Problemi di dipendenza

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Quando ero piccolo, una notte, mio padre in una sessione di vino e televisione, dopo che mi ero alzato per andare in bagno mi disse di fermarmi davanti a lui e di ascoltarlo parlare, come suo solito. Per ore intere capitava, non ricordo molto bene quegli episodi.. ma ricordo bene che quella notte, in modo ipocrita, mi chiese di promettere che non mi sarei mai drogato. Anni dopo che quel vino che amava lo portò alla fine della sua vita, io, seduto sulla sua stessa sedia, in una serata anonima mentre mia madre sola dormiva, mi sono attaccato a una bottiglia per capire cosa si provasse. Finendola tutta.

All’ epoca facevo le superiori, fu proprio quello il periodo in cui iniziai a consumare le mie prime esperienze con quello che oggi possiamo definire sotto il termine molto generale di “droga”..

Resta e leggi tutto fino alla fine, perché dipingerò attraverso la mia vita, il modo in cui anche tu, o a chiunque tu voglia condividere la mia storia, possiate uscire dal tunnel “del divertimento”. E farò di più.. cercherò di fare si che chiunque entri in questo articolo, anche solo incuriosito e in cerca di un punto di vista sulla droga, ne uscirà trasformato con informazioni utili per migliorare la sua vita.

Non sono un ragazzino che ha fumato 4 canne, per avere qualcosa da scrivere sull’iPhone ascoltando una strumentale Trap e ci è rimasto stupido. Io ho davvero vissuto e toccato con mano quello che è il mondo della droga e della dissolutezza. Ho visitato quegli ambienti che i relatori che vanno di scuola in scuola a fare inutili pubblicità progresso dipingono senza aver mai visto. Ho incontrato la gente che vive per strada. Ho mangiato con pregiudicati. Ho visto persone rovinare la loro vita, distruggendo ogni frammento di coscienza che avevano garantendo una vita rovinata anche ai suoi figli. Io, ho visto, le persone tradirsi e infamarsi per due pippotti. E ho quasi rovinato la mia vita definitivamente seguendo tutto ciò. Quindi ascoltami bene, perché quello che ti dirò, spero, sarà un racconto crudo, ma che ti farà sentire, come mai prima d’ora, attaccato alla vita.

Partiamo da me.

Non perché sia in questo caso molto propenso a voler raccontare la mia vita sul web, ma è per dare a te le migliori informazioni. Io ho 25 anni ora, e sono fiero di dirti che non consumo sostanze, né sigarette, né alcolici, né pornografia, né altro, da qualche anno. Come ti anticipavo ho avuto un passato molto tormentato con le dipendenze, infatti esse sono cominciati fin dalla tenera età da disturbi alimentari molto gravi, che nessuno prendeva con serietà, anche se avrebbero dovuto. Ero capace di consumare un barattolo da mezzo chilo di Nutella in un’oretta ad esempio, ritrovandomi ancora affamato. Vi sembrerà una cosa da poco.. non una vera droga insomma.. vero? Allora consiglio di provare a mangiare 300 grammi di zucchero in un’ora e dirmi poi come ci si trova. Si avranno creato disturbi e problemi seri ai ricettori e i neurotrasmettitori che regolano i normali flussi di dopamina e serotonina nel cervello, sentendosi euforici in overdosing di queste molecole, proprio come fanno le droghe, più comunemente accettate. Nulla più, nulla meno.

Ci tengo a sottolinearlo, qualcuno avrebbe dovuto notare che era malsano tutto ciò. Io ora, avrei voluto che qualcuno lo notasse. Io volevo anche allora che fosse stato notato. Ma i bambini urlano una lingua che chi sa ascoltare solo le pubblicità non riesce a sentire, figurati poi capirla. I miei genitori, erano troppo impegnati per accorgersene. Infatti come spesso capita a chi inizia a fare uso di sostanze, ho avuto un’infanzia difficile. Vivendo in campagna e lontano dalla città, senza qualcuno che mi portasse a uscire e incontrare altri bambini, sono sempre stato molto solo, salvo rare eccezioni, e la scuola, era, superato le materne e cominciate le elementari, da circa la terza in poi, luogo di torture psicologiche che generalmente accettiamo con il termine bullismo, che non sono mai diventate percosse serie e violente, ma spesso sono diventate, troppo, fisiche. Tutto questo era dovuto, solitamente, dalla mia obesità, che a sua volta era generata dai disturbi alimentari, alimentata a loro volta dai problemi in casa e fuori da cui cercavo di fuggire. Urlando dentro e parlando poco fuori. Come tanti altri bambini. Quel bambino si sentiva solo, nonostante la sua fantasia e la possibilità di stare in natura gli permetteva di trovare l’ossigeno anche in mezzo all’oceano.

Ma più il tempo passava, più sembrava che quell’ oceano promettesse tempeste e non bastava più la fantasia, sempre meno forte.

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Crescendo bisogna fare i conti con le aspettative, spesso altissime che le altre persone hanno su di te. Io sono sempre stata un bambino “buono”, calmo e capace in ogni ambito di scuola che mi veniva proposto. Avevo voti alti fin da piccolo e trattavo bene la natura e gli altri in genere, a prescindere dall’ età che avevano. Proprio per questo mia madre, più di tutti, alzò molto il tiro su di me. Immaginandosi tutta la mia vita quando ancora io non potevo nemmeno capire quella società in cui lei mi vedeva. E che lei ancora non capisce. Per amore loro io seguitavo a prendere decisioni condizionate, perché erano fonte di felicità e confidenza nei miei familiari. Ad esempio, scelsi, di innamorarmi di qualche ragazzina, perché altrimenti non avrei potuto rispondere a tutti quei parenti, a cui i miei tenevano, che mi chiedevano, se mi piacesse qualche ragazzetta. Pessima scelta. Iniziai a bestemmiare perché i miei amici si impegnavano per farmelo fare, invitandomi a farlo per avere più amici, nonostante io fossi uno degli ultimi a non seguire questa moda, nonostante, dentro casa sentissi tutti i giorni quelle parole orribili che mi facevano soffrire. Nonostante.. nonostante io non avessi voluto. Ho ceduto.  Quello fu un presagio guardando a ritroso.

Nel tempo ho abbandonato, con le mie mani, tutto quello che ero, per diventare come tutti mi volevano. Infatti non ho più paura di ammetterlo..

Ogni scelta che ho intrapreso nella mia vita, l’ho fatto per compiacere qualcuno, l’ho fatto perché qualcuno mi aveva tacitamente promesso che se avessi perso, qualche pezzo di me, finalmente sarei stato amato da tutti gli altri.

Questo è stato anche il caso della pornografia, poi, la madre di tutte le droghe. Instradatami dal fatto che tutti la guardassero, e la raccontassero in classe. Molti di voi non crederanno che ciò possa essere catalogato come droga.. ma io reputo che sia una dipendenza a tutti gli effetti, che altera l equilibrio psicofisico e altera lo stato mentale, e che più di tutte si nasconde a base solida per l’ insorgere di ogni altra dipendenza. La lussuria rende schiavi del piacere, rende dissoluti ed ebbri di libidine. Di abbandono limbico all’estasi dei sensi.. davanti il quale vuoi togliere tutti i freni, vuoi correre più veloce, vuoi deglutire ogni goccia sperando che raggiunga sempre, punti più alti. Da cui poi cadi. Da cui poi cadi.. sempre più giù… vedi? È una droga.

Con la pace di chi non lo vuole ammettere. Se vuoi vincere le tue dipendenze, per prima, togli la pornografia, perché uccide la capacità di avere volontà e forza d’ animo. E se sei un uomo.. anche la tua virilità.

Parlando di virilità… Fù poi una ragazza a barattare il mio primo bacio per una sigaretta. L’ unico metodo che uno sfigato, che anni addietro si era giurato rivalsa seppellendo se stesso, aveva per ottenere quel premio ambito. Dell’ alcool vi ho parlato. Le canne erano monopolio del gruppo dei ragazzi “più fichi”, quelli senza apparenti problemi e con tanti amici attorno.. e allora comprai da loro le prime canne. Attorno a me, scappati di testa, si ammassavano e io li accettavo per fare numero. Mio padre morendo ha lasciato un mutuo di centinaia di migliaia di euro e mia madre non aveva soldi da darmi, quindi spacciavo. Cercavo contatti, prezzi migliori e cercando.. ho trovato un gruppo di ragazzi grandi, da cui, comprando da loro la droga ho avuto modo di farmeli sempre più amici. Tornavo da scuola e manco tornavo a casa, manco mangiavo, uscivo a bere, sperare che qualcuno comprasse e fumare sessioni molto lunghe di canne, anche decine al giorno, ed eravamo sempre in tanti. Con mia madre non ci andavo d accordo.. ma ormai le persone non mi trattavano più come uno straccio. Anzi, si stupivano di me, e di quanto fossi cambiato anche fisicamente. Ad alcuni piacevo, ad altri no, ma ero soddisfatto, a scuola ci andavo giusto per prendere quei 6/7 alle verifiche e non mi bocciavano, giusto per fare contenti i parenti o per vendere, mia madre si era risposata, tutto sommato la vita, sembrava sorridermi, con degli occhiali da sole e qualche canna in bocca a bordo di una piscina.

Ma non ero felice, anzi la scontentezza era parte della mia personalità Riot e Dark, quindi all’inizio era funzionale che non lo fossi e l’analisi costi/rendimenti era comunque a mio favore. Ma non ero.. felice.. ridevo e scherzavo con tante persone!

Ma non mi sentivo amato..

Un bel giorno incontro ACD però.

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Li tutto cambia. Avevo 17 anni e mi ero scordato della mia fantasia, quindi mai avrei pensato che l’universo potesse essere rinchiuso in una stanza e che l’ossigeno potesse avere un buon sapore. Quando leggevo gli articoli, di questo sito trovato a caso sui commenti di tutt’altro blog, che neanche ho letto e su cui ero capitato, il mondo si colorava davvero! Ma non come quando fumavo, che ormai a furia di lunghe sessioni di canne neanche sentivo. Quando meditavo mi sentivo bene! Il modo sembrava nuovo, scoprivo ogni giorno qualcosa.. mi sentivo dentro un videogioco e mi sembrava divertente. Se non lo hai già fatto corri sul sito di Accademia di Coscienza Dimensionale.

Le esperienze arrivavano subito e io mi innamorai della possibilità di un mondo psichico, e di come mi ha fatto sentire forte. Di come mi aveva fatto sentire.. davvero felice, come niente prima d’ora.

Prima smisi di spacciare, poi smisi di fumare le canne. Certo non avevo soldi così, ma facevo qualche altro lavoretto ogni tanto, e mi andava bene. Questo, però non è il lieto fine che pensi. Mi spiace deluderti. La storia comincia qua. Pensavi davvero che potesse andare così? Il mondo reale è di altra pasta e io dovevo ancora farmi i denti.

Il giorno che dissi al mio migliore amico e al mio gruppo che avevo intenzione di smettere di fumare come pensate la abbiano presa? Voi pensate che sarebbe stato semplice? Io si.

Mi sbagliavo. Si opposero in ogni modo tentando di farmi fumare più che poterono, tra chi non lo accettava e chi ci provava giusto per “cazzeggiare”, del tutto inconsapevole. Si impegnarono proprio. Non avendone abbastanza andarono a comprarne di più pur di farmi vedere quante ne passavano, e a cui io rinunciavo. Ne girarono 12 nell’ arco di due ore. Alla fine cedetti fumando qualche tiro della 12esima, almeno finiva la storia che era seccante, pur non cambiando la mia opinione. Riuscii a smettere per tanto.

Ma è pur sempre vero che continuavano a essere i miei amici, non riuscii a smettere quindi di bere e fumare sigarette, mi sarei sentito fuori luogo, e poi avevo “già fatto tanto”, o almeno, mi dicevo così. Semplicemente mi alcolizzavo un po’ di più per rimanere comunque legato a loro e non restare di nuovo solo, non ero disposto a farlo. Per me era la cosa più sensata, e non sapevo ancora che la scelta più giusta, non è sempre quella migliore. Dopo un anno e poco più di “inutile” resistenza, meditare non funzionava più, perché bevevo troppo, così lasciai la meditazione perché “non funzionava”, ancora peggio ripresi con le canne. Non vedevo dove tutto mi stesse portando e sembrava anche serena l’atmosfera. Attorno a me, intanto, la “qualità” e il livello di droghe aumentavano nuovamente e da qui in poi è arrivata la mia definitiva caduta, che terminerà con lo zenit del 2019, dentro un centro psichiatrico, a seguito di un TSO. Partire da un ragazzo che ha sofferto per trasformarlo in uno squilibrato da giudicare è un gioco da ragazzi a quanto pare.

Passai per un periodo dove dalle canne quotidiane, si era passati a droghe superiori in aggiunta. Dove i sabati al bar erano diventati weekend interi ai rave. Coca, ketch, speed, MD, pasticche a sorpresa, per chi era più spirituale c’erano i funghi, l’LSD, la DMT, per i più persi c’era il crack e poi anche l’eroina.. io per fortuna non feci uso quotidiano di queste sostanze, senno qua a parlarne non ci sarei. Ma ne feci uso eccome di alcune di loro. In quello stesso periodo arrivarono attacchi a cui non potevo più difendermi, manipolazioni, i miei amici si comportavano tutti poi, più o meno, male con me, immotivatamente, fino a che, non sono caduto del tutto. Sarebbe semplice dirmi che sono stato uno stupido.

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Che sapendo dell’esistenza di ACD avrei potuto semplicemente dedicare qualche ora in più a fermare tutto ciò e poi tornare a farmi le canne. Ecco perché diventa importante che io ti dica che quando scegli di abbandonarti al Low, e di ignorare la spiritualità, non te la ricordi proprio. Pensi che se lo avessi capito non lo avrei fatto? Pensi che anche quando prima del ricovero sentivo voci parlare nella mia testa e strane allucinazioni, se avessi potuto scegliere, non avrei scacciato i problemi?

Certo che lo avrei fatto, solo che una scelta non ti è concessa..

Per riprendermi dopo il TSO, ci vollero anni di intensi cambiamenti e crescita personale. Infatti all’epoca mi imbottivano di psicofarmaci, sopra i quali io fumavo e bevevo ancora, ma ti parlerò di questo in un altro contesto. Ero tornato tuttavia a essere quello 0 di una volta in tutta questa faccenda. Non avevo più il carisma.. per i miei amici ero come una palla al piede. Avevo già iniziato a perdere punti rispetto a gli altri miei amici, all’interno del gruppo e con le ragazze, perché mi tiravo naturalmente indietro da tirare con il naso qualsiasi cosa vedessi in ogni occasione. Immaginatevi poi dopo tutta quella faccenda. Avevo perso tutto..

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Ma io avevo abbandonato tutto me stesso per quel mondo quindi non potevo stare senza. Se mi facevano male li perdonavo. Se mi insultavano me ne facevo una ragione, se la ragazza che mi piaceva faceva tutti i punti precedenti e in più ogni tanto mi schiaffeggiava.. la perdonavo.

E per riprendere in mano la mia vita, ho dovuto lottare, crescere e soffrire tanto. Tanto.

E ora ti svelerò il segreto, molto bene espresso da un ragazzo ex alcolizzato da cui ho preso questa citazione dopo che da solo ne sono uscito e che aiuterà a rendere l’idea chiara del tipo di mentalità che serve crearsi, per smettere e per sopravvivere a questa crudele società.

Ascoltami bene.

“La droga, non è il tuo problema, ma la tua soluzione.”

Rileggilo con calma. Come hai capito ho preferito soffermarmi non tanto sulle numerose vite rovinate che ho visto. Anche se avrei potuto passare ore a descriverti persone invecchiate prima del tempo incapaci di muoversi e con le braccia piene di buchi, in centri psichiatrici, che hanno le dita gialle per il bisogno intenso di sigarette e che, non riescono più neanche a parlare o andare in bagno da soli. Avrei potuto parlarti di chi ha consumato tutti i soldi di una famiglia benestante spendendo migliaia di euro in cocaina al mese per colpa di un padre che non ha nulla di questo epiteto. O di ragazzi morti per strada in incidenti raccapriccianti, di madri che hanno 5 figli piccoli, che non vede quasi più, a 30 anni e il mercoledì pomeriggio ubriache al bar che non si reggono in piedi, o di chi ha passato 6 ore senza ossigeno dopo un overdose di crack e di eroina insieme, e che dopo essere sopravvissuto ha ripreso a drogarsi. Ma tu non hai bisogno di questo.

Tu hai bisogno di sentirti dire che la droga è sempre stata la tua soluzione. Non il problema. Per farti capire bene cosa intendo userò nuovamente la mia storia..

Se uscivo con una ragazza e mi sentivo in imbarazzo o ansioso perché, dovevo andarci a letto, la mia soluzione era l’alcool.

Se non avevo amici, e ne volevo di nuovi, la mia soluzione era chiedere loro una sigaretta.

Quando io e mia madre urlavamo per i motivi anche più stupidi, sempre gli stessi, fino a tagliarci il cuore, io mi facevo una canna.

Se mio padre era morto, e prima di morire e lasciarmi nei guai, mi ha detto, più volte, che ero un errore, rispetto al che mi voleva bene, io mi ubriacavo nella speranza di sentirlo più vicino.

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Se non mi sentivo amato, facevo sesso, anche da solo se serviva..

La droga è sempre stata la soluzione ai miei problemi, e i miei problemi erano altri che io non affrontavo mai. Quando capisci che sei tu il problema, e che puoi cambiare soluzione. Puoi cambiare totalmente la tua vita da un giorno all’altro, senza dare spiegazione a nessuno! Prima concentrarti e scaricare la colpa sul tuo “rito” o “sostanza”, guarda te stesso, e abbi il coraggio di mettere la tua felicità avanti tutto.

Così la droga non ti servirà più.

Non a caso scoprendo la meditazione, che davvero mi ha dato in quel periodo soddisfazione e felicita, smisi di fumare e spacciare! Mentre neanche dopo aver rischiato il senno, o la vita, si riesce a smettere.. per un figlio smetteresti.. per qualche anno di vita in più no, non te ne frega.

Vedi che non è una scelta logica? È totalmente irrazionale, perché lo stesso atto di drogarsi è illogico. In questo discorso c’è poi l’elefante della stanza. Non puoi sognare di cambiare te stesso in un ambiente limitante.

Se vuoi smettere di usare sostanze, ma esci solo con persone ne fanno uso, probabilmente non ci riuscirai sappilo. Come dire di non giocare più di azzardo e che vai al casinò solo per farti un’educazione finanziaria. Nel mio caso specifico ho avuto modo di cambiare e di far crescere ciò che era più autentico di me, perdendo tutte quelle persone, quando iniziai un semplice percorso di crescita personale che mi spingeva a creare contatti per vendere servizi. Se ne sono andati da soli, per così poco, perché li volevo nel business hahah

Parlavano male di me e facevano comunella, mentre poco prima si erano traditi tutti vicendevolmente. Infatti tutto quel gruppo si è sfasciato, da solo, tra tradimenti di coppie, zizzania, e invidie.

Pensi davvero che il gruppetto con cui ti droghi siano tuoi amici? Non è così.. lo sai. Nell’ 80% dei casi basterebbe smettere di drogarsi per farli sparire come scarafaggi alla luce del sole. Non ci crederai, perché secondo te loro sono la tua famiglia, quella che hai scelto. Allora prova a cambiare in qualsiasi modo tu preferisca e vedi, quanti problemi o obiezioni ti faranno. Come se le tue scelte di vita fossero affare loro.

Io comunque, non avevo affrontato i miei problemi, non ancora, ma questo mi aveva dato una mentalità diversa, vincente, stimolante, paziente, lucida.. ho imparato che se voglio qualcosa, devo fare in modo che il successo sia l’unica naturale conseguenza, impegnandomi e creando, mattone dopo mattone, le situazioni adatte affinché ciò avvenga. E questa cosa non te la insegnano a scuola, tantomeno te la insegnano i genitori salvo rari casi. Quelle persone poi, se ne sono andate da sole. Ho smesso di ubriacarmi come fosse un dovere, e smesso nuovamente con le canne. Stavo veramente bene. Ma io volevo di più..

Una volta abbandonato quel pretesto di crescita personale, in cerca di qualcosa di più autentico, ormai lontano da tutte quelle persone false, quando finalmente mi vedevo più libero che solo, ho potuto rinascere veramente, lasciare tutte le droghe per poter vivere veramente. Ho tolto la pornografia, ho tolto le sigarette (non avevo mai fatto un giorno senza sigarette in 8-9 anni prima di allora.. se non le avevo, rompevo i mozziconi usati e me ne facevo di nuove), ho tolto completamente ogni goccia di alcool. Solo dopo ulteriori mesi sono riuscito a tornare in ACD. La cosa che più mi aveva ispirato e aiutato all’epoca.

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L’ultimo consiglio che ti dò, è cerca di ragionare sempre nei termini di chi vorresti diventare, invece nei termini di chi sei.

Questo ti porterà lontano.

Parti da te stesso, con te stesso al centro e alla fine, e se vorrai stare sempre meglio, troverai sempre modi nuovi e migliori. Io ho trovato in ACD la possibilità di essere finalmente ciò che ho sempre sognato e mai chiesto perché pensavo potesse non esistere. Come ti ho detto, i miei problemi li ho risolti io, ma ACD mi ha dato una mano fondamentale. Comincia il percorso a steps, non cadere nel tranello del “lo faccio quando smetto di fumare le sigarette”, perché non riuscirai a fare né l’uno nell’altro.

Prendi il treno finché è in stazione. Perché io ho avuto davvero paura che non passasse più nessun treno. E ti auguro di non doverlo passare anche tu tutto ciò.

Per quanto riguarda i consigli pratici, te ne lascio un ultimo. Ogni volta che vuoi cambiare un’abitudine valuta bene quali saranno i passi nel dettaglio, quali sarà il beneficio che avrai e butta via tutto quello che ti teneva vicino a quell’abitudine.

Es.

Per le sigarette, la dipendenza che credevo più difficile da togliere, mi sono informato su cosa accade al corpo giorno per giorno, nel primo mese, da quando smetti di assumere sigarette. Quando finisce la nicotina dal corpo, quando inizia l’astinenza fisica, quando ritorna l’appetito, quando aumentano le quantità di ossigeno nel sangue e dopo quando i polmoni iniziano a guarire etc etc

Era primavera e volevo a tutti i costi sentire il profumo dei tigli in maniera più libera, perché li sentivo ovattati e a me, piace molto quel profumo fantastico, che libera la mente e i polmoni. Questo era un perché sufficiente per me.. riconnettermi con l’abbondanza di vivere. Prima mi accontentavo di non fumare quando stavo con la mia ragazza, poi poco dopo, ho preso più coraggio e mi sono lanciato.

Ho buttato, come mai avevo fatto negli innumerevoli e fallimentari tentativi precedenti, ogni singolo accendino, pacchetto, posacenere, fondino, mozzicone, filtro, cartina etc.. da casa mia. Niente mi avrebbe più ricordato le sigarette in casa mia. E fuori mi armavo di volontà nel non comprarle e non chiederle a nessuno.

Facevo il cameriere e invece di uscire a fumare, uscivo e facevo esercizi di respirazione, di cui stavo studiavo in quel periodo gli effetti sul corpo, tu oggi puoi scegliere di respirare prana. E non ho detto a nessuno che stavo smettendo, lo facevo e basta, senza troppe storie e l’ho fatto solo dopo una settimana circa.

Questo era tutto ciò che potevo darti. Spero vi sia utile, e in bocca al lupo per la tua quotidianità e le tue sfide.

Scritto il 4 aprile 2025, consegnato il 6.. ho mantenuto la mia promessa..

Nicol

 

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