LA MIA ESPERIENZA CON LA DROGA E COME NE SONO USCITO

Pagina 1 di 4

In queste pagine vorrei raccontare il mio passato con le tre principali droghe con cui ho avuto a che fare: la cannabis, l’alcool e il tabacco.

La prima che ho iniziato ad assumere è il tabacco, all’età di 13 anni. Poco tempo prima avevano già iniziato alcuni miei coetanei e nonostante in quel primo momento io fossi molto contrario, anche perché vedevo i miei fumare e non comprendevo perché farlo se si sa quanto fa male (cosa che ho compreso successivamente), mi lasciai poi convincere a provare. La prima volta percepisci il danno del fumare nella sua totalità: tutto ti brucia, tossisci tantissimo e hai giramenti di testa con un solo tiro. Purtroppo, il corpo si abitua in fretta e dopo qualche giorno, provando ancora e ancora non senti più il danno interamente e riesci a fare più tiri. Sinceramente non ricordo che cosa mi spinse alla fine a provare, nonostante la mia contrarietà iniziale; penso che il bisogno di sentirmi più apprezzato dagli altri ragazzi soprattutto a scuola, che in quel periodo (le medie) fu per me un ambiente abbastanza stressante sotto alcuni punti di vista, sia stato una delle principali motivazioni.

I primi anni fumavo due, tre sigarette al giorno, poi ho iniziato ad aumentare fino ad arrivare alle dieci e oltre durante le superiori.

A 16 anni ho bevuto per la prima volta alcool fiondandomi sui cocktail misti di superalcolici. L’alcool è diventato poi un’abitudine settimanale, nel fine settimana si andava in discoteca o al bar o in giro a caso e si beveva con l’unico scopo di sentirne gli effetti. A volte si beveva di più, a volte di meno ma raramente si saltava. Personalmente non mi è mai piaciuto, come potrebbe piacere un cibo o una bevanda, a parte qualche eccezione e quindi bevevo solo per l’effetto e per la sensazione di sentirsi figo o chissà chi agli occhi degli altri. Ripensando a quel periodo un desiderio fisso era quello di rimorchiare (cosa alla fine mai successa), andavi in discoteca a bere e passavi la serata a guardarti intorno cercando il coraggio di farti avanti, che poi significava andare a ballare dietro a qualcuna sperando che non ti rifiutasse, nel mio caso alla fine vinceva quasi sempre la “paura” di un rifiuto e non mi buttavo lo stesso nonostante gli effetti dell’alcool… Essendo andato di nuovo in discoteca anche molto tempo dopo aver smesso di bere e fumare, ho ritrovato le stesse identiche dinamiche e oggi come oggi posso dire che è difficile trovare situazioni più vuote di quelle: stanze piene di ragazzi che passano le ore a bombardarsi di pessima musica ad alto volume, fatti e ubriachi, a guardarsi continuamente intorno in cerca di qualcosa che possa succedere, molti addirittura sentono che non vorrebbero essere lì e che è tempo sprecato e controproducente ad alti livelli, ma non riescono a dire di no e continuano a tornarci e ritornarci. Riguardo a ciò che mi causava l’alcool e di cui avevo immediato riscontro ho il ricordo di tante e tante giornate con mal di testa e nausea impressionanti, è successo davvero molte volte che il giorno dopo una bevuta importante stessi così male per molte ore, ma nonostante questo continuavo incoscientemente a farne uso.

Infine, a 17 anni provai per la prima volta la cannabis e per i successivi tre anni divenne un’abitudine giornaliera. All’inizio solo in compagnia ma con il passare del tempo iniziò a diventare anche un’abitudine personale. Cominciò per curiosità e poi fu la droga che al tempo mi piacque di più; letteralmente era uno dei pensieri che non potevano mancare nella giornata, insieme alle sigarette che ormai erano consolidate. Ricordo molto tristemente che l’umore della giornata fuori con gli amici era determinato dal fatto che si trovasse o meno da fumare e facevamo davvero i salti mortali per trovarlo a volte. Questo capitò numerose volte anche se in genere poi si trovava, ma quando non si trovava le sensazioni cambiavano completamente e ci si sentiva come se non valesse la pena fare più niente, come se si avesse perso un’occasione per essere felici. Ci si salutava e si andava a casa a distrarsi con altro. Invece quando la si trovava la felicità era a mille e si bramava il momento.

Pagina 2 di 4

Verso i 19-20 anni, durante il primo anno di università, mi resi conto che qualcosa non andava. Mi sentivo fiacco e affaticato e ho iniziato a pensare di smettere di fumare almeno le sigarette. Ho fatto per un po’ di tempo un tira e molla dove smettevo di fumare sigarette ma aumentavo le canne e allora ritornavo anche alle sigarette però sentivo che non potevo continuare così. Poi durante il secondo anno di università mi imbattei nel sito Accademia di Coscienza Dimensionale, mentre cercavo informazioni riguardo alla meditazione e al momento presente. Ho incominciato di lì a breve a leggere tutto il materiale e a praticare in modo costante la Meditazione insegnata. Per molti mesi fumavo ancora mentre portavo avanti le pratiche e le cose hanno iniziato a cambiare, io ho iniziato a cambiare. Anche l’effetto della cannabis che prima mi piaceva molto, ho iniziato a sentirlo in modo differente. Ho iniziato a rendermi conto che mi isolava: quando fumavo era come se mi infilassi in una bolla dove provavo sensazione di benessere ed ero costantemente immerso nei pensieri, pensavo a tantissime cose e mi sembrava di notare un sacco di cose ma non riuscivo a comunicare con gli altri o almeno non in modo normale e quindi ciò che rimaneva di quel flusso di pensieri alla fine era zero una volta passato l’effetto. Quindi oltre al già desiderio di voler smettere con le sigarette ho maturato questa consapevolezza anche con l’erba, ma in quel momento non avevo ancora deciso di smettere e anche se avevo diminuito continuai. Presi la giusta consapevolezza e mi decisi del tutto quando lessi, durante il percorso in Accademia, a proposito delle droghe, tra cui ovviamente quelle di cui facevo uso. Ormai avevo maturato grande fiducia negli insegnamenti di Angel e nelle sue pratiche e quindi quel documento mi aprì definitivamente gli occhi e mi decisi.

Smisi di botto di fumare erba e il primo giorno, di fronte ad altri che fumavano, ho sentito proprio il desiderio fisico estremamente forte ma comunque non fumai mai più e il desiderio scemò in fretta, sicuramente grazie alla Meditazione che colmava il vuoto che prima provavo a colmare con quelle sostanze. In particolare, mi sono reso conto con il tempo che la sensazione di pienezza, benessere interiore che prima credevo di provare solo grazie all’erba e provavo solo quando fumavo, ora riuscivo a provarla quando volevo e in particolare durante la pratica.

Con le sigarette feci più fatica, mi ci vollero mesi in cui cedevo alla tentazione anche dopo giorni che non fumavo e poi mi pentivo subito dopo cadendo numerose volte in una sorta di illusione che mi faceva credere che lo avrei fatto per l’ultima volta ma poi non era mai così. In sostanza: mi nasceva il desiderio di fumare, mi sentivo come se non soddisfare quel desiderio mi avrebbe fatto perdere chissà che cosa e mi autoconvincevo che potevo farlo e poi non lo avrei più fatto, lo soddisfacevo e immediatamente mi rendevo conto che di tutto il desiderio che provavo appena prima non era rimasto nulla e non c’era traccia di appagamento da quel gesto ma solo amarezza e rabbia per aver fatto qualcosa che non avrei voluto fare e che alla fine non mi aveva fatto sentire per nulla meglio.

Andò avanti così per parecchio tempo finché riuscii a non fumare per più tempo e a non cedere più all’inganno, non avrei tollerato a me stesso un cedimento dopo così tanto tempo senza fumare. Da quel momento non fumai mai più neanche le sigarette.

Ma arriviamo a parlare dell’alcool, che è la sostanza con la quale ho fatto più fatica a smettere, anche se era quella che mi piaceva di meno, che usavo di meno e che mi causava più malesseri evidenti. Per smettere definitivamente di bere anche solo una goccia di alcool mi ci sono voluti altri tre anni, questo perché è qualcosa di talmente radicato e normalizzato nella nostra società che anche solo stare fermo a non bere in mezzo a tutti gli altri che bevono ti fa sentire escluso e finisci col prenderti qualcosa solo perché ti senti “esposto”, come se fossi in bella vista e alla portata immediata del giudizio altrui senza il tuo bicchiere in mano. Questa è la sensazione che tante volte mi ha fatto prendere anche solo una birra pur di non sentirmi così. Poi non era solo una sensazione perché quando decidevo che non avrei bevuto dovevo sorbirmi le pressioni degli altri, anche di perfetti sconosciuti, che proprio non si capacitavano del fatto che io non volessi bere qualcosa. Sembra assurdo ma è esattamente così che succede e lo si comprende solo quando si inizia ad uscire dai binari.

Pagina 3 di 4

Vero anche che io decisi fin dall’inizio di non privarmi delle feste, delle uscite, per nascondermi da quelle situazioni ma anzi mi ci ficcavo volontariamente e quindi a volte cedevo a bere, anche se molto poco. Ho imparato, in quelle occasioni dove non bevevo, a divertirmi in modo molto più reale e sano, a godermi davvero una situazione e a provare quella bellissima sensazione di non aver bisogno di niente per stare bene. Ho iniziato lì a maturare la sensazione di grande fierezza nei miei confronti e di libertà. Finalmente alla fine ho capito per bene che la mia vita la devo decidere io e che se non voglio fare una cosa, soprattutto se mi danneggia enormemente, di certo non la devo fare per soddisfare gli altri anche perché a pagare le conseguenze delle mie azioni su di me sarò unicamente io. Ho smesso definitivamente all’età di 24 anni non bevendo più neanche una goccia e stando oggi attento anche agli alimenti nei quali avrei potuto trovare l’alcool. Potrà sembrare esagerato ma le cose si maturano gradualmente e quando si comprende davvero che quello è un veleno si cerca di evitarlo in tutti i modi, ma appunto bisogna comprenderlo e può volerci tempo. Nessuno è costretto a fare nulla e tu che stai leggendo non sei costretto a smettere di botto e totalmente eventuali sostanze che assumi perché altrimenti sarai giudicato da uno come me che è riuscito a liberarsene, una cosa che credo è che per smettere davvero deve esserci prima di tutto il desiderio di farlo. Ricordo perfettamente quando non avevo il minimo desiderio di smettere di bere e di fumare perché semplicemente non consideravo quelle azioni come qualcosa di così tanto negativo e pensavo di averne il totale controllo. Se ti trovi in questa condizione smettere sembrerà una costrizione e sarebbe difficilissimo farlo. Oggi però vedo questa condizione come una grande ipnosi perché che quelle sostanze facciano male, anche se non sono note tutte le conseguenze che causano, è un dato di fatto e credere di averne il controllo è una pura illusione perché in quel momento è esattamente il contrario: loro hanno il controllo su di te. Fintanto che la tua vita si baserà sull’assunzione di quelle sostanze, anche se ti convinci del fatto che è tua volontà ma poi se rimani senza il pacchetto o senza la canna e tutto il mondo cambia ai tuoi occhi, devi renderti conto che sono loro a decidere come tu debba sentirti. Invece magari hai già maturato un desiderio di cambiare qualcosa perché senti che non puoi andare avanti per sempre su questa strada, e allora ti dico di insistere, di appigliarti a qualunque cosa, anche alle più piccole. Io mi sono appigliato a volte a frasi dette da qualcuno, all’esempio di altri. A chi si sta appena avvicinando a provare qualcosa, per curiosità o per altro, dico invece che provare quelle sostanze equivale a crearsi un problema che altrimenti non si avrebbe. Si crea un bisogno che poi andrà soddisfatto, se non lo si farà si starà male e se lo si farà si penserà di stare bene ma in realtà il corpo e la mente staranno male e non c’è minimamente paragone con quanto si può stare bene in un corpo sano e in salute. Anche l’uso sporadico può fare veramente male ed è estremamente sottovalutato perché ti fa credere di averne il controllo, di farlo solo quando “vuoi” tu ma il punto è proprio questo, nessuno vorrebbe farlo perché non è qualcosa che ci fa stare davvero bene, soddisfa quella voglia del momento ma il benessere è altro e lo si può provare solo avendo cura del proprio corpo e della propria mente.

Per questo consiglio davvero a chiunque di provare la Meditazione insegnata in Accademia di Coscienza Dimensionale e tutti gli altri insegnamenti e pratiche di Angel perché io oggi posso dire con certezza che è solo grazie a lei che ho potuto smettere e ottenere molto di più. Ho ottenuto una buona fetta di libertà, libertà da quei pesi che ogni giorno dovevo soddisfare per stare bene e libertà emotiva perché oggi la mia serenità dipende in larghissima parte da me piuttosto che da quello che mi succede e assumere qualche sostanza per trovare serenità è un lontanissimo e deprimente ricordo.

Infine, ma non meno importante, ho conosciuto un benessere mai provato prima che continuo a coltivare sempre di più migliorando anche il mio stile di vita. Ormai sono quasi 10 anni che non fumo più e quasi 6 che non bevo e non potrei essere più contento, fiero e grato.

Riflettendo, in conclusione, sulle ragioni per le quali ho iniziato e continuato con l’uso di queste sostanze credo che centrale sia la sensazione di essere sempre nel mirino dell’opinione degli altri e di dover quindi fare qualcosa per migliorare la propria immagine.

Pagina 4 di 4

Ho notato che i ragazzi soprattutto sono immersi in una cappa di sensazioni negative e anche io ricordo che vivevo tutto come immerso in questo fumo di pensieri e ossessioni, cose che oggi mi sembrano totalmente irrilevanti ma che lì erano le cause delle mie azioni e comportamenti verso di me e verso gli altri. Oggi vedo tutto in modo molto più ampio e dall’esterno, complice sicuramente l’età più matura ma indubbiamente anche grazie alla Meditazione che ha ridotto drasticamente l’influenza dei pensieri che comunque continuano a tormentare anche in età adulta. Quello che ho raccontato è frutto dei ricordi e sicuramente ci sono molte cose che non ricordo perché non ho nulla di scritto, per questo penso che scrivere e annotarsi quello che ci succede sia molto importante e potrà essere utilissimo nel futuro.

Auguro a te che hai letto queste esperienze di riuscire a trovare il tuo benessere, quello reale e solido, che nessuna persona, nessuna sostanza e nessun evento potranno portarti via.

 

France

Questo documento è di proprietà di https://significato.online/. Tutti i diritti sono riservati, è vietata qualsiasi utilizzazione non autorizzata, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte di Significato.Online. Ogni violazione verrà perseguita per vie legali. ©
0

Aggiungi un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commento *

Nome
Email
Sito Web

Vuoi aggiungere il tuo banner personalizzato? Scrivici a [email protected]