La leggenda del fiume Olt

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Considerato un fratello di Mures, Olt nasce da Hasmasul Mare, entrando nella leggenda come “fiume dalle acque tumultuose e selvagge”, come descritto dai tempi antichi.

Nella leggenda popolare, la sua storia è piena di fascino, raccontando il fatto che il suo nome è stato preso in prestito dal figlio di un ricchissimo re dei Carpazi Orientali, che aveva un fratello gemello, Mures, che si distingueva per la sua natura dispettosa.

Mures era calmo, tranquillo e dolce, mentre Olt era scontroso, arrogante e pieno di risentimento.
Olt e Mures uniscono i loro corsi d’acqua solo nel grembo del Danubio, dopo che il Mures confluisce per la prima volta nel Tibisco, nel territorio ungherese, mentre l’Olt, con le sue acque tumultuose, si getta direttamente nel Danubio, nei pressi di Turnu Magurele.
La legenda narra così:

C’era una volta, quando nascevano le storie,  una castello con due torri in cima alla montagna.
Il re e sua moglie che vivevano qui da molto tempo, avevano due figli gemelli che sembravano due gocce d’acqua. Sebbene fossero simili nell’aspetto, i due ragazzi avevano una natura così diversa che per qualsiasi sciocchezza, litigavano e litigavano, facendo tremare la terra.
Quando i ragazzi diventarono grandi, il re lasciò la città insieme al suo esercito andando in guerra, da dove non tornò più.
La moglie inviò  dei cavalieri in ogni dove, in cerca di suo marito, ma i messaggeri non lo trovarono da nessuna parte. Il re morì lontano, in una battaglia feroce.
Ma la regina non era a conoscenza e si chiedeva continuamente: “Cosa farò con i miei ragazzi visto che non fanno altro che litigare”? Mentre si stava preoccupando pensò: “Si stanno picchiando, litigando tutto il giorno, e anche se ho fatto costruire una torre per ognuno di loro, non riescono ancora ad andare d’accordo, a capirsi! Mures vive nella torre nord, e Olt vive nella torre sud.  Sono grandi adesso, pronti per sposarsi, peccato che non si possano mai riconciliare”.

Un giorno Mures, più calmo e un po’ più saggio, disse a Olt:
-Fratello Olt, nostra madre piange per la morte di nostro padre, facciamo qualcosa! Chiedo a te, fratello Mures, mettiamo da parte le divergenze tra di noi e andiamo alla ricerca di nostro padre. Chissà in quali boschi giace ferito o in quali prigioni incatenato ,e noi ce ne stiamo qui a litigare!”

Così, i due andarono dalla madre, comunicando la loro decisione.  Sentendo quello che stavano dicendo, la  madre versò lacrime di dolore, ma nello stesso tempo anche di felicità. Di felicità perché i suoi figli erano degni, coraggiosi, e di dolore perché andavano nel vasto mondo e lei aveva paura di perderli. Così disse loro con la voce calma e dolce:
“Così sia, figli miei! Andate alla ricerca del vostro padre, ma ricordatevi : qualunque cosa incontrerete nel  vostro cammino dovete essere uniti, e in ogni parte camminate insieme, perché se doveste riuscire, solo uniti potrete farlo.”
I due fratelli partirono, ma appena usciti dal castello, iniziarono a litigare su quale direzione prendere, la diversità si faceva notare di nuovo!
-“Andiamo a nord!” disse Mures.
-“Assolutamente no!”gridò Olt.
Litigarono a lungo e alla fine deciderò:
-“Sono cresciuto nella torre nord e vado in quella direzione” disse Mures.
-“Visto che sono cresciuto nella torre sud, è lì che andrò” rispose Olt .
Si separarono, e il tranquillo Mures partì verso nord, invece il veloce Olt si precipitò verso il sud.

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Dopo un po’ Mures fu colpito dalla nostalgia del fratello:
-“Stiamo sempre a litigare”, pensò Mures, “ma ci vogliamo molto bene, siamo fratelli. Mia madre ci ha pregati di non separarci. Torno a cercare mio fratello!”
Attraversando una valle, Mures tornò a sud, ma non trovò il suo fratello Olt.  Si perse andando  a ovest, nelle  pianure così belle che dimenticò il fratello gemello.

Nel castello  la madre ricevette notizie dai suoi messaggeri:
-“Maestà, già da quando misero piede fuori dal cancello, Olt e Mures litigarono, separandosi, così infrangendo il suo comando.”
Sconvolta, la madre corse per far tornare indietro i figli, ma non riuscì a raggiungerli, perché scappavano in punti diversi.
Cominciò a piangere violentemente pregando  che i suoi figli si salvassero:
-“Dio, ti prego, guida i passi dei miei figli. Ho già perso il marito! Signore, fai in modo  che i miei figli non periscano mai!”
La madre  pregava con le lacrime agli occhi.
Dio ascoltò la preghiera e decise di trasformare i due principi in fiumi immortali. I fiumi sono rimasti fino ad oggi, mantenendo i loro nomi: MURESUL e OLTUL.
Mures scorre dolcemente verso la pianura, con la speranza che, dopo tanti giri ritrovi il fratello gemello.
E la gente canta così:

Mures, Mures, acqua liscia e tranquilla,
Fammi attraversare in un paese straniero
E sii parte del mio riposo.

Mentre il veloce e tumultuoso Olt, si schianta contro le rocce sanguinando alla Torre Rossa.  E la gente ha inventato la canzone giusta:

Oltule, maledetto fiume,
sei diventato profondo e ampio

che arrivi grande,
e mescolato al sangue.

 

Nykole

 

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