momento, per dare il contributo, fare qualcosa e lasciare una impronta indelebile; urlare con rabbia e sete di giustizia, liberi da ogni paura, vincolo e simbolo di sottomissione alla dittatura come poteva essere una stupidissima mascherina.
3. LA SITUAZIONE IN ITALIA
In Italia la situazione era sempre stata più critica rispetto agli altri Paesi. Mentre negli altri Paesi c’erano più libertà, l’Italia era stata massacrata in tutti i settori, come quello della sanità, istruzione, economia.
Ogni persona è stata colpita nella sua vita privata e lavorativa. Per viaggiare veniva richiesta la certificazione verde, tamponi e isolamento -fiduciario-. Nei Paesi dell’Est Europa, dove la gente aveva già vissuto periodi di dittatura pesante, non si facevano influenzare facilmente dalla farsa, quindi la maggior parte delle persone non si era vaccinata. Durante un viaggio in uno di quei Paesi, un operatore aveva detto a un cliente italiano: “Noi il tampone non glielo facciamo. Vuole risultare positivo o negativo?”. Era stata l’Italia ad essere stata presa di mira, perché il Bel Paese lo volevano controllare e mettere contro agli altri popoli. I governi erano contro gli italiani. Il Covid19 in Italia era apparso prima a Milano e a seguire in varie città del Paese recando sempre più morti. Le città e le regioni venivano segnalate in base al numero di contagi e dei morti, quindi l’Italia era stata riempita di regole diverse e zone rosse, gialle, arancioni, verdi, bianche, poi addirittura anche di forme, a pois, a righe, a scacchi ecc. La paura per il virus mortale era ad altissimi livelli perché ogni giorno c’erano giornali, radio e televisioni che parlavano solamente dei bollettini del giorno, di quanti fossero i morti e quanti fossero gli infetti e le ospedalizzazioni. Le altre malattie che erano sempre esistite e altri problemi del Paese non c’erano più. In Italia esisteva solo il Covid. Poi un bel giorno, sempre in Italia, si decide di chiudere tutte le frontiere, tutti i ponti fra regioni, province, comuni, territori piccoli. Questa notizia arrivò all’improvviso, come se i politici se la fossero studiata la notte, stravolgendo la vita delle persone che dal giorno dopo non furono mai più le stesse. Ci avevano detto che lo stavano facendo per il nostro bene e per la nostra sicurezza e in tanti erano cascati. Era subentrata l’emergenza sanitaria, che in verità altro non era che una dittatura sanitaria. La vita di chi credeva alla storiella del Covid iniziava a prender piega nella direzione voluta dai governi, cadendo nella trappola del vaccino, senza ritorno. La maggior parte delle persone si dimostrò da subito obbediente ad ogni regola nuova che di tanto in tanto usciva, senza porsi alcuna domanda o dubbio o riflessione su quel che stavano facendo.
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Attendevano che la regola scadesse per tornare alla “normalità”, ma mai nessuna regola ebbe una vera scadenza, perché si perpetrarono più o meno tutte a causa delle persone che accettavano tutto e aspettavano senza agire per cambiare qualcosa. I decreti non avevano nessuna valenza ma era la gente stessa a renderli importanti. Addirittura, erano invogliati e spinti nel fare la spia verso chi non seguiva gli ordini come loro, quindi chiamavano la polizia, aggredivano verbalmente, e puntualmente compivano reati di abuso di potere. Ad esempio, quando ci urlavano contro il solito: “Metti la mascherinaaa!” oppure utilizzavano la pistolina senza alcun ritegno per misurare la temperatura, erano reati. Anche i farmacisti quando diventavano dei vaccinatori compivano il reato di esercizio abusivo della professione medica perché utilizzavano il consenso medico che era un atto prettamente medico e il farmacista non era medico ma era un farmacista. In Italia c’era un miscuglio di ingiustizie e ignoranza, leggi che non erano leggi e venivano ordinate, e leggi che erano leggi e venivano denigrate. Si era instaurato un regime nazista con forze dell’ordine e cittadini comuni complici che seguivano gli ordini del governo, proprio come facevano le SS che andavano contro i loro stessi fratelli, cittadini come loro, vicini di casa, famigliari, amici, sconosciuti, chiunque. Ho visto calpestare a sangue da parte di “forze dell’ordine” persone disarmate, soprattutto donne e anziani, che chiedevano solo il rispetto dei loro diritti costituzionali. Ho visto guerre civili, in cui fiumane di persone lottavano contro lo Stato corrotto e i suoi complici. Ho visto utilizzare da parte della polizia i fumogeni, lanciare lacrimogeni ad altezza uomo, utilizzare manganelli su donne e uomini con le mani alzate. Ho visto poliziotti che sembravano cani indemoniati dagli occhi spiritati, che si comportavano come macchine non umane. Per la televisione gli aggressivi durante le manifestazioni erano sempre i manifestanti. Gli aggressivi erano invece i poliziotti che iniziavano a fare del male, difendevano il governo e non i cittadini. Noi cittadini ci siamo difesi da soli, con mani, parole forti, gambe, ecc. Il pacifismo si metteva da parte, perché dovevano pagarla cara per tutto ciò che ci avevano fatto. Ci avevano imposto delle leggi che in realtà non lo erano e le avevano fatte credere reali, pur di imporci cosa dovevamo fare e cosa non dovevamo fare, esattamente come avveniva durante la Seconda Guerra Mondiale.
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4. COSA DOVEVI E NON DOVEVI FARE
- Dovevi mettere sempre la mascherina e coprire naso e bocca (lo ripetevano fino allo sfinimento anche nelle pubblicità dentro ai negozi), per toglierti la tua identità come fanno i musulmani.
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Fare sempre i tamponi, a ogni richiesta (anche ogni due giorni), con o senza sintomi non importava.
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In periodo di lockdown stare chiuso a casa. Potevi uscire solo per fare la spesa ma se avevi sintomi e uscivi di casa rischiavi l’accusa di omicidio doloso. C’erano carabinieri e poliziotti in giro per le strade. Si sentivano tantissime sirene e passavano con le autoparlanti a dire che bisognava stare a casa per il bene della comunità. Poteva spostarsi solamente chi lavorava negli ospedali per recarsi a lavoro. Tutti gli altri settori lavorativi erano fermi. Al supermercato dovevi andare da solo e non con un altro membro della tua famiglia; solo una volta in un giorno e non più di una volta a settimana. Non potevi prendere scorte. Molti scaffali erano andati a ruba, rifornimenti zero.
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Rispettare il coprifuoco (22 della sera) e solo successivamente si poteva uscire e solo per far fare i bisognini al cagnolino domestico, allontanandoti al massimo 200 metri dalla tua abitazione.
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Avere l’autocertificazione per uscire e rientrare a casa se dovevi spostarti per cause maggiori. I poliziotti bloccavano le strade e controllavano tutte le auto.
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Rispettare perfettamente le scadenze dei dpcm Conte o dl Draghi, quindi se il 19 aprile potevi toglierti la mascherina ma era ancora il 18 aprile non potevi farlo.
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Disinfettare le mani prima di entrare e uscire da qualsiasi locale/negozio/supermercato o toccare qualsiasi cosa, e disinfettare anche quella cosa.
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Sui mezzi di trasporto e nelle sale di attesa mantenere sempre la distanza di sicurezza di un metro almeno, anzi no, due metri.
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Rispettare le strisce adesive applicate al suolo, e i cartelloni esposti in ogni luogo con su scritto ad esempio “Attendi qui, fermati qui, non oltrepassare la linea, non sederti in questo posto, non usare questo rubinetto ma quello adiacente”.
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Fare i vaccini. Prima “volontari”, poi pubblicamente obbligatori su anziani e immunodepressi, operatori sanitari, insegnanti, ultracinquantenni, ecc. Vaccini dai 12 anni in su. Vaccini sperimentali contenenti non si sa cosa, metalli che manipolano la mente, graphene, nanochip, proteina spike, hiv, linee cellulari di feti abortiti, ecc. Obiettivo: agire sul DNA e sistema nervoso centrale, attivare la morte o malattie autoimmuni. La prima vaccinata in tutto il mondo fu una infermiera inglese in mondo visione. Svenne, sul momento. Ne nascosero la morte, poco tempo dopo la sostituirono con un clone.
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Avere il green pass (con tampone, vaccino o guarigione) e rilevare la temperatura corporea (puntando una pistola alla fronte o alla tempia) per accedere a scuole, università, uffici, banche, poste, ospedali, cinema, discoteca, teatro, autobus, treni, taxi, palestre, luoghi di lavoro, tra gli amici, all’interno delle famiglie, nelle case di riposo, ovunque…
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Abbracciarsi con divisori di plastica nelle case di riposo, utilizzare divisori di plastica per appoggiare il nascituro al petto della madre (per di più mascherata) subito dopo il parto, usare i divisori di plexiglas nei ristoranti tra i tavoli, alla cassa, in ogni negozio, ecc.
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Il governo ha cercato in tutti i modi di rovinarci tutte le feste come la Pasqua, il Natale o il Capodanno, facendo scontrare famiglie intere. In ogni famiglia c’era un novax che creava scompiglio a chi sosteneva il vaccino. Ci sono stati nonni, zii, genitori che hanno avuto il coraggio di chiedere il green pass o i tamponi ai loro nipoti o ai loro figli non vaccinati, per invitarli in casa loro alla cena di Natale con i partenti, con massimo 6 persone perché di più erano vietate.
Così era la vita, ma quando si trattava di campionati di calcio, la gente si ammucchiava davanti a televisori giganti e non conosceva più il virus.
5. LA MANIPOLAZIONE MENTALE
Il presidente Conte voleva chiudere a oltranza chiedendo patti con l’UE e i governatori del Sud insistevano nel dire: “Serve l’esercito”.
Quello che diceva Fedriga vuol essere di esempio per tutti i discorsi falsi e minacciosi che facevano i politici attori in tv, per manipolare il pensiero della gente: “Quindi è il momento di dire con chiarezza: basta idiozie. La gente non si cura perché qualche pagliaccio va sui social a raccontare menzogne e a far prendere paura ai cittadini. Il vaccino c’è, funziona, ha pochissimi effetti collaterali, e dà ottimi risultati. Una signora che ha ascoltato questi e non ha voluto vaccinarsi è finita in ospedale, non è normale questo. Vuol dire che la salute pubblica per alcuni, anche se sono una minoranza numerosa, sta venendo offuscata da una ideologia folle. Qualcuno addirittura sta dicendo che il green pass servirà per controllare le persone… ma c’è un minimo di lume della ragione rimasta in queste persone? (…) Questo vaccino non è scritto da nessuna parte che è sperimentale, non è sperimentale, è un’altra menzogna che viene detta. È stato approvato da EMA in forma condizionata che ha gestito le fasi/controlli (…) oggi abbiamo l’arma del vaccino e dobbiamo utilizzare quest’arma.” Notare come giravano le parole sempre a loro favore, e si comportavano come “il bue che dà del cornuto all’asino”. Mattarella sputava catrame, diceva: “Il vaccino nelle nuove generazioni è un potente antivirus. È un dovere di salute pubblica.”
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E poi altri politici: “Per i vaccini servono leggi. Un parlamento e un governo che si prenda la responsabilità di modificare le leggi e dire: “Signori, si entra nel codice militare sanitario di guerra, e quindi non si applicano più le leggi normali”. Figliuolo aveva espressamente detto: “Il nostro obiettivo è raggiungere al più presto l’immunità di gregge, che sia 80%, 90%, 100% o 150%, io voglio fare del bene per i cittadini italiani”. Molte persone di strada si sono vendute per qualche soldo e hanno recitato le parti di coloro che il vaccino lo avevano fatto, per indurre la popolazione a pensare come loro e a fare lo stesso. Anche nei confronti di AstraZeneca che ha ucciso tante persone e lo hanno dovuto bloccare. Per difendere il vaccino, una di loro ha rilasciato la sua falsa testimonianza in tv: “L’unica strada possibile è quella del vaccino. Dobbiamo essere ottimisti in tal senso. Qualche perplessità c’è stata però devo dire che in realtà chi l’ha fatto, anche AstraZeneca prima che succedesse questa cosa, non tornerebbe indietro”. Un altro cittadino: “Ma dai su… bisogna saper leggere bene le notizie, informarsi prima di andare in panico. Si capisce anche il perché ci sono stati sospetti sul non funzionamento del vaccino… È stato tranquillissimo, persone gentili, mi sono sentito bene, il vaccino mi ha fatto male alla spalla, adesso vado a casa nella speranza di andare a casa e non avere febbre o sintomi”. Un’altra: “No, no, secondo me era un po’ di fake news”. Una signora anziana: “È andata benissimo, io che ho paura degli aghi non l’ho sentito per niente, loro sono estremamente gentili e sono molto felice di averlo fatto”. – Cosa pensa di AstraZeneca? – “No no, quelle sono tutte sciocchezze. Le persone dovrebbero usare il cervello. Purtroppo non lo usano e danno retta a quello che secondo me sono di parte”. Un’altra signora: “A me girava la testa, ma è un solito fattore nervoso che ho io… l’ansia, ma mi sono stati vicini, che carucci. Dobbiamo avere fiducia. Ho più fiducia nel vaccino che nel virus, sinceramente”. In un video di una manifestazione, c’era la polizia in megafono che diceva così: “Opzioni descritte nel regolamento, potreste commettere un reato partecipando a questo raduno. È necessario che voi disperdiate per proteggere la salute pubblica. Questa è una indicazione lecita per ogni persona in questo incontro di disperdersi e tornare a casa. Il mancato rispetto è anche una violazione che può essere punita con una multa o arresto. Secondo le accuse. Questo raduno non è esente dalle restrizioni descritte nel regolamento”. Volevano toglierci il diritto di manifestare. Allora un manifestante si rivolge a una poliziotta che non sapeva più cosa dire: “Cosa farai se non vado a casa? Cosa hai intenzione di fare? Hai intenzione di multarmi? Non vi resisterò. La multa? Non la pagherò mai e poi mai. La contesterò in tribunale. Quindi sai che puoi arrestarmi o multarmi. Non vado da nessuna parte. Rimango qui come è mio diritto. Non ho intenzione di rinunciarci. Non ti daranno il diritto di arresto. Io rimango qui. Non sto causando un problema qui. Questa è la mia città, giusto? Ho camminato in questa piazza gran parte della mia vita e non vado da nessuna parte. Non ho intenzione di andare da nessuna parte. Allora, cosa hai intenzione di fare al riguardo?”.
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I nemici erano prettamente politici, finti medici e virologi, ingaggiati a reti di pedofilia e criminalità. Bill Gates, Ricciardi, Speranza, Burioni, Conte, Draghi, Cazzolina, Figliuolo, De Luca, Biden, Merkel, Mattarella, Salvini, Di Maio; giornalisti e giornali come Il Resto del Carlino, La Repubblica, Fanpage; “influencer” come Chiara Ferragni, Fedez e cantanti vari, presentatori di programmi televisivi, e tanti altri sostenitori del siero mortale. Per sopravvivere a questa dittatura bisognava fare il contrario di tutto ciò che ci ordinavano di fare. Perché la verità stava nell’esatto contrario di ciò che dicevano. Non a caso per loro eravamo diventati dei negazionisti perché per loro negavamo l’esistenza del virus, ma la realtà non era così. Riconoscevamo l’esistenza del virus ma di un virus che non era brutale come veniva descritto dalle tv. Ci davano dei complottisti per farci passare per quelli che creavano i complotti, quando invece eravamo quelli che li scagionavano. Ci davano dei terrapiattisti per farci passare per quelli pazzi che credevano che la terra fosse piatta; e infine no vax, no mask, ecc. Tutto era pianificato per creare programmi che andassero contro a chi raccontava la verità. Pur di levarsi di dosso le colpe delle loro responsabilità aizzavano all’odio come quello razziale durante il nazismo, nascondendosi sotto finto buonismo. Quando mai i governi si erano preoccupati del bene, sicurezza e salute delle persone? Tutti quelli che seguivano le regole volevano passare per quelli buoni e altruisti. In realtà pensavano solo a sé stesse il più delle volte. Temevano, non si sa quanto, il rischio di beccarsi qualche multa. Per evitarla eseguivano qualsiasi ordine. Ti dicevano: “Sì, hai ragione per quello che dici, ma hai sentito che se non facciamo così ci becchiamo la multa tu ed io e ci fanno chiudere il locale?”. Tuttavia la multa non era l’unica scusa per la quale accettavano tutto. Perché c’era chi andava contro corrente e faceva la collezione delle multe senza pagarle. Le multe erano verbali senza alcuna valenza. Quindi era possibile non pagarle. L’altra scusa ancor più eclatante era l’abitudine. L’abitudine era diventata una brutta malattia mentale perché se c’era o non c’era un obbligo, loro lo attuavano lo stesso e in anticipo. Lo stavano facendo diventare una consuetudine. “Mi metto la mascherina perché ormai è un’abitudine per me”. Ho assistito a scene davvero inquietanti. Ho visto gente dimenticare di avere la mascherina sulla faccia mentre mangiavano o bevevano e quindi sporcarsi e bagnarsi faccia e vestiti perché non l’avevano tolta prima di mangiare. Per molti credo fosse diventato anche un divertimento. La indossavano colorata, sgargiante, con lustrini e marche di lusso, meglio se in pendant con qualche vestito o borsa. Perché la mascherina andava di moda e se non ce l’avevi non eri in. “Se sei brutto ma hai gli occhi belli, questo è il tuo momento!” cit. radio.
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6. LA RIBELLIONE
Poi c’erano tutti quelli che invece avevano combattuto dalla nostra parte, medici, scienziati, avvocati, e tutte quelle persone messe nel registro degli indagati, radiati dagli albi o uccisi perché raccontavano la verità e volevano il cambiamento. Eravamo in tanti a volere il cambiamento. Io penso di aver fatto diverse cose per contrastare la farsa e abbatterla. Per esempio sono andata a più manifestazioni possibili in tutta Italia, ho lasciato il mio lavoro fisso perché mi obbligavano alla vaccinazione, ho raccontato ed espanso la verità a più persone possibili, ho intrapreso azioni legali, non mi sono spaventata e sono uscita sempre senza la mascherina o con mascherina sotto il naso in casi eccezionali, proprio perché comprendo il fatto che la mascherina sia dannosa per la salute, aumenta i rischi di tumore, contiene sostanze tossiche. Sono stati riscontrate sulle mascherine delle tecnologie e chip a forma di vermetti bianchi, piccoli filamenti trasparenti che si muovevano sul tessuto della mascherina come fossero vivi. Angel Jeanne ha descritto perfettamente di cosa si tratta nei suoi capolavori di libri. Per quanto riguarda i tamponi ho detto alle persone di non farseli, perché erano tutti fasulli, perché abbassavano il sistema immunitario, perché erano terribilmente dolorosi, procuravano perdite di sangue dal naso, non servivano a fini diagnostici, erano crimini contro l’umanità. Tutti i tipi che erano in commercio servivano a creare malattie nel corpo, impiantare chip, aumentare il numero dei casi, manipolare mentalmente le persone, e davano falsi positivi al virus. I tamponi davano esisto positivo anche se li infilavi dentro a un kiwi. Data “l’estrema emergenza” lo Stato li ha resi pure a pagamento, quindi la gente spendeva mezzo stipendio solo di tamponi in un mese. Tamponi che venivano eseguiti frequentemente. Le file fuori dalle farmacie erano interminabili ogni giorno. Non si sa quanto fatturato abbia ricavato l’industria farmaceutica con i tamponi e poi con i vaccini. Ho cercato di salvare più persone possibili dai vaccini, perché credevano che il vaccino fosse la soluzione al problema, ma creava nuove varianti, non immunizzava dal virus e peggiorava lo stato di salute delle persone che si erano infilate di propria volontà il chip e le malattie annesse. C’è stata tanta gente che voleva convincermi del contrario. “Ma dai, cosa vuoi che sia, è solo un buchetto, te lo facciamo noi in clinica che non facciamo male perché siamo molto esperti”, “Ma dai, se vuoi tornare a lavorare devi per forza fartelo questo vaccino. Come farai a mangiare? È un vero peccato all’età tua se non vuoi lavorare…”. Io volevo lavorare, ma non nella condizione di obbligata ad un farmaco sperimentale. Avevo sempre rispettato i miei ideali quindi avevo iniziato ad allontanarmi dalla cerchia dei vaccinati, perché mi rendevo conto che la loro mentalità mi disturbava, era sempre in contrasto con la mia, non faceva per me. E per questo motivo mi hanno insultata dicendo: “Da come ti stai comportando sembri una nazista”. Sono stata più e più volte minacciata a causa del mio dissenso. Avevo impresso nella mente tutti i ricordi e sofferenze vissute in questi anni. Ho visto vaccinati augurare la morte di chi non si vaccina, pretendere le camere a gas per loro e dire di non voler curare i no vax negli ospedali. Ho visto vecchietti bigotti e ignoranti urlare: “I medici e infermieri no vax fuori tutti dagli ospedaliii!”.
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Ho visto che ai bambini veniva vietato di giocare assieme e ordinato di stare tutti distanti e in fila, con le mascherine. Nei parchi, sui giochi dei bambini, scivoli, altalene e sulle panchine, ovunque, c’erano striscioni che segnalavano il divieto di utilizzo. Sulle vetrine dei negozi, di ristoranti, gelaterie, supermercati e qualsiasi locale aperto al pubblico erano affissi uno o più fogli con messaggi discriminatori: “Mascherina obbligatoria”, “Qui si entra solo con green pass – green pass rafforzato”, “Entrata concessa solo a due persone per volta”, “Entrata concessa solo a una persona per nucleo famigliare e preferibilmente che sia sempre la stessa ogni volta”. “Vietato l’utilizzo del bagno e sedersi ai tavoli”. Permessa la consumazione al banco ma non seduti, poi sì seduti ma solo i vaccinati, poi non potevi avere accesso ai bagni neanche se ti scappava fortissimo, nessuno era clemente. Finché hanno chiuso completamente bar e ristoranti a coloro che non erano provvisti di green cazz. Per fortuna ci sono stati tantissimi ristoratori che non hanno aderito e facevano entrare tutti indistintamente. Obbligatoria la mascherina quando si è in piedi e si può togliere da seduti. Camerieri, commessi e tutti coloro che servono nei supermercati, hanno ancora obbligo da parte dei loro datori di lavoro di mettere la mascherina e quindi di lavorare come degli schiavi. Tantissimi settori lavorativi si sono opposti a loro modo, con manifestazioni e proteste sulle strade per bloccare porti, il traffico, bloccare con i camion le autostrade, bloccare il servizio taxi, ecc. A luglio 2022 sono ancora incollati gli schemi illustrativi e riassuntivi di tutte regole che le persone dovrebbero seguire all’interno dei locali al chiuso nei casi di assembramento. La maggior parte non li segue più, a 40 gradi in piena estate, ma c’è ancora qualcuno che tenta di mantenere la dittatura, che continua a pretendere le mascherine sui bus. Ho imparato dalla mia esperienza che se a questo punto c’è gente che ancora non l’ha capita e non si è posta delle domande, non riuscirà a salvarsi. Ci sono ancora persone che indossano mascherine a doppi strati. Dottori che continuano a non sapere come vanno utilizzate. Gente che quando è da sola se la mette, quando è nella propria auto, in mare, in mezzo alla campagna, con il proprio marito o moglie in macchina. I manifesti in giro per le città contengono sempre delle immagini con mascherine, come se questa dovesse diventare la normalità. Le pubblicizzano le più grosse catene alimentari italiane degli ultimi tempi, che sono tra le più grandi sostenitrici di vaccini in Italia ma anche nel Sud del mondo, quindi meritano di esser boicottate tutte e di fallire. Nel periodo della Pasqua 2020 per entrare al supermercato c’era il carabiniere all’esterno seduto su una scrivania a prendere nominativo e codice fiscale di ogni persona che entrava.
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Quando prenotavi al ristorante, il tizio per telefono non ti chiedeva solo il tuo nome per prenotare il tavolo, ma ti chiedeva anche il cognome, numero di telefono e voleva sapere da dove venivi. Dovevano tenere sotto controllo tutto, prevenire focolai e ricontattare le persone presenti in quel giorno di focolaio. Non c’era più nessuna privacy e ti chiedevano il green cazz per avere accesso ai tuoi dati sanitari. Hanno fatto arrivare i militari americani per le strade. Hanno usato droni per controllare dall’alto, hanno tolto rete internet e creato strane interferenze e disturbi nei telefoni durante le manifestazioni più grosse per renderli non funzionanti. Hanno installato antenne 5G per tutta Italia quando eravamo al chiuso in casa, senza accorgerci di ciò che stavano facendo fuori, per poi farle apparire come se ci fossero sempre state. Hanno isolato le persone malate del covidtruffa, per mesi e mesi fino a che non si negativizzavano dal virus. Questo le distruggeva psicologicamente e fisicamente. In quel periodo molti si erano suicidati. Ho assistito a scene davvero incredibili in questi due anni, in cui la gente è diventata più cattiva di quanto lo fosse prima. Dei vecchietti ignoranti vedendo un gruppo di giovani senza mascherina urlava: “Vergognatevi, finirete tutti intubati!”. Un medico mi ha ripreso più volte perché non la stavo indossando, la mettevo e la riabbassavo col mento per permettermi di respirare: “Ma insomma signorina, ha capito o no quello che le ho detto? Ha capito o no che deve proteggere le persone che sono vicino a lei? Si copra subito e poi anche il naso sotto la mascherina!”. Ho sentito parlare di una insegnante che aveva fatto lo stesso col suo alunno chiedendogli più volte di mettere la mascherina ma il bambino continuava a disubbidire, così la maestra gli ha attaccato alla faccia la mascherina con dello scotch. Alla scuola superiore un ragazzo che non voleva mettersi la mascherina si è preso un TSO. In lockdown uscivo, facevo passeggiate nella natura, mi sedevo dove non era consentito, non usavo mascherine. C’erano numerosi video in cui si vedevano persone di colore che spacciavano sotto la luce del sole (gli immigrati erano gli unici che potevano uscire senza beccarsi multe e aggressività) e i carabinieri li lasciavano liberi di fare. Una volta sono entrata dentro a un comando dei carabinieri per depositare una denuncia e il carabiniere all’ingresso mi dice questo: “Devo misurarti la temperatura prima di entrare”. Gli rispondo educatamente: “Ok, sul polso per favore”. Sul polso ha lo stesso valore, ma il carabiniere in questione era ignorante e arrogante. Ma lui risponde sfacciato: “Nella mia caserma, io faccio quello che mi pare!”.
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Faceva legge per conto suo infrangendo importantissimi diritti e deontologie. Quindi allunga il braccio velocemente verso la mia testa e in un attimo mi spara il laser, faccio in tempo a coprirmi la testa col polso e a dirgli “No così!” che mi rileva la temperatura. Ero lì solo per porgere denuncia contro lo Stato e siccome non potevo spostarmi quel giorno sono rimasta da lui, se no sarei andata da un’altra parte.
7. VERSO LA FINE
Quando ormai quasi tutti avevano capito che il Covid era una truffa e non era una malattia mortale ma curabile coi giusti farmaci e giusti medici, la storia non poteva più continuare e hanno tirato fuori la farsa guerra Russia-Ucraina, la crisi dell’acqua, il virus delle scimmie, ecc. Ne tiravano fuori di tutti i colori pur di sopravvivere, ma stavano facendo troppo frettolosamente da perdere qualche pezzo e rendersi sempre meno credibili. Si autodistruggevano da soli.
In tutta questa storia non erano mai riusciti a compiere il peggio anche se i loro piani erano mostruosi. Si sentiva puzza di container nell’aria. Qualcuno li aveva visti girare sui treni anche per l’Italia. Erano già utilizzati in Cina, facevano presto a pensare a una nuova apertura di ghetti. Volevano quindi che i militari entrassero nelle case per farci del male, con la scusa di “assicurarsi” che tutti seguissero le norme covid. Quindi che anche all’interno delle famiglie si mantenessero le distanze di sicurezza, le mascherine, e addirittura che i rapporti sessuali non si prolungassero più di 15 minuti. Volevano creare una sorta di dittatura cinese in Italia per rinchiuderci. Normalizzare il riconoscimento facciale, rimuovere la privacy e i diritti, vivere con le telecamere ovunque, mascherine, distanziamenti, robot tecnologici in giro per le città come cani delle SS. Di fronte all’idea di intrusione di poliziotti in casa della gente, sarebbero stati accolti da armi e massacro, perché la gente si sarebbe difesa con tutta la forza. Temevano le reazioni del popolo, quindi si sono fermati prima. In Italia nel 2016 aveva già predetto tutto quello che sarebbe successo la più grande e stimata nonché l’unica Psichica vivente nel nostro tempo, Angel Jeanne. Nei suoi libri “Prendiamo Coscienza degli Alieni” aveva già raccontato la verità dei giorni nostri, dandoci le armi e preparandoci in anticipo per riconoscere il nemico sottile e nascosto da finto buonismo. Grazie a Lei, in Italia e nel mondo non è andata come i governi avrebbero voluto. Ringrazio di cuore Angel Jeanne per tutto ciò che ha fatto per salvarci, per la sua presenza, perché merita di essere riconosciuta e ricordata come la Guerriera numero Uno, in questa guerra che è stata prima di tutto a livello spirituale.
Anonimo
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