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Vivendo in Abruzzo da molti anni ho sentito svariate leggende, tra cui la più spaventosa è quella di Pantafica, o il Fantasma o Pandàfeche, che fa parte della tradizione fin dall’Ottocento, raccontata anche nella zona delle Marche,(qui viene descritta come spirito che appare sotto forma di una donna anziana di piccola statura, anche lei contraddistinguendosi per i disturbi del sonno) e tramandata da generazione in generazione. Il soprannaturale ha fatto sempre parte delle tradizioni popolari abruzzesi.
Le ombre si spargono nelle vie delle città e nelle case di notte si sentono dei rumori sospetti.
Si tratta di una figura femminile, spettrale, dall’aspetto demoniaco, vestita di bianco, con occhi di sangue, viso lungo e appuntito che adora disturbare il sonno delle persone mandandole in paralisi notturna.
Di solito si posiziona sopra il petto di essi bloccando la loro bocca con le mani.
Quest’ultima si aggira indisturbata nell’buio e ha l’abitudine di divertirsi a fare una treccia particolare alle criniere dei cavalli.
Secondo le credenze per evitare l’incontro con la Pantàfica bisogna lasciare un fiasco di vino vicino al letto, perché la strega ama berlo oppure, si dice, bisogna lasciare una scopa con molte setole o un sacchetto di legumi, perché vedendo molti piccoli oggetti non può fare a meno di mettersi a contarli.
Invece, guai se si lascia un coltello infilato nel legno, potrebbe arrabbiarsi molto e assillare il malcapitato fino al mattino.
Le ombre si spargono nelle vie delle città e nelle case di notte si sentono dei rumori sospetti.
Si tratta di una figura femminile, spettrale, dall’aspetto demoniaco, vestita di bianco, con occhi di sangue, viso lungo e appuntito che adora disturbare il sonno delle persone mandandole in paralisi notturna.
Di solito si posiziona sopra il petto di essi bloccando la loro bocca con le mani.
Quest’ultima si aggira indisturbata nell’buio e ha l’abitudine di divertirsi a fare una treccia particolare alle criniere dei cavalli.
Secondo le credenze per evitare l’incontro con la Pantàfica bisogna lasciare un fiasco di vino vicino al letto, perché la strega ama berlo oppure, si dice, bisogna lasciare una scopa con molte setole o un sacchetto di legumi, perché vedendo molti piccoli oggetti non può fare a meno di mettersi a contarli.
Invece, guai se si lascia un coltello infilato nel legno, potrebbe arrabbiarsi molto e assillare il malcapitato fino al mattino.
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