La bellezza esteriore: arte, culture e riflessioni per imparare ad amare il proprio corpo

 

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In un’epoca in cui siamo esposti a un continuo bombardamento mediatico con lo scopo di farci pensare o agire in un determinato modo, non possiamo negare la forte influenza che hanno i mass media sulla nostra vita, in particolare sulle nostre decisioni, gusti ed emozioni.

Nei programmi televisivi e nelle varie riviste vediamo donne magrissime, con un seno perfetto e simmetrico, lunghi capelli lucenti, labbra carnose e pelle liscia; insieme a uomini alti, con un fisico atletico e lo sguardo penetrante. Questi modelli sono diventati l’ideale di bellezza a cui aspiriamo e molte persone ricorrono ai metodi più estremi e dannosi per raggiungerlo.

Vediamo questi corpi perfetti e non possiamo fare a meno di confrontarci con essi, indotti a pensare di essere sbagliati perché non siamo come loro, e così nascono i nostri complessi fisici e la continua frustrazione e stress emotivo nell’intento di modificare ciò che vediamo allo specchio. Quello che però non tutti sanno è che le immagini dei modelli e delle modelle che vengono pubblicate sono state prima ritoccate e modificate per rendere i corpi perfetti senza alcun difetto, togliendo ogni tipo di imperfezione, evidenziando i lineamenti del corpo e addirittura sostituendone intere parti. Su internet ci sono moltissime foto che mostrano la differenza tra quelle reali e quelle poi modificate con photoshop.

Vedete quanto è assurdo? Vogliamo essere come loro e cerchiamo uomini e donne che assomiglino a quell’ideale fisico creato da un computer, è pura finzione che però nella nostra mente è diventata realtà.

Se guardassimo di più la vera realtà che ci circonda vedremmo che le persone sono completamente diverse tra loro e che quei difetti così antiestetici sono in realtà comunissimi.

Il problema è che quel finto modello finisce per condizionare anche quello che fai, diventando a volte una vera ossessione. Quando andavo al mare e dovevo indossare il costume mi vergognavo del mio corpo e c’erano amiche che addirittura preferivano restare a casa per lo stesso motivo. Sono sicura che questo succede a molte persone, ma provate ad andare in spiaggia e guardatevi intorno: chi l’ha detto che bisogna per forza avere la pancia piatta, addominali scolpiti, braccia muscolose, essere completamente depilati e con la pelle abbronzata? Sono tutti così? No! Nella realtà ci sono corpi smilzi e corpulenti, peli, smagliature, cellulite, brufoli, rughe, fianchi larghi, gambe corte, e potrei continuare la lista. Ma allora, se a tutti crescono i peli e la maggior parte delle donne hanno la cellulite, perché sono considerati terribili difetti? Perché dobbiamo modificare il nostro corpo per cercare di diventare come quelle finte modelle?

Perché la bellezza è diventata un business, quindi dobbiamo spendere per farci la ceretta, la depilazione laser, il peeling, per assottigliare le sopracciglia, per comprare la maschera per i capelli, la crema antirughe, anticellulite, quella idratante, quella snellente, la crema per le mani, per la pelle secca, i cosmetici, gli oli, per tutti i trattamenti estetici, ecc. e se va di moda avere un piccolo spazio tra gli incisivi dobbiamo pure pagarci il dentista per farci spostare i denti! Dal quale, ovviamente, ritorneremo di corsa per farceli risistemare, non appena smetterà di essere un segno di bellezza.

Certamente è importante prendersi cura del proprio corpo, ma ossessionarsi e dover soffrire, ricorrendo addirittura alla chirurgia plastica, è davvero un’esagerazione, solo per adeguarci al canone di bellezza attuale.

 

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In realtà l’ideale estetico è strettamente legato all’epoca in cui si sta vivendo ed è quindi stato soggetto a numerose modifiche nel corso del tempo, con l’alternarsi di opulenza e magrezza come canoni di riferimento. Questo è un video realizzato con modelle di diversa corporatura che riassume com’è cambiata l’idea della bellezza femminile negli ultimi tremila anni: www.youtube.com/watch?v=Xrp0zJZu0a4

Un video simile, anch’esso molto interessante, rappresenta la trasformazione del make-up delle donne nella storia: www.youtube.com/watch?v=g08-_NExOX0

Grazie alle arti figurative possiamo aprezzare come i canoni di bellezza erano molto diversi rispetto a oggi. Prendiamo ad esempio la Venere di Willendorf, famosa statuetta preostorica, e la Venere dormiente, dipinto rinascimentale di Giorgione e Tiziano Vecellio.

Se consideriamo che i popoli della preistoria vivevano in condizioni di sopravvivenza molto difficili, è intuibile il motivo della forma corpulenta con seno, fianchi e ventre esageratamente evidenziati, che indicano la fertilità femminile (requisito essenziale per la propria sopravvivenza). Allo stesso modo, anche nel Rinascimento il modello di bellezza femminile consisteva in forme piene e abbondanti per indicare la superiorità di status sociale.

Se dovessimo rappresentare il modello di bellezza attuale potremmo benissimo usare la “scultura” di una Barbie, dalla figura stilizzata che si allontana molto dal vero corpo femminile. Una perfezione che rasenta l’irreale, come dimostrato dalla modella Valeria Lukyanova che si è sottoposta a una serie di interventi chirurgici che l’hanno completamente trasformata, tutto per diventare una “barbie umana”.

L’ideale di bellezza non è universale e non cambia solo in base al periodo storico, ma anche al luogo. In uno studio intitolato “Percezioni della perfezione” è stato chiesto a designer di 18 paesi di ritoccare un’immagine di una donna per renderla adeguata alla propria percezione culturale di bellezza, e come si può vedere dai risultati essa differisce notevolmente in base alla nazionalità: https://onlinedoctor.superdrug.com/perceptions-of-perfection/

Lo stesso studio è stato fatto con l’immagine di un uomo: https://onlinedoctor.superdrug.com/perceptions-of-perfection-part-ii-men/

Siamo abituati ai canoni estetici della cultura occidentale, ma pensate che ad esempio in Giappone è considerato attraente avere i denti storti, a tal punto che le ragazze decidono di farsi incollare canini finti pur di non avere i denti allineati (a Tokyo c’è una clinica specializzata in questo tipo di interventi). In una tribù in Birmania per soddisfare i criteri di bellezza locali, secondo i quali avere il collo lungo rende più sensuali, le donne iniziano ad indossare anelli di ottone dall’età di cinque anni con l’obbiettivo di allungarlo, deformano anche le spalle e il torace.

 

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Nelle aree più rurali dell’Indonesia le donne vengono considerate più sexy se hanno i piedi grandi, mentre in Cina la sensualità femminile si esprime con i piedi piccolissimi, portando a fasciarsi le estremità in minuscole scarpe e compromettendone così la postura e l’andatura. In Etiopia per gli uomini della tribù Karo avere cicatrici è un segno di mascolinità, portando anche a procurarsele volontariamente. E per quanto ci possa sembrare sorprendente, in Mauritania in cui il cibo scarseggia le donne formose sono considerate molto attraenti, portando addirittura ad andare in centri specializzati per aumentare di peso.

L’idea di bellezza che abbiamo è quindi condizionato dalla cultura in cui viviamo, pertanto lo stesso corpo potrebbe essere sgraziato per noi e invidiabile da un’altra parte del mondo.

Se alcune di queste pratiche sono condannabili dal nostro punto di vista, allo stesso modo possono esserlo le nostre da un punto di vista esterno: indossare un collare per allungare il collo ed essere più belle non è molto diverso dall’indossare sempre tacchi a spillo per essere più alte e quindi più attraneti; in entrambi i casi si sta danneggiando la propria salute per seguire il canone di bellezza della propria cultura.

La chirurgia estetica non è altro che una forma da noi accettata di mutilazione del proprio corpo.

Dunque, la nostra società è impostata in modo da portarci a cercare di raggiungere un ideale astratto di bellezza fisica come aspetto più importante di quello che siamo, ma questo non coincide con quello che vediamo nei fatti. Lo dimostra il semplice fatto che non siamo tutte fidanzate con dei super-palestrati e fidanzati con delle bionde anoressiche.

Quando si interagisce con altre persone il bel aspetto non è imprescindibile né l’unica componente importante.

Innanzittutto, bisogna comprendere che nessuno è perfetto, quindi smettiamola di farci mille problemi per i nostri difetti estetici perché il corpo perfetto non esiste. C’è a chi non piacciono le proprie gambe, chi odia il proprio naso, chi si dispera per quei chili di troppo, ma la verità è che tutti abbiamo qualcosa che non ci piace o che vorremmo cambiare, è normale.

Spesso vediamo come la fine del mondo quel particolare che altri non notano nemmeno: mi è capitato ad esempio una volta di uscire con un’amica che quel giorno aveva un piccolo brufolo in viso per il quale era disperata perché pensava che era orribile e che tutti l’avvrebbero visto, io invece non lo notai per tutta la giornata. Quando capii che nella nostra testa trasformiamo in una montagna quello che nella realtà è solo un dettaglio, mi resi conto che era inutile perdere tutte quelle energie a disperarsi: se mi usciva un brufolo lo ignoravo, sapendo che dopo pochi giorni sarebbe andato via. Non è successo niente, sono ancora qui. Ci sono persone che si sono fatte tirare talmente tanto la pelle del viso per sembrare più giovani che se avessero lasciato le rughe ora sarebbero molto più belle. Sono segni del tempo, ce le avremo tutti prima o poi. Indicano le esperienze che abbiamo vissuto fin’ora, perché dobbiamo ostinarci a eliminarle?

Piuttosto che fare di tutto per modificare il nostro corpo, dovremmo imparare ad amarlo per quello che è.

 

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Certo, mettendo da parte quello che non possiamo cambiare in modo naturale, con una sana alimentazione e facendo attività fisica possiamo fortificare e migliorare il nostro corpo in molti aspetti. L’accettazione non dev’essere una scusa per l’inerzia, perché io posso amarmi così come sono, ma desiderare comunque di migliorarmi. Puoi impegnarti per perdere peso e tonificare il tuo fisico anche senza passare ogni giorno a lamentarti e stare male col tuo corpo. Un altro consiglio utile oltre allo sport è praticare la meditazione, che tra i molti benefici elimina lo stress e i dolori, aumenta la produttività, guarisce e rinforza il corpo, aumenta le difese immunitarie, aiuta a regolare il metabolismo e ti porta a uno stato di rilassamento e pace. Io medito ogni giorno in non pensiero con la tecnica insegnata in questo sito, che consiglio a tutti perché già dalla prima volta senti quanto ti fa stare bene: www.accademiadicoscienzadimensionale.it

Molto dipende anche da come ci poniamo di fronte al nostro aspetto fisico. Infatti, una persona che si sente a proprio agio con il proprio corpo risulta più attraente, anche se esso non rispecchia in tutto e per tutto il canone di bellezza stabilito dalla società: siamo convinte che per esserlo dobbiamo per forza avere un fisico ideale, ma in realtà un ottimo passo è quello di piacersi e di sfruttare le caratteristiche fisiche che più ci piacciono. Quando chiedi a una persona cosa le piace del suo corpo normalmente non sa cosa rispondere, mentre quando chiedi cosa non le piace la risposta è immediata e composta da una lunga lista. Questo è sbagliato, dobbiamo iniziare a cambiare il nostro modo di pensare perché prima di cercare l’approvazione altrui, dobbiamo essere noi stessi ad ammettere il nostro valore e la nostra bellezza. Inizia col domandarti: cosa mi piace del mio aspetto? Questa domanda non deve spaventarci, perché è giusto riconoscere i nostri pregi. Non dobbiamo rimanere negli estremi dove o siamo persone con un ego smisurato che ci crediamo perfetti in tutto, o abbiamo una bassa autostima e critichiamo ogni caratteristica che ci definisce.

Quando mi chiesero per la prima volta cosa mi piaceva del mio aspetto, io avevo timore di rispondere perché ero convinta che fosse sbagliato dire qualcosa di bello su se stessi, che sarei sembrata presuntuosa e che dovevo continuare a pensare a quello che non mi piace, come “sono troppo grassa, non sono bella come le altre, ho il seno troppo piccolo, il doppio mento è orribile”. Se tu la pensi allo stesso modo, ora voglio dirti invece che è giusto volersi bene e apprezzarsi, perché tu sei la cosa più importante per te, perché hai moltissimi pregi e non è giusto nei confronti di te stesso ignorarli.

Un momento che per molti consiste in una prova da superare è quando ci spogliamo davanti a qualcun altro. Ci sentiamo scoperti, indifesi e vulnerabili per paura del suo giudizio. Ma non ci sarà mai peggior giudizio di quello che formuliamo noi stessi. Prendi confidenza con il tuo corpo, perché ti accompagnerà ancora per molti anni, e impara ad amarlo, dando la possibilità anche agli altri di farlo.

Mettiti davanti a uno specchio e osservati senza giudizio e senza timore. Impara ad accettare quello che vedi, con la consapevolezza che il tuo corpo è solo un involucro che ti permette di muoverti e di interagire con l’esterno. Guarda quanto è magnifico in tutti i suoi dettagli; è stato strutturato in modo da compiere moltissime azioni che ti permettono di vivere, di vedere, di toccare, di sentire. Questo è a prescindere un motivo valido per amare il proprio corpo.

 

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Nello stesso modo in cui ci risulta più facile criticarci invece di apprezzarci, lo è anche criticare gli altri. Se vogliamo cambiare il modo in cui funziona la società dobbiamo iniziare da noi stessi. A tutti piace ricevere un complimento, non diamo tutto per scontato, facciamo notare se qualcosa ci piace in un’altra persona.

Grazie al nostro esempio possiamo mostrare ad altre persone che anche loro, come facciamo noi, possono accettarsi per quello che sono e vivere molto più serenamente.

Prendete l’esempio di questo ragazzo californiano di nome John Glaude, una volta obeso, che racconta la sua storia di come pensava che non sarebbe mai riuscito a tornare in forma, finchè non ha deciso definitivamente di mettersi in gioco ed è riuscito a perdere 70 kg migliorando le sue abitudini alimentari e aggiungendo l’attività fisica alla sua routine. È ammirevole per la forza di volontà che ha dimostrato, ma anche per aver accettato le conseguenze che esso ha comportato: data la grande perdita di peso, l’effetto collaterale è stata che ora la sua pelle è flaccida. In questo video, intitolato “La mia più grande insicurezza”, mostra a tutto il mondo il suo corpo senza vestiti per dimostrare a se stesso e agli altri che si accetta per quello che è (infatti non vuole operarsi per rimuovere la pelle in eccesso), che “è comunque ok. Non bisogna permettere alla pelle o a qualsiasi altra cosa che tu non raggiunga il tuo sogno. Con o senza pelle flaccida sono contento di essere arrivato dove sono. Questo era il mio sogno.” www.youtube.com/watch?v=CpKDteQ3FIQ

Alla fine bisogna tenere conto del fatto che, anche se siamo spinti a seguire il modello standard di bellezza della società che aspira ad una uniformazione dei nostri gusti, nella realtà la bellezza è soggettiva e dipende da moltissimi fattori.

Per fare un esempio, il carattere di una persona può influenzare la nostra percezione del suo aspetto: se si tratta di qualcuno di cui abbiamo molta stima e ammirazione, una persona solare e bella dentro, essa sembrerà anche più bella fuori. Il sorriso è un ottimo ornamento per il proprio corpo 🙂

O ancora, avete notato che quando siamo innamorati di una persona la vediamo ogni giorno più bella?

E potrebbero essere proprio quelle carettersitiche che noi consideriamo i nostri più grandi difetti a farla innamorare di noi. Chi te lo dice che a tutti piace lo stesso identico tipo di corpo, conforme all’idea di bellezza dominante? Il mondo è bello perché è vario, e lo sono anche i nostri gusti.

La mia migliore amica adora gli uomini con i nasi grandi e si era fidanzata con un ragazzo che invece lo considerava un suo difetto di cui vergognarsi.

 

Personalmente non trovo particolarmente attraente un uomo muscoloso e anzi, trovo innaturale quei corpi anoressici o pompati che molti aspirano ad avere.

È importante mantenersi in forma per la propria salute, ma se parliamo in termini estetici non a tutti piace la famosa “tartaruga”: a me non interessano minimamente le foto di uomini che mostrano il loro addome scolpito come se tutte le donne dovessero cadere ai loro piedi; mi interesserebbe conoscerli se scoprissi che abbiamo caratteri molto affini. Per i miei gusti personali non ci trovo niente di attraente, mi colpisce molto di più uno sguardo, un sorriso e la maniera di muoversi e di essere di una persona.

Se vogliamo metterla sul ridere, preferisco una pancia morbida da usare come cuscino che un mattone.

Ma seppure anche io, come tutti, abbia delle preferenze per certe caratteristiche come il colore degli occhi, la pettinatura, l’altezza, ecc. si tratta di dettagli che alla fine non contano davvero, perché un fisico ti può piacere, ma è la personalità con cui dovrai andare d’accordo. Quindi, tartaruga o meno, se mi piaci come persona il resto passa in secondo piano. Infatti, mi sono innamorata di un ragazzo sportivo con un corpo palestrato come di un ragazzo che si considerava grasso, in entrambi i casi mi piacevano così com’erano e non avrei cambiato niente del loro fisico.

 

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Anche parlando in termini esclusivamente fisici, ci sono ragazze che hanno complessi riguardo il loro peso che io invece trovo molto belle così come sono. Conosco un ragazzo con una voglia sulla pelle che a lui non piace per niente, ma che secondo me gli sta molto bene. Avevo fatto amicizia con una ragazza strabica molto carina e per me era davvero bella, anche se lei non mi credeva perché era convinta che avere un difetto agli occhi le precludesse la possibilità di esserlo. Perché dobbiamo essere noi stessi a trattarci male e sottometterci a tali severi giudizi autoimposti?

Ritornando al discorso iniziale, un’affermazione come: “essere belli significa essere donne magrissime, con un seno perfetto e simmetrico, lunghi capelli lucenti, labbra carnose e pelle liscia e uomini alti, con un fisico atletico e lo sguardo penetrante.” perde il suo senso categorico, perché può valere per alcuni, ma per altri la definizione sarà diversa e assolutamente non meno importante; siamo noi che limitiamo la bellezza in tutte le sue forme a discapito di una sola apparentemente assoluta.

Tutti abbiamo pregi e difetti che possono variare in base ai gusti e impressioni (come abbiamo visto, un tuo difetto può essere considerato un pregio da qualcun altro), pertanto non dobbiamo fare del giudizio altrui la nostra Bibbia, perché esso varia da persona a persona.

Quello che conta è il giudizio che noi stessi formuliamo, quindi, impara ad amare ogni parte di te, nel pieno rispetto di quello che sei, ad essere orgoglioso del tuo corpo, non smettendo mai di scoprire e sviluppare le tue qualità.

Bianca W.

 

 

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25 Commenti

  1. Bellissimo questo tuo articolo Bianca! Ho trovato molto interessante la diversa concezione della bellezza in base alle diverse culture, alcune cose le sapevo ma non tutte. Ti ringrazio molto, con queste tue parole sono certa che spingerai tantissime persone ad amare di più il loro corpo, ad apprezzarsi maggiormente evitando di fare paragoni con le immagini di bellezza false che cercano di trasmetterci attraverso la televisione e i social network.
    Quasi mi dimenticavo, sei davvero una persona splendida! <3

    • Grazie mille per le tue parole, mi fanno davvero molto piacere e sono contenta che ti sia piaciuto il mio articolo <3

  2. Grazie grazie grazie…. le tue parole sono bellissime, quanta ragione! Dobbiamo imparare ad amarci di più, vivremo tutti molto meglio

  3. Trovo che quest’articolo sia bellissimo e anche utilissimo! spesso ci dimentichiamo di quanto la nostra definizione di bellezza sia estremamente soggettiva e relativa…
    Inoltre, sempre più di frequente vogliamo imporre sugli altri la nostra personale percezione di ciò che è bello.. il che è profondamente sbagliato, e quest’articolo lo fa comprendere perfettamente!
    Anche se è giusto che ognuno abbia la propria personale visione, bisogna sempre rispettare quella degli altri.
    Mi è piaciuto il fatto che sono state inserite delle foto, infatti con il solo impatto visivo si riesce a capire benissimo la differenza della concezione di bello nelle varie culture.
    Ottimo lavoro!

    • Grazie, ne sono davvero felice! E ho inserito solo alcune delle foto e alcune culture perchè ce ne sono davvero tantissime. Esatto, bisogna rispettare la visione dell’altro e questo vale anche per i gusti, ad esempio della squadra che si tifa, dei cantanti che si ascoltano, delle cose che non ci piacciono ecc. e queste differenze non dovrebbero portare addirittura a odiare o picchiare l’altro, come purtroppo succede. È assurdo!

  4. Articolo bellissimo..mi ha fatto ragionare tanto grazie!!Poi ho imparato nuove cose, non sapevo i canoni di bellezza delle altre culture

  5. Molto interessante l’ articolo Bianca..purtroppo viviamo in un mondo di apparenza e sono poche le persone che sanno scrutare la profondità di degli altri. Spero che il tuo articolo venga letto da molti e che aiuti ad accettarsi chi si sente a disagio con sé stesso.la bellezza è come la felicità, fatta di piccole cose,dettagli, e assume un valore diverso da persona a persona.

    • Grazie Lorena ❤️

  6. Molto interessante principessa. Parole bellissime e verissime su cui riflettere.
    Tutti dovremmo amare noi stessi cosi​ come siamo giacché siamo unici e perfetti nella nostra unicità. Viviamo in una società basata sulle mode, sull’ aspetto fisico. Tutta questa superficialità ci fa diventare una massa, tutte persone identiche senza profondità.
    Non lasciamo che la società ci rubi le nostre imperfezioni e ci imponga cosa o come dobbiamo essere. Invece dovremmo guardare negli occhi le persone e noi stessi e capire che la diversità è quello che rende bello il mondo.
    Te quiero.

    • Grazie Wendy, esatto è proprio quello che penso io. Sono felice di essere amica di una ragazza così speciale come te <3
      Yo tambièn te quiero!!!

  7. Grazie pero l’articolo. Parlo dal punto di vista di una persona che è stata (prima) grassa, e dopo un palestrato. Peró non ero a mio agio mai. Mai mi contentavo, e sebbene avevo molte volte raggiunto i miro obbiettivi di físico “ideale” non mi contentavo mai. Adesso semplicemente cerco di migliorare le mie capacitá fisiche. “Muovermi in questo mondo…” Sono proprio queste parole che mi hanno spinto una volta a riflettere su cosa significa la bellezza… Un corpo è bello perché è vivo!
    Grazie pero farmi ricordare 🙂

  8. Keep working ,impressive job!

  9. A big thank you for your article. Thanks Again. Great.

  10. Bellissimo articolo, uno dei migliori che ho letto qui. Mi piace soprattutto come si sottolinea che la bellezza esteriore è effettivamente influenzata dalla società. Di questi tempi più che mai! E questo avviene in ogni cultura del pianeta, anche in tutti i secoli passati.
    Penso che anche questo sia una sottospecie di controllo, come lo è il modo in cui ci si dovrebbe vestire per essere “accettati” dalla società, oppure avere la classica grande casa magari anche con piscina, avere sempre più soldi, comportarsi in una certa maniera per sentirsi accettati. Ma perché si continua ad accettare questo, quando tutte le persone del mondo hanno preferenze riguardo qualsiasi cosa?
    Perché vengono così fortemente influenzati? Nelle fasi peggiori potrebbe essere un modo per perderci in personalità. Perché in un certo senso diventi un qualcuno che qualcun altro, la società, ha deciso che tu debba essere. Come se tu andassi dentro uno stampino e quando esci fuori diventi come ti vogliono, neanche fossimo dei robot che vengono preimpostati in una certa maniera. È orribile in ogni campo, sia per l’aspetto esteriore sia per altro. È come un “lavaggio del cervello” perché magari ti influenzano talmente tanto che se diventa eccessivo cambi i tuoi gusti, il tuo modo di essere o di voler diventare, solamente perché esiste qualcuno che ha i mezzi per fartelo fare. Tante cose sono dettate dalla società, ma alla fine è interessante vedere come moltissima e sempre più gente sta aprendo gli occhi, e quasi sicuramente c’è sempre stata, sia che fossero una minoranza che una maggioranza. È interessante come ogni persona se inizia a farsi più di due domande capisce che una cosa del genere non è da seguire. Perché è facile dire che non dovrebbe esistere, ma non può non esistere. Siamo noi che scegliamo cosa farne, se ignorarla o aggrapparci ad essa. Come il bene e il male, è facile dire che il male non dovrebbe esistere, ma senza di esso non si saprebbe cos’è il bene. Se non esistesse la tristezza non si potrebbe apprezzare la felicità. Se non esistesse la cattiveria non si potrebbe capire quanto è bello essere una persona positiva.
    Per questo penso che siamo noi a dover scegliere, scegliere di aprire gli occhi, nemmeno di accettarci, perché dovrebbe essere ovvio quello che c’è scritto qui sopra, ma purtroppo c’è ancora questo tabù della bellezza.
    Ripeto, bellissimo articolo. Felice di averlo letto, spero che lo leggeranno in molti 😊

    • Grazie mille Julia sia per i tuoi complimenti che per la tua riflessione, ne sono onorata.

  11. Grazie Bianca è un articolo molto bello e fa aprire gli occhi anche su tanti altrii aspetti che hanno le donne, oltre il loro corpo. E che dietro ogni corpo c’è sempre qualcosa da scoprire. A me ha fatto anche pensare di scrivere qualcosa sulle donne dopo i cinquanta che sono un’altra categoria che non va molto bene per questa società che ci vuole tutti belli, alti, magri, sani e giovani.

    • Ciao Lilly 🙂 Sarebbe interessante se scrivessi qualcosa al riguardo! In effetti c’è molta pressione sulle donne adulte che cercano in tutti i modi di sembrare giovani, come se invecchiare fosse qualcosa di orribile. Alcune finiscono proprio per sembrare di plastica, secondo me una signora con i capelli bianchi e le rughe è mille volte meglio.

  12. Articolo molto bello! Hai affermato tante verità che purtroppo in molti hanno dimenticato o non hanno avuto modo di constatare per colpa dei condizionamenti.
    Ciò che hai scritto è un importante contributo per far riflettere e migliorare la società nella quale stiamo facendo esperienza in questa vita 😉

    • Grazie Davide 🙂

  13. Complimenti Bianca, bellissimo articolo.
    Si capisce che tu sei bellissima
    🤗😘😉😍😊

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