Fare politica o essere politica

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Attività di chi partecipa attivamente alla vita pubblica: militante, impegno attivo in partiti politici, organizzazioni sindacali ecc.” Definizione dal vocabolario della lingua italiana.

Fare politica significa raccogliere le istanze dei cittadini e prestare un servizio a questi ultimi attraverso un’azione politica. Il concetto di azione politica risiede nella ricerca della soluzione di un problema posto dalla cittadinanza o individuato autonomamente dal politico-cittadino. Non è vero che il buon amministratore deve essere onnisciente e deve avere la verità in tasca. Le caratteristiche principali del buon amministratore dovrebbero essere l’umiltà e l’onestà intellettuale, l’umiltà di ascoltare e l’onestà intellettuale di dire sempre la verità. Dunque, chi dice che fare politica significa solo imporre una linea, a mio avviso, ha sbagliato mestiere. La politica non è quella che si vede nelle aule del Parlamento o dei Consigli comunali, quello è solo dibattito politico guidato da strategie di comunicazione. La politica, quella vera, si fa attraverso un’azione parallela dentro e fuori dal Comune. G.C.

Io vi parlo della mia esperienza politica, che molto incarna ciò che ha definito nel virgolettato il giornalista G.C., ma che essendo solo utopia non è la realtà, sono stata sempre una persona insicura, timorosa, ma che si trasformava davanti ad un individuo solo, indifeso, malato, oppure quando un diritto civile, sociale, lavorativo, veniva violato, diventando come dottor Jekyll e mister Hyde oppure Clark Kent e Superman, la mia identità da vulnerabile diventava irrefrenabile lasciando uscire fuori la guerriera invincibile Atena l’inarrestabile era come se dentro di me vivessero le parole giuste al momento giusto e tutte le azioni una logica conseguenza.

Il problema è che sei eletto solo dopo un lungo tirocinio di appartenenza ed acquisizione della nomenclatura e del vocabolario dialettico proprio della politica ed è allora, solo allora che sei pronto per essere lanciato. Ma devi sapere che sarai solo, sempre, se non hai una forza spirituale o un forte radicamento. Rimarrai solo, manipolato e usato da chi più ti sta vicino, non riconoscendo chi ti è veramente amico da chi non lo è affatto, perdendo il senso di ciò di cui la gente ti aveva dato mandato di agire.

La società vota un volto nuovo sperando in chi sa raccontare meglio una storia, le azioni sono sempre gestite da un sistema più grande al quale non ti puoi ribellare, pena l’esclusione.

Il potere che hai quando rappresenti un’istituzione ti fanno essere contornato da persone pronte a tutto pur di non farti vedere la verità.

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Ma nella nostra società e in questo momento storico fare politica significa essere divorati, succhiati dal primo momento da un’infinità di cose che non ti appartengono e appartengono solo a qualcuno di cui non conosci il volto, le battaglie sono conseguenziali di un sistema più grande a cui non puoi ribellarti ed è allora proprio allora che inizia la depersonalizzazione di te stesso, momento dopo momento, perché devi far vedere continuamente realtà terrificanti come se fossero il paradiso e finché servi ci sei, poi vieni buttato e qualcun’altro con la faccia più pulita ricomincia la scalata pensando di essere molto più svelto di te. E pensando impropriamente che quello che è successo a te, a lui non succederà e così continua la carneficina. Il messaggio che voglio mandare è che c’è bisogno di tanta gente in politica non importa l’età, ma che sia l’insieme spirituale di una comunità con un cuore solo e un’anima sola perché se si è questa espressione allora non si è mai soli e si portano principi di tutti e la forza la porti sempre con te perché sarai la sintesi della società che ti ha eletto non facendo prevalere logiche personalistiche di poteri più grandi di te. Non paragonarsi a nessuno e mai andare contro se stessi, anche quando ti troverai veramente solo contro tutti, ma se è vero per te credici sarà la verità per la quale battersi senza arrendersi mai.

Emma C.

 

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4 Commenti

  1. Sì anche io la penso come te, ci vuole qualcuno che davvero si interessi alle persone e non solo ai propri bisogni. Studiando la politica dei greci antichi, ti rendi conto di quanto oggi la politica è ben lontana da quello che è il suo ruolo antico. Sarebbe bello se in politica arrivassero persone come te!

  2. Sono d’accordo con le tue parole e quelle della citazione, esiste una differenza enorme tra quello che dovrebbe essere la politica e quello che effettivamente è: a noi votanti arriva solo lo spettacolino del dibattito che avviene nelle Camere, che per noi rimangono discorsi incomprensibili o persone che senza motivo si urlano dietro e sembrano essersi dimenticati per che motivo siano lì a discutere. Il mestiere del politico è molto difficile, devi agire per il bene comune ma rimani bloccato da ostacoli infiniti, tra cui colleghi che mirano solo alla supremazia e alla fama piuttosto che cercare un accordo, dato che teoricamente combattete per il benessere dello stesso territorio. Ci vorrebbe molta più umanità anche in questo lavoro.

  3. Ammirevoli le tue idee. Anche se dovrebbero essere una cosa normale nella politica. Purtroppo non è più così tanto che la politica nel senso letterale del termine non esiste più. O meglio, ha cambiato il suo significato con qualcosa di estremamente negativo! Non resta che a noi – parlo di chi ha a cuore il benessere di questo mondo – ognuno nel suo piccolo e in base a ciò che può, contribuire facendo (o non facendo) azioni che non diano potere a questo sistema corrotto e malato.

  4. Mi sembra utopistico ormai al punto in cui siamo arrivati, anche se sono convinta che tu abbia ragione e spero che arrivino sempre più persone come te.

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