Pagina 1 di 1
L’anno scorso, nel 2021, un mio parente decide di farsi tutte e 3 le dosi. Lui è sempre stato molto attivo sia fisicamente che mentalmente considerando che faceva il muratore, lavoro che lo impegnava molto mentalmente e fisicamente, e non ha mai avuto particolari problemi di salute. Durante l’estate, comincia ad avere strani dolori alla gamba, sempre più fastidiosi. I mesi passano, e nonostante le varie visite e ricoveri in ospedale gli infermieri non riescono a capire quale fosse il suo problema, se non una sospetta trombosi. In questo lasso di tempo, i medici gli hanno dato una lunga lista di esami da fare ma nel frattempo ha cominciato ad indebolirsi sempre di più, fino a quando questi sospetti trombi hanno cominciato ad espandersi su tutto il corpo fino a bloccargli i reni. Nell’ultimo periodo di vita, hanno deciso di tentare un intervento chirurgico al centro oncologico di Aviano, dove però viene constatato che il sangue era ormai coagulato su gran parte del corpo, costatandone alla fine il decesso. Ancora oggi non si sa il motivo preciso della sua morte. Durante i primi mesi del 2022, ma specialmente a febbraio, marzo, aprile e maggio, diversi clienti abituali, tutti vaccinati, sono deceduti o hanno avuto complicanze cardiache tutte molto simile tra loro, diversi dei quali tutti avvenuti uno dopo l’altro in pochissimo tempo: Il primo era il titolare di un’azienda, e nel primo periodo dell’anno ha avvertito per diversi mesi dei dolori alla schiena. Questo dolore però non era solo un mal di schiena ma qualcosa di peggiore, ovvero un tumore al pancreas che nel giro di 20 giorni se l’è portato via, è morto che aveva 48 anni. Altri due titolari e due clienti privati, sempre vaccinati, in periodi molto riavvicinati e uno di seguito all’altro, hanno avuto tutti e 4 un infarto, dovendosi poi tutti quanti sottoporre allo stesso identico intervento di angioplastica coronarica che consiste nell’impianto di una piccola rete metallica per dilatare il vaso sanguigno ostruito. Il padre e la moglie di un cliente sono deceduti in poco tempo, di cui il primo dopo aver subìto una caduta. Un tecnico informatico molto giovane, mentre si trovava a fare un lavoro di assistenza presso la nostra azienda, ci ha raccontato un fatto che gli è accaduto e che lo ha portato a fermarsi da lavoro per molto tempo. Mentre era in trasferta fuori città, dopo aver trascorso tutta la giornata da clienti e dopo aver passato la notte in hotel, si è risvegliato la mattina dopo con il viso metà paralizzato senza motivo. Questa situazione è stata talmente debilitante che non ha più potuto lavorare per diverso tempo e, ancora oggi, ha detto di essere ancora provato da quanto accaduto avendo difficoltà nella mobilità dei muscoli facciali. Il tutto subito dopo essersi vaccinato.
Chiara Calien