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Questa storia reputo sia il perfetto emblema dell’assurda follia sanitaria che il Governo ha architettato nel 2020, e di come molti medici siano assolutamente assimilabili a criminali di nazista memoria. C., una parente, 78 anni, era dubbiosa sul vaccinarsi. Lo scoprimmo in seguito, ma C., in seguito ad una visita, scoprì l’acuirsi di un tumore al seno che aveva latente e che la costrinse all’operazione per asportarlo. Senza sapere questo, le avevamo comunque, ovviamente, consigliato di non farlo, mostrandole il perché. Anche altri suoi amici l’avevano consigliata di non sottoporsi alla sperimentazione di massa. Peccato però, che una di queste amicizie, che prima era fortemente contraria, per qualche strano motivo si vaccinò e volle convincere all’improvviso anche C. a farla. C., purtroppo, si ‘convinse’ molto presto. Prese prima appuntamento dal medico di base, per mostrargli le varie analisi ed esami degli ultimi, per capire se era il caso di sottoporsi o meno. Il medico in questione, però, da vero e proprio criminale, le rispose che non aveva tempo di guardare tutte quelle cartelle e che non ce n’era bisogno, praticamente rimproverandola per averle portate. Tanto comunque doveva vaccinarsi. C. volle comunque appellarsi alla presunta professionalità del dottore, esprimendo i suoi dubbi, il quale però le rispose: “Ma signora, vuole venire intubata?”. Questo è stato lo spauracchio che troppi nazi-medici hanno inflitto sul popolo. C. però, invece di denunciare un simile comportamento, pur scandalizzandosi a parole accettò la vaccinazione, e la fece a ottobre 2021. Non ci volle molto perché il tumore precedentemente operato tornasse in circolo costringendola al calvario della chemioterapia e radioterapia. Nonostante questo, dall’ospedale, le intimarono di proseguire con le dosi vaccinali, dato che secondo loro era un soggetto a rischio. Ovviamente, infatti, tra il siero e il tumore tornato in circolo non vi era ‘alcuna correlazione’. C. si è così sottoposta anche alla seconda e terza dose. A questo punto non nutriamo molte speranze, e tutto per quella maledetta puntura che lei ha improvvisamente ‘accettato’ di somministrarsi. Di storie come questa, ne sono sicuro, ce ne sono tantissime.
Riccardob